Sapevi che molti debiti cadranno in prescrizione nel 2025? Tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
Il nuovo anno ormai è alle porte e giungono buone notizie per i contribuenti. In tanti infatti stanno attendendo con ansia l’arrivo del 2025 per la prescrizione di molti debiti. La prescrizione dei debiti però non è così scontata. Per la sua decorrenza infatti è necessario che il creditore non compia alcun atto interruttivo formale, ad esempio dei solleciti di pagamento. (Gaeta.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Sebbene non si tratti di cambiamenti radicali nelle regole generali sulla prescrizione, ci sono alcune novità che riguardano i contribuenti nel 2025. Una delle principali è l’estensione della prescrizione automatica per le cartelle esattoriali. (Brocardi.it)
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA La riforma della riscossione prevede che dal 1° gennaio 2025 le cartelle esattoriali inesigibili vengano cancellate. Ma chi è coinvolto da interessa importante novità? (Quotidiano di Sicilia)
Si tratta di argomenti che interessano la generalità dei contribuenti, perché tutti coloro che producono reddito devono versare l’IRPEF, e perché moltissimi contribuenti hanno a che fare con le cartelle esattoriali. (InvestireOggi.it)
Infatti, la recente riforma fiscale con il D.Lgs n°110/2024 ha introdotto significative modifiche nelle procedure di compensazione tra rimborsi fiscali e debiti esattoriali. Ciò influenzerà direttamente i contribuenti in attesa di rimborsi derivanti dal modello 730 o dalla dichiarazione dei redditi. (InvestireOggi.it)
Addio cartelle esattoriali: arriva la notizia che ti svolta la vita. L’Inps non ti può più chiedere niente. Ma cosa sono di preciso? Molto semplicemente, sono atti ufficiali emessi da enti di riscossione, come l’Agenzia delle Entrate, per notificare ai cittadini o alle imprese la necessità di pagare somme dovute allo Stato o ad altri enti pubblici. (lagazzettadiviareggio.it)
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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