La rottamazione delle cartelle esattoriali potrebbe tornare alla ribalta con una quinta versione, denominata “rottamazione quinquies”. Questo provvedimento, fortemente promosso dalla Lega di Matteo Salvini, è al centro di un acceso dibattito politico. Nonostante la bocciatura degli emendamenti che miravano a introdurla nella legge di Bilancio, il Carroccio sta ora lavorando a una proposta di legge autonoma da presentare nel corso del 2025.
Le caratteristiche della vecchia rottamazione
La nuova proposta si ispira ai principi della precedente rottamazione, che prevedeva:
- Riduzione degli importi da versare: eliminazione di sanzioni, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e aggio di riscossione.
- Ambito di applicazione: cartelle esattoriali rottamabili se affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 30 giugno 2022.
- Modalità di pagamento: possibilità di saldare il debito in un’unica soluzione o attraverso 18 rate trimestrali, con scadenza ultima a novembre 2027.
Tuttavia, questa formula ha sollevato diverse criticità, tra cui le maxi rate iniziali della rottamazione quater, che coprivano il 20% del debito totale, risultando un onere insostenibile per molti contribuenti.
La nuova proposta: cosa cambia
La “rottamazione quinquies” punta a superare le problematiche della versione precedente, introducendo soluzioni più flessibili e meno gravose per i cittadini. I punti principali del nuovo piano includono:
- Riduzione degli importi da versare: confermata l’eliminazione di sanzioni, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e aggio di riscossione.
- Estensione del periodo di applicazione: cartelle esattoriali rottamabili se affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione fino al 31 dicembre 2023.
- Modalità di pagamento più agevoli: pagamento in un’unica soluzione o in 120 rate mensili, con il primo versamento previsto per luglio 2025 e l’ultimo a giugno 2035.
Obiettivi e prospettive
L’obiettivo di Matteo Salvini è offrire un provvedimento più inclusivo, che consenta a un maggior numero di contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale senza affrontare sacrifici economici eccessivi. L’idea di rate più lunghe, distribuite su dieci anni, potrebbe rappresentare una svolta significativa, garantendo maggiore sostenibilità.
Tuttavia, l’approvazione della proposta richiederà un percorso legislativo complesso e un ampio consenso politico. La “rottamazione quinquies” si candida a diventare uno dei temi più discussi del 2025, con un impatto potenzialmente rilevante sulle finanze pubbliche e sulla vita di molti cittadini.
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