L’aula è stata sospesa già all’approvazione dell’articolo 11 dei venti che compongono il disegno di Legge di stabilità della Regione Siciliana.
Si procede a tappe non tanto forzate ormai all’Ars, dove in ripresa dei lavori – sospesi con tensioni all’una di notte del 23 dicembre a seguito di un emendamento che ha visto andare sotto la maggioranza – nel tardo pomeriggio si è finalmente conclusa la votazione dell’articolo 11 della Legge di stabilità della Regione Siciliana. Le iniziative delle amministrazioni regionali ottengono infine il nullaosta dell’aula e quindi passano i quattro commi con i rispettivi impegni tra i quali le “iniziative di alto valore turistico-promozionale”.
Tre anni di grandi eventi da 3,5 milioni di euro annui
Celebrazioni Belliniane, Coppa degli Assi, Sicilia Jazz Festival, Settimana della musica sacra. Queste le iniziative di alto valore turistico-promozionale “la cui titolarità è in capo all’Assessorato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo” e per le quali sono messi in gioco 3,5 milioni di euro annui per gli esercizi finanziari del triennio 2025-2027. Il comma 2 dell’articolo 11 della Legge di stabilità, contenente appunto l’impegno per i suddetti eventi, è frutto di una delle varie riscritture del governo in corso di discussione della finanziaria in Parlamento. La contestazione dell’aula che ha prodotto la riscrittura mirava all’assenza di specifiche sulle iniziative per le quali l’Assessorato avrebbe gestito i 3,5 milioni di euro. La versione aggiornata ha quindi incluso le manifestazioni per le quali si prevedevano tali somme, per il totale di 10,5 milioni di euro nel triennio.
In attesa di riprendere la discussione con l’articolo 10, anch’esso oggetto di riscrittura da parte del governo, l’articolo 11 ha visto l’approvazione da parte dell’aula con maggioranza coesa anche sui singoli emendamenti ma con vari tentativi da parte delle opposizioni di mettere dei paletti al sistema con cui vengono affidate ingenti risorse regionali in capo ai singoli assessorati. All’emendamento del governo, cioè la riscrittura del comma 2 dell’articolo 11, la deputata pentastellata Roberta Schillaci ha depositato un subemendamento per aumentare la trasparenza delle spese chiedendo che l’Assessorato regionale del turismo, dello sport e dello spettacolo “trasmetta alla Commissione parlamentare competente il rendiconto sulle spese stanziate”.
Fondi nelle casse degli assessorati regionali
Controversa anche la discussione relativa al comma 1 dell’articolo che finanzia iniziative delle amministrazioni regionali. In questo caso è stato oggetto di dibattito il fondo da 2 milioni di euro destinato all’Assessorato regionale per la famiglia, le politiche sociali e il lavoro mediante il quale dal palazzo di via Trinacria a Palermo si potranno “promuovere direttamente o attraverso i comuni e gli enti del terzo settore”, previo avviso pubblico “manifestazioni e iniziative nell’ambito delle politiche sociali, della famiglia e delle migrazioni per diffondere la cultura della parità di genere, del rispetto delle differenze, dell’accoglienza, della genitorialità, delle buone pratiche sull’uso informato dei dispositivi digitali, dell’inclusione, della solidarietà e del volontariato dell’inclusione dei soggetti diversamente abili, dell’antimafia e del rinnovo della memoria”. Un capitolo ampio con ampia discrezionalità in capo all’Assessorato che ha fatto storcere non poco il naso alle opposizioni in aula.
Nullaosta agli scuolabus
Il comma con i due milioni di euro a favore dei comuni siciliani, “finalizzato all’acquisto di scuolabus da utilizzare anche con l’ausilio delle associazioni di volontariato”, con un tetto di spesa di settantacinquemila euro per ciascun beneficiario, invece non ha trovato alcun ostacolo all’approvazione nel corso del voto dei singoli emendamenti all’articolato della finanziaria. Qualche tentativo di aggiustamento circa la tipologia dei veicoli o la priorità ai comuni senza dimenticare quelli in dissesto finanziario, ma per sommi capi tutti d’accordo in Sala d’Ercole sulla necessità di sostenere gli Enti locali sul servizio di scuolabus.
La sosta del maxi e l’orologio che corre
L’aula è stata sospesa già all’approvazione dell’articolo 11 dei venti che compongono il disegno di Legge di stabilità della Regione Siciliana. Tornerà in Sala d’Ercole il riscritto articolo 10 accantonato e poco altro mentre in uffici di competenza Bilancio si trova la formula definitiva del maxiemendamento. La bozza del testo ha subito vari ritocchi e l’ultima versione pare sia ancora sotto i ferri. La necessità di un maxi del governo trova appiglio in alcuni capitoli che erano rimasti fuori dal Ddl deliberato dalla giunta ed ancora in discussione in parlamento. Al suo interno ci sono interventi finanziari anche per Azienda Siciliana Trasporti e per gli impianti di dissalazione di portata ridotta ma di relativamente rapida installazione, ma è prevista anche la norma per le “aree a burocrazia semplificata e a legalità controllata”. Al riguardo, con notizia di oggi, la giunta Schifani ha dato l’Ok a interventi per 100 milioni di euro per la riqualificazione delle aree industriali con fondi della linea di intervento “Infrastrutture per le imprese” della programmazione Fsc 21/27.
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