L’offerta di prodotti per persone e famiglie di Intesa Sanpaolo comprende tre carte di credito (Gold, Classic ed Exclusive), tre carte di debito (XME Plus, BancoCard Basic ed Exclusive) e dieci prepagate tra nominative, con IBAN, per l’accredito della pensione e dedicate a studentesse e studenti universitari. Ma come devono comportarsi i clienti della principale banca italiana per quota di mercato in caso d’emergenza? Ecco tutto quello che bisogna sapere su come bloccare una carta Intesa Sanpaolo per furto, smarrimento, clonazione o contraffazione.
Come bloccare una carta Intesa Sanpaolo
Può succedere di perdere la carta di credito, debito o prepagata. Peggio ancora, al giorno d’oggi capita spesso di subire un furto o una truffa, un utilizzo non autorizzato o sospetto scoperto consultando la lista movimenti. La procedura messa a punto da uno dei principali gruppi bancari in Europa è piuttosto semplice e immediata: l’importante è intervenire subito per bloccare la carta di pagamento. È possibile farlo in quattro modi: di persona recandosi in filiale, online tramite home banking, telefonicamente e dall’app.
I numeri verdi da chiamare
Andare in filiale e chiedere a un operatore di bloccare la carta è la modalità che richiede più tempo. L’alternativa più immediata messa a disposizione da Intesa è chiamare la filiale digitale ai numeri verdi attivi tutti i giorni 24 ore su 24 per il servizio di blocco: 800 303 303 dall’Italia (gratis, da fisso e cellulare) e +39 011 80 19 200 dall’estero, da fisso e cellulare ma a pagamento. Per ricevere assistenza e informazioni, il servizio è operativo dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle 24 (con chiusura anticipata di venerdì alle ore 22) e il sabato dalle 9 alle 19.
App e internet banking: l’alternativa al telefono
Chi è impossibilitato a chiamare i numeri verdi di Intesa Sanpaolo può bloccare la carta in pochi passaggi direttamente online accedendo da computer, laptop o tablet all’internet banking, dove è attivo il servizio specifico Blocco carta. Altrimenti c’è l’applicazione mobile, disponibile su Google Play per dispositivi Android e su App Store per iOS. Basta entrare nell’app e andare nella sezione Carte per sospendere o bloccare definitivamente una carta. Il procedimento è scorrevole e veloce, anche se l’app di Intesa è contestata da molti analisti per i 700 MB di spazio che occupa in memoria, soprattutto con i suoi framework dinamici.
Cosa fare dopo aver bloccato la carta
Dopo aver bloccato la carta in filiale, via telefono, dall’home banking o dall’app, i clienti di Intesa Sanpaolo possono riattivare i servizi e recuperare i soldi eventualmente persi chiedendo un rimborso. La richiesta di rimborso avviene andando nella filiale del gruppo più vicina oppure entrando nell’app e attivando una richiesta di disconoscimento. La nuova carta, invece, si richiede chiamando la filiale digitale ai due numeri verdi o inviando una richiesta dall’app, andando nella sezione Carte e seguendo i passaggi indicati. Intesa permette di scegliere la modalità di ricezione della card: a casa, in filiale oppure ad un indirizzo indicato dal cliente.
Il PIN e lo sblocco delle carte
Dall’app e dall’internet banking è anche possibile cambiare il PIN in qualsiasi momento: occorre andare nel menu Sicurezza, inserire un nuovo codice e poi contattare la filiale digitale per la conferma. Queste procedure di blocco valgono anche per lo sblocco, ovvero quando il cliente che ha fermato la carta perché pensava di averla persa finisce invece per ritrovarla. Se invece dalla lista movimenti del conto ci si accorge di anomalie nei pagamenti e negli addebiti o di operazioni non autorizzate, è possibile bloccare insieme alla carta anche l’internet banking e l’app. Naturalmente nei casi di furto, truffa, contraffazione e uso improprio, è sempre necessario denunciare l’accaduto alle autorità di pubblica sicurezza, compilando e firmando il modulo per il disconoscimento e presentando una regolare denuncia-querela.
La richiesta di disconoscimento e la denuncia
Nei casi di operazioni non autorizzate, è fondamentale bloccare immediatamente la carta, l’internet banking o l’app, compilare e firmare il modulo di disconoscimento e attendere l’esito della richiesta di rimborso. Intesa non chiede da subito una copia della denuncia presentata al commissariato di polizia o in una caserma dei carabinieri, ma la tempestività è imprescindibile. Se al termine delle verifiche la richiesta viene accolta, l’istituto procede al riaccredito del denaro sottratto entro il primo giorno lavorativo successivo alla data di ricezione del disconoscimento da parte della banca.
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