I punti principali previsti nella Finanziaria da trenta miliardi. Bonus e meno tasse per i redditi più bassi. Taglio detrazioni a chi guadagna più di 70mila euro
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La Legge di Bilancio 2025, che approderà in Parlamento con un voto di fiducia il 28 dicembre, si articola su misure economiche per 30 miliardi di euro. Tra le principali novità, si segnala il taglio del cuneo fiscale, l’introduzione di una nuova Irpef con tre aliquote, e il sostegno alla natalità, con bonus e incentivi.
Il governo ha previsto un incentivo per i redditi fino a 20.000 euro con un bonus, e una detrazione per chi guadagna tra 20.000 e 40.000 euro, accompagnata dalla stabilizzazione dell’Irpef su tre scaglioni. Le imprese beneficeranno di un’Ires ridotto per chi reinveste gli utili, mentre le tasse sulle criptovalute rimarranno al 26%. Novità anche per la famiglia: è stato introdotto un bonus di 1.000 euro per i nuovi nati in famiglie con ISEE sotto i 40.000 euro, e potenziato il bonus nido.
Taglio alle detrazioni per chi guadagna più di 70.000 all’anno
Sul fronte pensionistico, l’aumento delle pensioni minime sarà di 3 euro al mese e sono previsti incentivi per chi decide di rimanere al lavoro, come la possibilità di cumulare previdenza obbligatoria e complementare.
Nel settore del lavoro, vengono prorogati incentivi per le nuove assunzioni, e detassati i premi di produttività. Le detrazioni per la casa rimangono al 50% per le prime case, e il bonus mobili è confermato fino a 5.000 euro.
Per la sanità, il fabbisogno standard riceverà un incremento di 1,3 miliardi, e verrà introdotta una flat tax al 5% per gli straordinari degli infermieri.
In tema di pubblica amministrazione, la manovra prevede un blocco parziale del turnover, con esclusioni per alcuni settori chiave come quello degli operatori della sicurezza.
La Rai vedrà una riduzione delle consulenze esterne e i ministri non parlamentari non percepiranno più lo stesso stipendio dei loro colleghi eletti, ma solo un rimborso per le trasferte.
Il canone torna a 90 euro.
Infine, il governo destinerà risorse significative alle grandi opere, con 2 miliardi per la Tav e le Ferrovie, e 1,5 miliardi per il Ponte sullo Stretto. La manovra prevede anche una spending review che comporterà tagli per circa 7,7 miliardi nei ministeri tra il 2025 e il 2027, e prelievi dalle banche e dalle assicurazioni.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>
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