La Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha reso noto di aver disposto nuovi ordinativi di pagamento relativi al 5 per mille per l’anno finanziario 2023 e, in aggiunta, quote riferite alle annualità precedenti (2021 e 2022).
Complessivamente, i versamenti superano i 230 milioni di euro e riguardano quasi 49.000 organizzazioni. In merito al 5 per mille 2023, dopo un primo elenco pubblicato in ottobre e destinato alle realtà con contributi superiori a 500.000 euro, l’Amministrazione ha emesso altri due elenchi per gli enti che non raggiungono tale soglia: il primo, datato 2.12.2024, comprende 41.455 beneficiari per un importo totale di 216.735.662,28 euro; il secondo, datato 11.12.2024, interessa 1.089 organizzazioni, per un ammontare complessivo di 2.131.116,14 euro.
Relativamente all’annualità 2022, è stato approvato un quarto elenco a favore di 4.775 enti che presentano un contributo inferiore a 500.000 euro, con un’erogazione pari a 11.451.780,59 euro. In aggiunta, per il 2021 si registra un quinto ordinativo che include 1.550 enti e un versamento di 1.605.991,65 euro, riservato alle organizzazioni che hanno fornito le coordinate bancarie entro il 30.09.2024.
La disciplina del 5 per mille, integrata dalle disposizioni contenute nel Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) e da successive circolari ministeriali, prevede che, per poter ricevere i relativi fondi, gli enti debbano comunicare, o confermare, se non è cambiato rispetto al passato, il proprio IBAN tramite la piattaforma del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (Runts).
Questa procedura, che si attiva selezionando la pratica “Cinque per mille” e firmando digitalmente la distinta prima dell’invio, risulta imprescindibile sia per coloro che aspettano l’accredito relativo al 2023, sia per gli enti che devono ancora ricevere la somma spettante per il 2022.
A tal proposito, le scadenze fissate per l’inoltro della comunicazione bancaria sono il 30.09.2025 per i pagamenti del 5 per mille 2022 e il 30.09.2026 per quelli del 2023. Ove l’ente ometta di trasmettere l’IBAN entro tali termini, i relativi importi non potranno più essere riscossi, con conseguente riassegnazione delle risorse al bilancio dello Stato.
Grazie a queste recenti disposizioni, migliaia di organizzazioni hanno già ottenuto o stanno per ottenere la loro quota di 5 per mille; tuttavia, coloro che non compaiono nei provvedimenti di pagamento emessi finora sono vivamente invitati a verificare e aggiornare i propri dati all’interno del Runts.
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