Decreto Caivano, a Rozzano è arrivato il commissario straordinario Fabio Ciciliano, che ha iniziato ieri i primi sopralluoghi nelle aree interessate e parlato con i rappresentanti istituzionali e della società civile. Nel pomeriggio ha incontrato gli amministratori comunali. “La nostra città è stata inclusa tra i sette Comuni che beneficeranno di questo intervento. Il commissario straordinario Fabio Ciciliano e il sottosegretario con delega ai giovani e allo sport di Regione Lombardia Federica Picchi hanno incontrato la vicesindaca reggente Maria Laura Guido (insieme nella foto) per un primo confronto – si legge in una nota del Comune –. Durante l’incontro sono state identificate le principali aree di intervento e le criticità da affrontare per dare avvio a un piano di azioni concrete. Il piano sarà predisposto dal commissario straordinario entro due mesi e, per tutti i Comuni coinvolti, sono stati stanziati 180 milioni di euro per il prossimo triennio. Un passo significativo per affrontare le emergenze sociali e migliorare la qualità della vita nelle aree più fragili della nostra città”.
Ancora non sono noti gli interventi sul sociale che potrebbero interessare la città dove sorge il più grande quartiere popolare d’Italia. Alcune idee su dove intervenire le ha Francesco Belluscio, presidente della “Libas consumatori“ di Rozzano, che da anni segnala due piaghe che soffocano i rozzanesi, soprattutto quelli del quartiere Aler: sovraindebitamento delle famiglie e sfratti per decadenza per superamento del reddito.
“Il degrado sociale è figlio di chi non ha voluto vedere per anni cosa accadeva nelle case popolari. Per quanto quanto riguarda il sovraindebitamento a Rozzano la situazione è drammatica, perché ci sono circa 1.900 famiglie che hanno una morosità che si aggira intorno ai 50 milioni di euro, dovuta a mancati pagamenti di affitti per 20 o 30 anni e anche al mancato pagamento dei servizi. Per queste situazioni è anche stato siglato un protocollo d’intesa in prefettura nel 2018, prima firmataria l’avvocata Chiara Valcepina, oggi consigliere regionale. Protocollo disatteso da Aler (che non è tra i firmatari). Un protocollo che parla di protezione per queste persone e di accompagnamento al microcredito. Gli sfratti per decadenza stanno colpendo soprattutto anziani che dopo una vita vissuta nelle case Aler ricevono lettere di decadenza perchè il loro Isee si alza a causa del Tfr quando vanno in pensione. Soldi che tolgono il diritto alla casa popolare ma non bastano certo per affittare una casa sul mercato libero”.
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