C’è chi si spaccia per il figlio, chi per i nipoti. Le truffe viaggiano sulle finte parentele e ancora troppo spesso vanno purtroppo a segno. Ma c’è anche chi vende online e poi non spedisce la merce e infine scompare nel nulla.
Le indagini dei carabinieri, ancora una volta, però sono andate a buon fine: cinque persone denunciate nel Fermano, tra cui un giovane residente nella nostra provincia reggiana.
Nei giorni scorsi, a Pedaso (Fermo), i carabinieri hanno denunciato un 42enne residente in provincia di Frosinone e una 36enne di Salerno che avevano posto in vendita online il motore di un’auto, inducendo la vittima, con artifizi e raggiri, a versare per il suo acquisto la somma pattuita di 1.100 euro su un conto corrente a loro intestato; non avevano inviato quanto promesso e si erano resi irreperibili. Sempre a Pedaso sono stati denunciati tre ragazzi autori di una truffa ai danni di una residente del posto.
Per questo, tre 20enni residenti nelle province di Bologna, Reggio e Treviso, con artifizi e raggiri, consistiti nel fingersi nipoti della denunciante e dicendo di trovarsi in gravi difficoltà economiche, sono riusciti a farsi accreditare tremila euro su conti correnti a loro intestati.
Infine a Montegranaro (Fermo), è stato denunciato un 51enne campano, ritenuto responsabile del reato di truffa, accusa di cui dovrà rispondere davanti al giudice in tribunale.
L’uomo, fingendosi figlio della vittima, l’ha contattata e le ha manifestato difficoltà economiche per l’acquisto di un nuovo telefono: è riuscito a convincerla, carpire la sua fiducia e a farsi accreditare mille euro su un suo conto corrente.
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