L’anno che verrà ha già delineati una serie di progetti per la Fondazione Welfare Dolomiti. “Intanto intendiamo proseguire tutte le iniziative in essere”, anticipa la presidente Franceasca De Biasi. “Quindi porteremo avanti ,il progetto sugli asili nido e il concorso ‘Ci sto bene’. E cercheremo di incrementare la raccolta fondi con un maggiore coinvolgimento di lavoratori e di aziende”. Tra le novità a cui la Fondazione sta lavorando, c’è l’ipotesi di un bando per doposcuola e centri estivi, e l’attivazione di un sostegno all’iniziativa solidaristica del microcredito. “Vogliamo appoggiare le iniziative a favore delle residenzialità- spiega De Biasi- e proprio per questo abbiamo aderito come partner di rete al progetto Primavera Casa che ha recentemente vinto un banco Cariverona. È da capire se si riuscirà a creare una sorta di fondo di garanzia per i proprietari di immobili che decidono di metterli in affitto a prezzi calmierati per le famiglie che ne hanno necessità. Come Fondazione crediamo in questo genere di progetti e siamo a disposizione”.
Invece, il 2024 va in archivio con 530 lavoratori coinvolti e che dunque diventano anche attori ‘protagonisti’ dei progetti sostenendoli, 22 sostegni a famiglie per le rette dell’asilo; tre donne vittime di violenza accolte negli alberghi per fuggire dal marito o compagno violento; il concorso per i giovani, con l’obiettivo di farli rimanere a Belluno (o farli tornare). Nel 2024 la Fondazione Welfare Dolomiti ha unito il suo contributo (10.000 euro) a quelli di Provincia e Consorzio Bim Piave per appoggiare il progetto “Investi Scuola”, che garantisce abbonamenti per il trasporto degli studenti delle superiori a prezzo calmierato.
La Fondazione Welfare Dolomiti ha poi proposto il progetto “Nido in montagna”, erogando contributi a 22 nuclei familiari con Isee sotto i 15.000 euro per sostenere le rette dell’asilo. “Il progetto viene riproposto, anche grazie al contributo del presidente Ascom Paolo Doglioni, che ha devoluto alla Fondazione il ricavato del suo ultimo libro, dedicato ad Albrecht Dürer”, spiega De Biasi. Nei giorni scorsi è uscito il nuovo bando per “Nido in famiglia” edizione 2025.
Sempre nel 2024 è stato portato avanti il contrasto alla violenza di genere, con un protocollo siglato con la Prefettura che prevede di ospitare per alcune notti in emergenza negli alberghi le donne che subiscono maltrattamenti domestici. E in primavera è stato attivato il fondo “Un aiuto subito” per i lavoratori vittime di infortunio. È stato curato un convegno di due giorni (18 e 19 ottobre) in collaborazione con l’Ordine degli psicologi del Veneto e la Provincia in occasione del festival della psicologia, dedicato allo spopolamento e al benessere in montagna. Infine, è stato appunto lanciato il concorso “Ci sto bene”, rivolto a giovani bellunesi chiamati a creare brevi video con l’obiettivo di convincere i loro coetanei a rimanere o tornare a Belluno. “È stata un’attività ampia, quella del 2024, che conferma gli obiettivi della Fondazione, tutti orientati a sostenere le famiglie e i lavoratori”, tira le somme De Biasi. “Quest’anno abbiamo raggiunto 530 lavoratori di Confindustria, Appia e dell’ente Provincia, che grazie a una donazione direttamente dalla busta paga contribuiscono a finanziare i nostri progetti. L’idea è quella della cooperazione, in cui ognuno fa il suo, sapendo che aiuta anche gli altri”.
(DIRE)
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