L’hanno trovata sotto l’albero, il giorno della vigilia di Natale. E’ la lettera di procedura di mobilità – inviata al rappresentante sindacale – che i 25 lavoratori della Pam hanno ricevuto il 24 dicembre. Marco Pesci, segretario provinciale della Filcams che sta seguendo la vicenda del supermercato di Tortaia, dai primi giorni di gennaio e dunque la prossima settimana, comincerà le trattative per capire quale sarà il destino dei 25 dipendenti. “La procedura di mobilità – sottolinea Pesci -si inserisce nell’ambito dei licenziamenti collettivi e che, considerata la comunicazione preventiva, ha come scopo l’individuazione di eventuali soluzioni alternative”. Tra queste c’è la riorganizzazione dei lavoratori presso altri punti vendita, oppure le offerte di buone uscite. “Si aprono comunque delle perdite occupazionali – prosegue Pesci – che cercheremo assolutamente di limitare il più possibile”. “Gli incontri – dice ancora il segretario – saranno in programma per i primi giorni di gennaio. La chiusura del supermercato, ci hanno confermato che sarà l’11 di gennaio”.
Nei giorni scorsi c’era stato anche un incontro con l’amministrazione comunale aretina, non per la situazione dei lavoratori, quanto per l’immobile e per il suo riutilizzo. Secondo quelle che sono le intenzioni dell’azienda, la parte sotto, dove oggi c’è il supermercato, sarà di nuovo riutilizzato con la stessa funzione. Ma probabilmente non dello stesso marchio. Sempre dentro la struttura dovrebbe poi sorgere un altro negozio ma non di generi alimentari. Ma questo è il futuro.
Il presente ha lo sguardo dei dipendenti della Pam che abbiamo provato ad incontrare all’interno del supermercato. Con gentilezza ci hanno risposto che non hanno nessuna voglia di parlare. “Non ci sono parole. Che cosa dobbiamo dire?”. Ci sono le file di clienti alla casse e c’è un grande via vai di clienti che fanno rifornimento dopo le feste di Natale. Tutti hanno una parola di incoraggiamento per chi ieri mattina stava lavorando. Fuori ci sono i cartelloni con gli orari del supermercato e fa un certo effetto vedere come tutto scorra tranquillo quando invece la Pam di Tortaia ha ormai i giorni contati. Parliamo con alcuni clienti che stanno uscendo.
Una signora ci dice: “Prima vivevo qua a Tortaia e anche adesso che sono andata a stare a Castiglion Fibocchi vengo sempre qui a fare la spesa. Mi dispiace che presto non sarà più così. Ormai sono tanti anni che conosco chi lavora qua alla Pam e ogni giorno chiedo loro se ci sono novità in merito alla loro situazione. Sperano tutti che l’azienda faccia marcia indietro e che il supermercato non venga chiuso”. L’immobile è proprio al centro del popoloso quartiere. Circondato dai palazzi delle case popolari, dai giardini e anche dal centro aggregazione sociale.
Insomma un punto di riferimento che ben presto rischia di sparire. “Sono una persona anziana – ci dice una residente di Tortaia – Non ho la possibilità di muovermi in auto, non ho la patente. Per me venire al supermercato era anche un modo per uscire, vedere gente e fare due chiacchiere. Mi spiegate che cosa faremo noi anziani?”. Una domanda che è diventata comune, anche perché si parla di una nuova riapertura del supermercato addirittura nel 2026 e fino ad allora il quartiere resterebbe senza market. “E i 25 dipendenti senza lavoro”, ci dicono altri clienti. “Un supermercato noi lo troviamo sempre, ma chi non avrà più il lavoro?”, si chiedono mentre mettono in macchina le ultime borse della spesa a marchio Pam.
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