Alessandro Madracchia, ritenuto l’armiere del clan di Villaseta, resta in cella. Lo ha disposto il gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, che ha previsto per l’indagato la custodia cautelare in carcere. Il netturbino, nei giorni scorsi, si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma aveva rilasciato dichiarazioni spontanee, negando ogni addebito: “Quelle armi non sono mie, sono state trovate al di fuori del recinto della mia casa di campagna e chiunque poteva arrivarci e nasconderle”.
L’arsenale trovato davanti alla casa del netturbino, l’arrestato al giudice: “Non so nulla di quelle armi”
Mitragliatrice, revolver e persino una bomba a mano: scoperto l’arsenale delle cosche mafiose
L’agrigentino è accusato di detenzione di armi comuni da sparo e da guerra, una delle quali clandestina, e di ricettazione. All’interno di un bidone nascosto nei pressi della sua abitazione di campagna in contrada Fondacazzo, i carabinieri del nucleo Investigativo-reparto Operativo hanno trovato una pistola mitragliatrice calibro 9, tre revolver di vario calibro, una penna-pistola, vario munizionamento, nonché una bomba a mano fatta brillare dagli artificieri perché ritenuta molto pericolosa.
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