condivisa agenda per definizione accordo di programma entro febbraio

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Il tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy si è concluso con la piena intesa tra tutte le parti

Si è concluso, con la piena intesa di tutte le parti su agenda, obiettivi e modalità per la definizione dell’Accordo di programma sulle acciaierie di Terni Ast-Arvedi, il Tavolo presieduto dal ministro Urso a Palazzo Piacentini.

Su proposta del ministro, è stato definito un cronoprogramma per sciogliere i nodi sul piano tecnico riguardo all’approvvigionamento energetico, sulla base degli intendimenti della Regione Umbria, e in relazione alle risorse che saranno messe a disposizione da MASE e MIMIT a supporto del Piano industriale dell’azienda, per giungere alla firma dell’accordo di programma entro il mese di febbraio.

Alla riunione, presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso con il sottosegretario con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, hanno partecipato i massimi livelli del ministero, tra cui il capo dipartimento per le Imprese del Mimit, Amedeo Teti e il capo della segreteria tecnica del ministro, Marco Calabrò. Presenti, inoltre, il neo assessore regionale allo sviluppo economico della Regione Umbria, Francesco De Rebotti, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, i rappresentanti dell’azienda e le organizzazioni sindacali.

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Nel corso del mese di gennaio si terrà il tavolo tecnico per definire il quadro delle agevolazioni a sostegno dell’investimento siderurgico nel rispetto delle regole europee. Un secondo ambito di intervento, in formato multilaterale tra Mimit, l’azienda, la Regione Umbria e il Comune di Terni, è collegato all’approvvigionamento energetico, in relazione alla gara per la nuova concessione della centrale idroelettrica di Terni che avverrà nel 2029 e su cui la Regione dovrà fornire i suoi intendimenti.

L’obiettivo, sottolineato da Urso, è convocare per febbraio un tavolo conclusivo per la sottoscrizione dell’accordo di programma.

Durante la riunione il ministro ha colto anche l’occasione per illustrare alle organizzazioni sindacali il non paper presentato alle istituzioni europee il 27 dicembre scorso, con Austria, Bulgaria e Polonia, relativo alla revisione del Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alle Frontiere (CBAM), che prevede la tassazione delle importazioni da Paesi extra-UE con regolamentazioni climatiche meno rigorose, calcolata in base alla quantità di CO2 incorporata o emessa per la produzione dei beni. Obiettivo del non paper è mantenere competitiva l’Europa nei settori produttivi chiave, sostenere il percorso delle industrie energivore verso la transizione green, raggiungere l’autonomia strategica del Continente e fermare la delocalizzazione delle industrie.

Assessore De Rebotti: “Incontro costruttivo al Mimit, massimo impegno della Regione”

“Reputo fondamentale, come ribadito anche in seno alla riunione di oggi, affrontare quest’ultimo tema attraverso delle proposte praticabili, normativamente inappuntabili e efficaci per consolidare il progetto di sviluppo di Ast, nella garanzia degli investimenti e del mantenimento dei livelli occupazionali. Proprio per questo il Ministro Urso, che ringrazio, – ha affermato l’assessore alle politiche industriali della Regione Umbria, Francesco De Rebotti – ha inteso procedere ad un confronto serrato tra Governo, Regione e azienda per esplorare le possibili soluzioni al tema dei costi energetici contingenti fino all’appuntamento del 2029. All’interno del perimetro temporale del 20 gennaio”.

“Sarà nostra cura – ha sottolineato – seguire con il massimo impegno questa fase per approdare, come ribadito dal Ministro, in tempi brevi alla firma dell’Accordo di Programma di Ast. Credo, come ribadito più volte, che la tutela degli interessi delle nostre aziende e di chi ci lavora, debba sempre prevedere che gli enti territoriali siano sempre compatti nelle assunzioni di responsabilità e nel perseguimento degli obiettivi generali”.

“Non scenderemo mai nella polemica o nella provocazione fine a se stessa, avendo sempre rispetto delle Istituzioni ed a cuore il futuro dell’Umbria, di chi la abita e di ci lavora. Per questo motivo – conclude – oggi e per il futuro mi asterrò dal rispondere a prese di posizione che poco hanno a che fare con il metodo e gli obiettivi sopra descritti”.



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