Investimenti, le sfide e le opportunità nel 2025: dai bitcoin alla tecnologia, ecco su cosa puntare

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


di
Redazione Economia

Gabriel Debach, Italian market analyst di eToro: «Diversificare e prepararsi a un 2025 potenzialmente più volatile è essenziale, mantenendo un focus su settori come tecnologia, AI e rinnovabil»

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il 2024 si è distinto come un anno straordinario, forse il migliore dall’inizio del secolo per lo S&P 500, salvo sorprese dell’ultima ora. Non solo per i suoi rendimenti eccezionali, ma anche per la stabilità sorprendente: il massimo pullback del principale indice mondiale è rimasto sotto il 10%, un evento raro considerando che storicamente una correzione di questa entità si verifica almeno una volta all’anno, come ricorda Gabriel Debach, Italian market analyst di eToro.

Il contesto internazionale

Eppure, le incertezze non sono mancate. Le elezioni globali, con risultati determinanti sia nei paesi emergenti che in quelli avanzati, hanno catalizzato l’attenzione degli investitori. Dal punto di vista politico, abbiamo visto il crollo dei governi in economie chiave come Francia e Germania, segnali di un’Europa attraversata da crescenti fragilità interne. Sul fronte geopolitico, il conflitto in Ucraina ha raggiunto un livello di gravità senza precedenti, con i primi missili a colpire il suolo russo. In parallelo, la situazione in Medio Oriente si è aggravata: l’attacco iraniano contro Israele, con oltre 300 droni, missili balistici e da crociera, ha intensificato le tensioni già esistenti. Questo scenario è stato ulteriormente complicato dall’aggravarsi della crisi in Libano e dalla caduta della Siria, delineando un quadro sempre più fragile nella regione. L’incertezza su Taiwan è tornata in primo piano, complice il dibattito sulle spese difensive e le parole di Trump, che hanno sollevato il timore di una minore protezione strategica da parte degli Stati Uniti. Ad agosto, l’effetto Carry Trade giapponese ha creato volatilità nei mercati valutari, mentre la Cina ha continuato a rappresentare un’incognita con segnali persistenti di rallentamento economico e difficoltà strutturali irrisolte. A completare questo mosaico complesso, la crisi nel settore automobilistico, soprattutto in Europa, ha messo sotto pressione i produttori e i fornitori a causa della transizione verso i veicoli elettrici. Allo stesso tempo, la resilienza del settore moda è giunta al termine, trascinata al ribasso dalla crisi cinese, secondo quanto riportato dai rapporti aziendali (anche se è difficile credere che questo sia l’unico responsabile o che non sia il classico “agnello sacrificale” delle analisi economiche).




















































Le razioni dei mercati azionari

Su questo quadro i mercati azionari, tuttavia, hanno brillato sostenuti soprattutto dalla forza dell’economia statunitense, la tanto attese recessione ancora non si è verificata e l’inversione dei tassi è venuta meno, da una politica di tagli dei tassi cosi come da una forte crescita degli utili delle società dell’S&P 500. Basti pensare come circa la metà del rendimento dello S&P 500 è stato ottenuto attraverso dal contributo degli utili, mentre l’altra metà proviene dall’espansione dei multipli di valutazione. Una dinamica in netto contrasto con il mercato europeo rappresentato dallo STOXX 600. Qui, l’espansione dei multipli ha avuto un peso maggiore rispetto alla crescita degli utili, segnalando una dipendenza più forte dalle aspettative future e dalla revisione delle valutazioni piuttosto che da una solida crescita dei profitti aziendali.

Usa ed Europa

Mentre gli Stati Uniti hanno mostrato una resilienza sorprendente, l’Europa ha dovuto fare i conti con le sue fragilità strutturali: una crescita economica anemica e, in alcuni casi, del tutto assente. La Germania, in particolare, ha sofferto una stagnazione che ha avuto effetti a domino su molte economie ad essa collegate, Italia inclusa. Tuttavia, come sappiamo bene, un conto è l’economia reale e un altro sono i mercati finanziari.

L’Italia

Se in Italia il settore bancario ha fatto da traino al listino, con la forza delle Magnifiche 7 banche italiane in grado di sovraperformare non solo le Magnifiche 7 americane ma anche le famose GRANOLAS europee, in Germania la leadership è arrivata da settori chiave come il tecnologico, la difesa e l’energia. In particolare, SAP, colosso del software, ha continuato a guidare il comparto tecnologico. Rheinmetall, leader nel settore della difesa, ha beneficiato dell’incremento della spesa militare europea e Siemens Energy, l’ex divisione energetica di Siemens, ha dominato i rialzi non solo in Germania ma anche sullo STOXX 600, grazie a una ripresa robusta del settore energia.

Il clima nel 2025

L’energia o, meglio, l’applicazione dell’energia legata all’Intelligenza Artificiale, è stata il filo conduttore che ha trainato anche Wall Street. A dominare le performance, troviamo Vistra e GE Vernova, rispettivamente in seconda e terza posizione, alle spalle solamente di Palantir (al momento della stesura, 16 dicembre 2024).

Guardando al 2025, il clima sul mercato azionario appare positivo, spiega ancora Gabriel Debach, sostenuto dagli stessi pilastri che hanno promosso la crescita nel 2024: una crescita economica moderata, inflazione in calo e tassi di interesse in diminuzione. Questi fattori dovrebbero continuare a creare un ambiente favorevole per gli investimenti in asset rischiosi, prospettando il terzo anno consecutivo di rendimenti positivi per le azioni. Tuttavia, è saggio moderare le aspettative: con valutazioni attualmente elevate, è improbabile che i prezzi salgano con la stessa velocità vista nel 2023 e 2024. Con i tassi in discesa, saranno favoriti gli investimenti ciclici e i settori sensibili ai tassi, come quello finanziario, industriale e immobiliare. Ma man mano che l’anno procede, il quadro potrebbe cambiare: le banche centrali potrebbero rallentare i tagli dei tassi, spostando l’attenzione degli investitori su temi strutturali di lungo termine. Pertanto, il 2025 si apre con un cauto ottimismo; i mercati azionari sono ben supportati, ma gli investitori dovranno essere selettivi, attenti all’evoluzione della politica monetaria e ai nuovi trend emergenti. Con un America’s first e un dollaro forte esposizioni sul comparto bancario e small cap potrebbero rappresentare inoltre rappresentare opportunità interessanti

L’importanza della tecnologia

Secondo Gabriel Debach, è difficile immaginare una crescita del mercato senza il supporto della tecnologia; dall’inizio del secolo, solo nel 2005 si è verificato questo scenario, con il mercato che ha chiuso con un modesto +3% mentre il settore tecnologico perdeva solo il -1%. Tra i protagonisti del 2025, il settore tecnologico continua a essere in primo piano, con l’Intelligenza Artificiale come trend dominante. Le grandi società tecnologiche, i “Magnificent 7”, dovrebbero vedere un incremento degli utili del 18%, rispetto al 12% previsto per il resto dell’S&P 500. Tuttavia, il divario si sta assottigliando, aprendo nuove opportunità nel cloud e nei data center.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Parola d’ordine: diversificare

In questo contesto, spiega ancora Gabriel Debach, non è il momento di liquidare tutto e fuggire, ma è necessario fare qualche aggiustamento. Diversificare e prepararsi a un 2025 potenzialmente più volatile è essenziale, mantenendo un focus su settori di crescita come tecnologia, intelligenza artificiale e rinnovabili, senza però trascurare le opportunità difensive nei titoli di stato o nelle utilities. I mercati sembrano scontare un futuro senza crisi, un ottimismo che richiede cautela, ma anche la consapevolezza che storicamente i periodi di alta euforia hanno spesso offerto le migliori opportunità per gli investitori pazienti.

I Bitcoin

Nel vasto palcoscenico dei mercati finanziari del 2024, Bitcoin ha brillato come una stella solitaria, non solo per aver superato i suoi record storici ma anche per aver navigato attraverso un mare di eventi significativi: il lancio del primo ETF su Bitcoin, il suo halving quadriennale e la vittoria elettorale di Donald Trump. Tuttavia, il viaggio non è stato privo di tempeste; a settembre, Bitcoin ha affrontato una flessione del 29%, mettendo alla prova la resilienza degli investitori.

Le nuove priorità dei mercati

Questa performance eccezionale ha chiaramente delineato un cambiamento nelle priorità dei mercati, dove i criptoasset hanno iniziato a sfidare gli asset tradizionali. Un esempio di questa trasformazione si è visto mentre il Dow Jones, con i suoi venerabili 128 anni, celebrava il suo primo traguardo sopra i 45.000 punti, un evento che, nonostante la sua storicità, è stato tuttavia eclissato dalla luce riflessa da Bitcoin, che nello stesso frangente superava la quota dei 100.000. Il mondo ha inoltre rivolto lo sguardo altrove, verso l’ETF “iShares Bitcoin Trust (IBIT)” di BlackRock, che ha ammassato oltre 50 miliardi di dollari in asset in appena 228 giorni, un’impresa che supera di gran lunga qualsiasi record precedente per la velocità di raccolta fondi tra gli ETF.

Il futuro delle criptomonete

Anche l’ingresso di MicroStrategy nel Nasdaq 100 può essere visto come un trionfo indiretto per Bitcoin, confermando l’integrazione delle cripto nei mercati tradizionali. Con Trump ora alla guida degli Stati Uniti, i mercati attendono con ansia l’attuazione delle sue promesse. Gli ETF su Bitcoin, diventati in meno di un anno i principali motori della sua domanda, hanno superato persino l’ombra del suo misterioso creatore, Satoshi Nakamoto.

La domanda che ora aleggia è: quale impatto potrebbe avere la richiesta di Bitcoin da parte degli Stati, se l’America decidesse di adottarlo come riserva strategica? Un tale cambiamento potrebbe innescare un effetto domino globale, trasformando completamente la percezione e l’utilizzo di Bitcoin. BlackRock, in un atto di audacia, ha raccomandato per la prima volta un’esposizione del 2% a Bitcoin nei portafogli globali, segnalando una fiducia senza precedenti in questa criptovaluta.

In questo nuovo capitolo dell’economia mondiale, conclude Gabriel Debach, Bitcoin non è più solo un esperimento digitale, ma un protagonista che sfida i confini tra tecnologia e finanza, promettendo di riscrivere le regole del gioco economico.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.


Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Microcredito

per le aziende

 

31 dicembre 2024

Prestito personale

Delibera veloce

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link