Antonio Biancardi, dal web al food insieme a Joe Bastianich

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Il 35enne veronese lancia un format, rivolto ai giovani, che guardi a realtà di successo come l’Antico Vinaio

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Antonio Biancardi e Joe Bastianich




Antonio Biancardi e Joe Bastianich



Antonio Biancardi e Joe Bastianich

Creare opportunità preparandosi a raggiungerle. È il mantra di Antonio Biancardi, 35 anni, che a breve lancerà un’azienda di supporto alla ristorazione italiana, assieme a Joe Bastianich, statunitense di origine italiana figlio di esuli istriani, imprenditore nella ristorazione, ma anche personaggio televisivo e cantante, diventato famoso in Italia con la trasmissione tv Masterchef.

Cominciare da zero

Antonio Biancardi non ha alle spalle una famiglia di imprenditori o industriali: il padre Franco, morto alcuni anni fa, è stato operaio in un calzaturificio, era conosciuto nell’ambiente sportivo per aver praticato calcio, hockey, vincendo un campionato italiano e tennis tavolo; la madre Enza Ricciardi è impiegata nell’Istituto comprensivo Graziella Murari. Scuola, lavoro, mondo Il percorso di Biancardi è iniziato con un diploma di ragioniere e un paio d’anni di Università alla facoltà di Economia. Poi ha lavorato in un’azienda di autotrasporti, organizzando il lavoro di decine di camionisti. «Già quello mi lanciò degli stimoli», ricorda Biancardi, «perché il mio datore di lavoro, Paolo Peretti, mi colpì per la capacità di analisi e per intelligenza.

Assieme al fratello Beppe, che mi ha insegnato l’arte delle relazioni umane con il suo grande carisma e al suo cuore generoso, sono stati due modelli. E poi Chiara, mia sorella, che mi ha spinto a guardarmi dentro e a superare le paure». Biancardi divenne web marketer viaggiando dall’Australia alla Cina, accompagnato da un computer portatile.

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L’attività gli permise anche di aiutare l’amico Davide Selogna che lanciò i suoi corsi online di pasticceria durante la pandemia. Successivamente Biancardi, che ha supportato dal 2019 al 2021 un centro bolognese che aiutava imprenditori in difficoltà, ha fatto anche il consulente per progetti di edilizia sostenibile per l’azienda Creopuro di Sommacampagna. «Si usano materiali naturali, come il legno per avere maggior comfort abitativo e meno dispersione di energia. Ora, dopo aver realizzato edifici in varie parti della provincia, la sfida è creare un quartiere».

L’esperienza in edilizia ha cambiato la visuale di Biancardi che ha deciso di abbandonare il ruolo di consulente per abbracciare quello di socio, entrando nell’azienda di Sommacampagna. «Come imprenditore», rimarca, «decidi le strategie, mentre come consulente il progetto può rimanere lettera morta». Pensiero e azione Ma l’imprenditore continuava a covare il desiderio di far qualcosa nel mondo della ristorazione. L’idea di cercare un mentore gli venne durante la settimana che ogni anno dedica a riflettere. «In quei giorni», racconta Biancardi, accanito lettore di generi diversi, dall’economia alla filosofia, «mi isolo, magari in una baita di montagna, per riflettere su quello che ho fatto e su cosa mi propongo di fare. Poi stilo una lista e individuo la priorità, professionale e personale».

Quella professionale era incontrare Bastianich. «Lo conoscevo dai suoi libri», precisa, «e per le sue numerose attività, ma volevo incontrarlo per sottoporgli un’idea. Nel giro di poco ci siamo visti, prima online e poi di persona, per formalizzare la nuova società che sta partendo».

Un incontro fulminante: «In Joe ho trovato la persona che speravo di incontrare, fatta di umiltà e sensibilità. La sua esperienza come business man internazionale è per me una preziosa fonte di crescita professionale e l’opportunità di lavorare al suo fianco è inestimabile».

L’intento del progetto è supportare l’eccellenza del food italiano nella crescita nazionale e internazionale. Questo realizzando un format, rivolto ai giovani, che guardi a realtà di successo come l’Antico Vinaio, il celebre marchio fiorentino noto per la sua schiacciata, esportata in tutto il mondo. «L’intelligenza artificiale», chiosa Biancardi, «è uno strumento formidabile, ma il giovane che voglia creare nuovi progetti, deve studiare continuamente per tenersi aggiornato. Allo stesso tempo è importante mantenere la mente aperta e fare esperienze fuori dalla propria città, per trovare nuove soluzioni e aumentare la propria autostima. Importanti sono anche l’attività fisica (dedico tre ore ogni mattina al triathlon), l’alimentazione e la concentrazione, che si raggiunge anche staccando il telefono. I social? Non li uso, fanno sprecare troppo tempo».





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