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a Juve Stabia inizia il calciomercato di Gennaio con il botto! Per rinforzare la propria rosa in vista della seconda parte di stagione nelle prossime ore arriverà l’ufficialità di un colpo di mercato che farà certamente felici i tifosi gialloblù: Lorenzo Sgarbi sarà un nuovo giocatore delle “vespe”.
L’attaccante, di proprietà del Napoli, era attualmente in prestito al Bari, ma con i pugliesi non è riuscito ad esprimersi ad alti livelli. Chiuso dall’arrivo di Falletti il calciatore ha disputato con i “galletti” finora solo 6 gare in Serie B per un totale di 169 minuti. É partito titolare in 1 presenza su 8 giornate ed è stato frequentemente utilizzato come sostituto, essendo entrato dalla panchina in 5 occasioni.
La formula dell’operazione
L’accordo tra Juve Stabia e Napoli è stato raggiunto sulla base di un prestito con diritto di riscatto e contro riscatto. Una formula che consente alla società stabiese di assicurarsi le prestazioni del giovane attaccante, valutandone le qualità in prima persona, e al Napoli di mantenere comunque un’opzione sul futuro del calciatore.
Caratteristiche
Lorenzo Sgarbi nato a Bolzano il 24 marzo 2001, è un esterno offensivo moderno, dotato di una fisicità imponente e di una notevole velocità. La sua capacità di accelerare e di condurre la palla in spazi stretti lo rende un giocatore molto pericoloso in campo aperto. Tuttavia, le sue caratteristiche tecniche lo rendono più adatto a un ruolo di trequartista o di esterno alto, dove può sfruttare al meglio la sua visione di gioco e la sua abilità nel fornire assist.
Sgarbi è un giocatore che ama il gioco verticale e che predilige le giocate rapide. La sua abilità nel crossare e nel calciare da fermo lo rende un’arma importante per la sua squadra, soprattutto sulle palle inattive. Nonostante le sue qualità, Sgarbi deve ancora migliorare sotto porta, dove spesso pecca di finalizzazione. Un lavoro sulla finalizzazione potrebbe renderlo un giocatore ancora più completo.
Carriera e statistiche
La sua carriera tra i professionisti (in prima squadra n.d.a.) inizia con l’esperienza con il Legnano (stagioni 2020/2021 e 2021/2022 – 43 presenze, 3 gol e 2 assist).
Nella stagione 2022/2023 veste invece le maglie del Renate (12 presenze 1 gol e 1 assist) e della Pro Sesto (19 presenze e 3 assist).
Nella stagione 2023/2024 viene tesserato dall’Avellino. Nonostante la mancata promozione in Serie B, l’attaccante ha lasciato un segno indelebile in Irpinia, rivelandosi un vero e proprio jolly offensivo. Con 8 gol e 15 assist in 40 partite, Sgarbi ha dimostrato un talento cristallino e una versatilità tattica che gli hanno permesso di interpretare con successo diversi ruoli. L’esperienza ad Avellino rappresenta una tappa fondamentale nella crescita di Sgarbi.
Le origini calcistiche
Figlio e soprattutto nipote d’arte (lo zio Veleo è a ragion veduta considerato uno dei migliori calciatori di tutti i tempi del calcio regionale), Lorenzo Sgarbi cresce e matura calcisticamente nel settore giovanile della Virtus Don Bosco, la squadra per così dire di famiglia. Il suo talento cristallino emerge però prepotentemente nella scorsa stagione, quando l’FC Südtirol – anche in nome della eccellente collaborazione instaurata con la Virtus Bolzano (ex Virtus Don Bosco) – lo porta nel proprio settore giovanile e lo mette al centro dell’attacco della formazione Under 16 di Lega Pro, con la quale Lorenzo va in doppia cifra sia a livello di gol che di assist. Dopo questa esperienza viene notato dal Napoli che lo porta nel proprio settore giovanile disputando ottime stagioni e collezionando presenze anche in Youth League. Nelle giovanili del Napoli registrerà 88 presenze con 15 gol e 11 assist)
Sgarbi, un nome scritto nel calcio: da Bolzano alla Juve Stabia.
Lorenzo Sgarbi, giovane talento pronto a indossare la maglia della Juve Stabia, è un nome che echeggia di storia nel mondo del calcio. Un nome che, a Bolzano, è sinonimo di passione, talento e una tradizione familiare profondamente radicata nel rettangolo verde.
Nipote d’arte sia da parte di nonno che di zio, Lorenzo è cresciuto con un pallone tra i piedi. In casa Sgarbi, il calcio è sempre stato il filo conduttore delle giornate, un gioco che si tramandava di generazione in generazione. Per Lorenzo, il calcio non è solo un sogno, ma un’eredità da custodire gelosamente, un testimone da portare avanti per onorare la memoria dei suoi antenati.
Tutto ha inizio con Renzo Sgarbi, il capostipite di questa dinastia calcistica. Terzino con un fiuto del gol innato, una rarità per l’epoca, Renzo indossava la maglia della Reggiana negli anni ’50, collezionando numeri da vero bomber (si parla di ben 17 reti realizzate). Un percorso brillante che gettava le basi per una tradizione di famiglia destinata a durare nel tempo.
A raccogliere il testimone è Veleo Sgarbi, classe 1953 e zio di Lorenzo. Una vera e propria leggenda del calcio dilettantistico altoatesino, Veleo ha incantato per anni il pubblico con la sua classe e il suo numero 10 sulla schiena. Un’aura magica circondava il suo nome, ma il sogno di sfondare nel professionismo è rimasto incompiuto.
A frenare la carriera di Veleo sono stati gli infortuni. Cresciuto al fianco di Romeo Benetti, futuro campione con Milan e Juventus, Veleo esordisce in Serie D ad appena 16 anni con l’Oltrisarco, prima di tentare il grande salto. Il provino con il Milan, uno dei più prestigiosi club italiani, rappresentava l’opportunità di una vita. Ma il destino, crudele, gli ha riservato un altro percorso.
Lo zio di Lorenzo, un fantasista di razza, sfiorò il sogno di vestire la maglia rossonera del Milan. Un test superato con successo, ma un accordo economico sfumato all’ultimo momento che lo costrinse a rinunciare al grande palcoscenico. Gli infortuni, poi, ne frenarono la carriera, impedendogli di approdare alla Reggiana dopo l’esperienza al Trento.
Accantonato il sogno del professionismo, Veleo decise di dedicarsi al calcio dilettantistico, diventandone un’icona. La sua specialità? Le palle inattive. Rigori, punizioni e calci d’angolo erano per lui una vera e propria danza, un’esibizione di maestria e tecnica. Per oltre quindici anni, dalla fine degli anni ’90, ha vestito i colori della Virtus Don Bosco, la squadra di famiglia, ricoprendo ruoli da giocatore, presidente e direttore generale. E proprio qui, nel vivaio della Virtus, ha contribuito in modo determinante alla crescita del settore giovanile, la prima casa di Lorenzo.
Lorenzo Sgarbi, a sua volta, ha mosso i primi passi nel mondo del calcio proprio alla Virtus. Un’avventura iniziata a soli tre anni e mezzo, quando accompagnava la madre agli allenamenti, sognando di poter un giorno scendere in campo con i più grandi. E così è stato. Le esperienze successive, al Sudtirol, nella Primavera del Napoli, a Legnago e in Serie C con l’Avellino, hanno consolidato il suo talento, ma è proprio nella Virtus che ha assorbito i valori e gli insegnamenti dello zio Veleo. Un legame indissolubile, un testimone passato di generazione in generazione.
Le ambizioni in questa stagione
Ora, Lorenzo è pronto a scrivere il suo capitolo nella storia della famiglia Sgarbi. Con la Juve Stabia, si apre per lui una nuova avventura, un’opportunità per dimostrare il suo valore e far parlare di sé. Porterà con sé l’orgoglio di appartenere a una dinastia calcistica, la consapevolezza di un’eredità da onorare e la voglia di raggiungere traguardi sempre più ambiziosi.
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