Dopo un periodo di aumenti significativi, il mercato dei mutui sta finalmente vivendo un’inversione di tendenza. Le politiche della Banca Centrale Europea (BCE) hanno giocato un ruolo fondamentale nel ridisegnare lo scenario economico europeo, influenzando in modo diretto i tassi di interesse sui mutui. Ma quali sono le prospettive per i prossimi anni? Esploriamo insieme le principali tendenze future e le opportunità per chi intende sottoscrivere un mutuo.
Le recenti decisioni della BCE riguardo i tassi di interesse
Nel 2024, la BCE ha iniziato a ridurre gradualmente i tassi di interesse per stimolare la crescita economica. A dicembre abbiamo assistito infatti a una riduzione del tasso principale di rifinanziamento al 3,4% e del tasso sui depositi al 3,25%.
Queste decisioni sono state motivate dal calo dell’inflazione, con previsioni che stimano un livello medio del 2% nel 2025. Se questa tendenza proseguirà, i mutui potrebbero diventare ancora più accessibili, grazie a condizioni economiche più favorevoli.
Cosa scegliere tra mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile
Il panorama dei mutui è in evoluzione, con segnali positivi che offrono opportunità sia per chi cerca stabilità con un tasso fisso, sia per chi è disposto a scommettere su un miglioramento delle condizioni con un tasso variabile.
I tassi di interesse dei mutui a tasso fisso
A dicembre 2024, il tasso fisso rimane l’opzione preferita per la maggior parte dei mutuatari. Questo è dovuto a una combinazione di fattori, tra cui la stabilità dell’IRS, il parametro che regola i mutui a tasso fisso.
Stando ai dati di dicembre 2024, i tassi IRS per mutui di 15, 20 e 30 anni si attestano rispettivamente al 2,19%, 2,15% e 1,95%. Questi valori, in netto calo rispetto ai picchi del 2023, rendono ancora il tasso fisso una scelta particolarmente vantaggiosa per chi cerca sicurezza a lungo termine.
I tassi di interesse dei mutui a tasso variabile
Dall’altro lato, i mutui a tasso variabile, legati all’Euribor, continuano a essere meno competitivi. Nonostante un leggero calo, l’Euribor si mantiene su livelli elevati: al 1° dicembre 2024, l’indice a 3 mesi era al 2,88%, mentre quello a 6 mesi al 2,63%. Tuttavia, le previsioni per il 2026 indicano un possibile ribasso dell’Euribor verso il 2%, scenario che potrebbe rendere i tassi variabili nuovamente attraenti.
Tassi di interesse: le prospettive per il 2025 e oltre
Guardando al futuro, il 2025 e il 2026 potrebbero segnare ulteriori miglioramenti per i mutui a tasso variabile, grazie al previsto calo dell’Euribor.
Inoltre, l’inflazione stabile attorno al 2% e una crescita economica consolidata potrebbero spingere la BCE a proseguire con politiche monetarie accomodanti. Questo scenario creerebbe un ambiente favorevole per chi desidera acquistare una casa o rinegoziare il proprio mutuo.
Nonostante ciò, il tasso fisso continuerà a essere una scelta prudente per la maggior parte dei mutuatari. Con l’IRS in calo, è possibile bloccare condizioni vantaggiose che garantiscono stabilità e prevedibilità delle rate.
Le recenti promozioni sui mutui green
Un trend emergente è rappresentato dai mutui green, dedicati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Le banche offrono condizioni agevolate sia per i tassi fissi che per quelli variabili, con sconti significativi.
Ad esempio, è possibile ottenere riduzioni dello 0,35-0,45% rispetto ai tassi standard, cosa che rende questa opzione particolarmente interessante per chi desidera acquistare una casa sostenibile o ristrutturare un immobile migliorandone le prestazioni energetiche.
Surroga e mutuo rinegoziabile
La surroga del mutuo rappresenta un’altra opportunità vantaggiosa per chi desidera migliorare le condizioni del proprio finanziamento. Trasferendo il mutuo presso un’altra banca, è possibile beneficiare dei tassi IRS in calo.
Per chi cerca maggiore flessibilità, il mutuo rinegoziabile offre la possibilità di rivedere le condizioni a intervalli predefiniti, ad esempio ogni 5 o 10 anni. Questa formula può essere particolarmente utile in un contesto di tassi fluttuanti.
Mutuo prima casa giovani e famiglie numerose
Un altro aspetto da considerare è il rifinanziamento del Fondo di Garanzia Consap, dedicato all’acquisto della prima casa. La recente manovra del governo ha stanziato ulteriori risorse per il fondo, con un focus particolare su giovani under 36 e famiglie numerose. Questa misura garantirà un accesso più agevole al credito per queste categorie, con garanzie fino all’80% del valore dell’immobile.
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