Caduta Di Piero e gli “alibi” di Petrella sulle frazioni. Intesa Sulmona passa all’attacco

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“Sono altre le ragioni che hanno portato Petrella a sfiduciare il sindaco non certo quello della mancanza di attenzioni per le frazioni. Ragioni che, verosimilmente, presto saranno più chiare a tutti”. Lo afferma in una nota il gruppo di Intesa per Sulmona che attacca l’ex consigliere Petrella, artefice della crisi politica per essere tornato sui banchi dell’opposizione lo scorso 23 dicembre. Crisi che poi ha portato alle dimissioni contestuali di nove consiglieri comunali e alla caduta dell’ex sindaco, Gianfranco Di Piero. Di seguito la nota “E’ un cicaleccio fastidioso e spiacevole quello che vede al centro della discussione di questi giorni (anche) le frazioni sulmonesi. Gianluca Petrella ex consigliere comunale (di minoranza, poi di maggioranza e poi ancora di minoranza, eletto nello schieramento civico di Gerosolimo) che da sempre si atteggia a difensore ostinato e indomito delle frazioni di Sulmona, sulle frazioni racconta una storia che non corrisponde alla verità dei fatti. Ha dichiarato, Petrella, di aver mandato a casa il sindaco perché la sua amministrazione non si occupava dei problemi relativi alle frazioni. Buffo ascoltarlo da chi non ha mai presentato alcun progetto o idea per la tutela delle frazioni. Petrella mente sapendo di mentire ma non può negare il fatto che il nostro consigliere di riferimento, con delega alle frazioni, Claudio Febbo, negli ultimi tre anni di amministrazione, si è impegnato affinché ci fosse continuità nei servizi alle frazioni, dalla pulizia alla manutenzione del verde passando alla sicurezza stradale con l’installazione di rallentatori di velocità. Ma Febbo non si è limitato alla cosiddetta ordinaria amministrazione.  Egli, in prima persone, si stava occupando dei problemi legati alla scuola del Bagnaturo che adesso, con la caduta dell’amministrazione vedrà allungare i tempi per la sua riapertura. Febbo stava lavorando per far sì che la scuola raggiungesse l’indice di sicurezza stabilito dalle ordinanze post sisma. Insieme all’assessore Ilenia Rico, infatti, doveva incontrare la progettista subito dopo le festività per capire se e cosa si sarebbe potuto realizzare con i 350 mila euro destinati proprio alla scuola. Purtroppo, però, tutto questo non avverrà perché  Petrella, con la sua firma, ha deciso di far cadere l’amministrazione. Malauguratamente, la dilazione dei lavori destinati al ripristino della scuola, non saranno gli unici ad essere rinviati. Anche per la strada provinciale che attraversa la frazione del Bagnaturo bisognerà attendere ancora. Claudio Febbo, con il pieno sostegno dell’amministrazione Di Piero, si stava occupando della riqualificazione della frazione con un finanziamento  pari a 70 mila euro così come previsto dall’accordo che il Comune  ha siglato con la Provincia e che sarebbe stato inserito dall’ assessore Armando Critani nel bilancio 2025 che la maggioranza si apprestava ad approvare  se l’ amministrazione fosse rimasta in carica. Che dire poi del lavoro che in Comune, Febbo, stava portando avanti per garantire la riapertura dell’intera area “dell’eremo celestino?” Mentre, solo a parole, Petrella si preoccupava della necessità di affidare lo chalet e l’eremo così da rendere fruibile e sempre visitabile l’area in questione, l’ amministrazione Di Piero aveva predisposto un bando per la sua gestione. Bando che, stando così le cose, non sarà certo approvato in tempi brevi. E allora chi, se non Petrella, artefice della caduta del sindaco, ha messo in atto azioni prive di attenzioni nei confronti delle frazioni? Non è la prima volta che assistiamo al  festival dell’indignazione da parte di Petrella. E, per la verità, non ne comprendiamo il motivo se non quello di un’azione politica che arriva a remare contro le frazioni, le stesse frazioni che Petrella ha promesso di salvaguardare, pur di screditare l’azione dell’amministrazione Di Piero. Quindi sono certamente altre le ragioni che hanno portato Petrella a sfiduciare il sindaco non certo quello della mancanza di attenzioni per le frazioni. Ragioni che, verosimilmente, presto saranno più chiare a tutti”
 






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