Amat, dalle polemiche post Capodanno all’attesa del Piano Industriale: si avvicina un nuovo sciopero

Giorni caldi in casa Amat. Il 2025 della Partecipata che si occupa della gestione del trasporto pubblico a Palermo si è aperto con la polemica sui tanti autisti assenti tra il 31 e la notte di Capodanno. Tra chi era in ferie, chi in malattia e altri ancora in congedo parentale, sono state più di 100 gli autisti assenti creando disagi a cittadini e turisti che hanno atteso il bus più del previsto. Un fatto che ha mandato su tutte le furie il presidente Giuseppe Mistretta, il quale ha avviato un’indagine interna per capire il perché di tutte queste assenze.

Ma se da un lato sembrano esserci delle crepe sull’organizzazione aziendale, dall’altro c’è lo stato di agitazione del personale che dura ormai da circa un anno e che adesso è pronto a una nuova azione di sciopero. Si tratterebbe della quinta azione di protesta consecutiva contro la mancata sottoscrizione del Piano Industriale e di conseguenza l’approvazione del contratto di servizio.

Piano Industriale e contratto di servizio, il futuro di Amat passa da qui

Sul Piano Industriale è tutto fermo, almeno ufficialmente non ci sono novità. Esiste solo una bozza (di cui in anteprima vi abbiamo rivelato il contenuto), ma ancora nessuna traccia del documento. Le due parti, ovvero Comune e azienda, lavorano sotto traccia e sarebbero vicine a una fumata bianca. Secondo quanto appurato da fonti vicine all’amministrazione comunale per il via libera si attenderebbe “l’esito del parere della società di consulenza scelta da Amat per valutare l’atto“. Una volta arrivato il parere, ci si auspica positivo, da parte di questo ente si potrà procedere alla firma del tanto atteso documento.

Dal Piano Industriale dipende anche il futuro del contratto di servizio che prevede i cosiddetti accordi di secondo livello. Si tratta di diritti dei lavoratori che fanno riferimento a bonus produzione, buoni pasto, godimento degli straordinari e potenziamento del monte ore dei lavoratori part-time (come ad esempio gli ausiliari del traffico). Da previsioni doveva essere pronto il contratto di servizio da marzo 2024, adesso con un anno di ritardo tra poco più di due mesi dovrebbe arrivare l’approvazione del Consiglio Comunale.

Amat, chieste le dimissioni del presidente Mistretta

Intanto dai sindacati è arrivata una chiara richiesta di dimissioni al presidente di Amat Giuseppe Mistretta, dopo le ultime polemiche sulla notte di Capodanno. In particolare al numero uno dell’azienda di via Roccazzo si rimprovera il fatto di “non avere difeso le necessità di una azienda messa in ginocchio dai continui tagli e per  continuare a gestire servizi in perdita, a partire dalla gestione del tram“. Proprio il completamento del sistema tramviario rappresenta il cuore pulsante del Piano Industriale. “Il Presidente Mistretta invece di minacciare indagini sulle assenze del personale, peraltro legittime, avrebbe dovuto imporsi con la proprietà dell’azienda nel farsi riconoscere i giusti corrispettivi coi costi standard dei servizi onerosi come il tram”, dicono i sindacati.

I sindacati tornano a pungere sul poco personale, soprattutto in officina. Le sigle sindacali chiedono chiarimenti sul concorso fatto a gennaio e “attualmente stoppato nonostante l’imprescindibile necessità di operai per la manutenzione dei bus e che allo stato attuale l’esigenza viene tamponata dagli autisti temporaneamente dislocati appunto ai servizi d’officina”.

Proprio sul concorso per l’officina qualche mese fa la consigliera comunale Concetta Amella aveva chiesto l’accesso agli atti per verificare se le modalità di assunzione erano state eseguite correttamente. In questa situazione di stallo momentaneo, i sindacati hanno precisato che “l’esigenza viene tamponata dagli autisti temporaneamente dislocati, appunto, ai servizi d’officina“.

Si avvicina il quinto sciopero del personale Amat

I lavoratori attendono di essere convocati dalla Prefettura di Palermo per cercare di far rientrare l’emergenza. Si presume che se subito dopo le feste non si avranno novità le sigle sindacali non perderanno tempo per convocare un nuovo sciopero. Fin quando i lavoratori non vedranno riconosciuti i loro diritti continueranno a protestare. Le grandi conseguenze saranno, in questo caso, per i cittadini e turisti che subiranno dei disagi provocati dallo stop degli autobus.