«C’è un clima di odio che non ci piace nei confronti delle forze dell’ordine, bersaglio di attacchi fisici e campagne di odio. Mentre la sinistra continua ad affrontare il tema sicurezza con i paraocchi ideologici, noi sappiamo bene da che parte stare, e cerchiamo di risolvere i problemi di chi opera sul campo». L’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza parla dopo aver portato ieri mattina solidarietà (e un panettone) al Commissariato della polizia di Stato Porta Ticinese in via Tabacchi. Come lui, altri esponenti milanesi del partito – dai deputati Andrea Mascaretti e la vicecoordinatrice cittadina Deborah Dell’Acqua in stazione Centrale al deputato Riccardo De Corato al comando dei Carabinieri in via Moscova – hanno incontrato le forze dell’ordine dopo i fatti di capodanno in piazza Duomo, gli insulti contro l’Italia e la polizia da parte di un gruppo di di giovani immigrati e un italiano. Già quattordici persone sono state identificate, due irregolari sono finiti al Cpr di via Corelli. La consegna simbolica di panettoni proseguirà oggi (e l’iniziativa è estesa a livello nazionale) e la mobilitazione si chiuderà domani alle 17 quando una delegazione del partito si recherà presso la Questura di via Fatebenefratelli «per portare solidarietà agli uomini e alle donne in divisa». Ci sarà un incontro con il questore Bruno Megale. Fidanza ha incontrato il vicequestore Alessandro Chiesa e spiega che «è stata l’occasione per fare una lunga chiacchierata anche sui problemi del territorio visto che il Comando Porta Ticinese gravita intorno al fortino di via Gola, ci sono problemi di occupazioni abusive, spaccio, baby gang. Ed è stato anche un confronto utile sulla gestione della sicurezza e sui nuovi strumenti normativi messi in campo dal governo». Piazza Duomo non è un caso isolato. Le rivolte contro le forze dell’ordine, da via Padova al Corvetto, sono state sempre più frequenti nel 2024. A capodanno i vigili del fuoco ad Abbiategrasso intervenuti per spegnere un incendio sono stati bersagliati da una cinquantina di giovani con lanci di oggetti e petardi. «C’è un clima che non ci piace nei confronti delle forze dell’ordine, dalla polizia ai Cc, Gdf, vigili del fuoco, tutti coloro che con in divisa difendono la nostra sicurezza e sono bersaglio invece di attacchi fisici, come è accaduto anche a Milano, e di campagne di odio». Dagli incontri in via Tabacchi ha raccolto feedback positivi sulle misure messe in campo dal governo, «sono pronti a sviluppare ogni strumento nuovo possa aiutarli a contenere i danni, come le Zone rosse, le bodycam contenute nel Ddl Sicurezza. Da parte di certa stampa e sinistra c’è sempre una tendenza a criminalizzare gli agenti, avere strumenti che possono certificare la correttezza degli interventi li rassicura». De Corato ha portato solidarietà a tutta l’Arma al vicecomandante dei Cc Igor Infante. Condivide «pienamente l’appello dell’Associazione nazionale funzionari di Polizia che ritiene indispensabile ripristinare il carcere per il reato di vilipendio alle istituzione, presenterò un disegno di legge alla Camera per accelerare». Il segretario dell’associazione, Enzo Letizia, ha ribadito ieri che «comportamenti che offendono la dignità del Paese e ne minano le fondamenta democratiche devono essere affrontati con fermezza. Dal 2006 il reato di vilipendio non è più punito con la reclusione ma con una sanzione. Non basta a contrastare il senso di impunità». De Corato aggiunge che «serve una stretta in zone come via Padova, San Siro e la Barona dove il degrado sociale rischia di degenerare. Dobbiamo difendere il prestigio dello Stato, anche con l’istituzione di zone rosse, e garantire rispetto per le forze dell’ordine». Il coordinatore cittadino FdI Simone Orlandi con la vice Dell’Acqua ribadisce «ferma condanna agli attacchi verbali e simbolici contro chi lavora ogni giorno per garantire la sicurezza. Sono un segnale preoccupante del degrado sociale che affligge Milano». E gli agenti «continuano a lavorare con dedizione nonostante le difficoltà e l’assenza di adeguato supporto da parte delle istituzioni locali. Il sindaco Sala e la giunta sono troppo impegnati a imporre divieti ideologici, come il fumo all’aperto, per accorgersi dei problemi reali».
Mascaretti aggiunge che l’incontro «è stato un’occasione per ribadire l’importanza di presidiare luoghi simbolo come la stazione Centrale, crocevia per migliaia di persone ogni giorno e spesso al centro di criticità legate alla sicurezza»
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link