I gioielli del centro storico di Napoli, così il Pnrr gli darà nuova luce

Turista per un giorno nella Napoli che ha sempre amato, il presidente della Repubblica s’è soffermato sulle bellezze della città, accompagnato dalle persone a lui care, come fanno i tantissimi visitatori che affollano le strade di Napoli. Accolto con entusiasmo dalla gente, stupita di vedere Sergio Mattarella turista tra le meraviglie della città, il Presidente della Repubblica ha visitato in mattinata la chiesa del Gesù Nuovo e il chiostro maiolicato della basilica di Santa Chiara, poi nel pomeriggio la tappa sulla collina del Vomero per scoprire le bellezze del museo e della certosa di San Martino.

IL CENTRO STORICO

Particolarmente intensa la visita alla chiesa del Gesù Nuovo all’interno della quale Sergio Mattarella ha scoperto gli affreschi di Luca Giordano, Aniello Falcone, Massimo Stanzione e si è soffermato, come tanti turisti dinanzi alla bella statua di San Giuseppe Moscati che ha la mano tesa verso la gente: quella mano, che i fedeli tengono stretta mentre pregano e chiedono una grazia, è tutta consumata, segno della devozione della città nei confronti del medico Santo.

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Lasciata la chiesa del Gesù Nuovo, Sergio Mattarella ha percorso a piedi il breve tragitto verso Santa Chiara dove è stato accolto dal parroco, padre Massimiliano Scarlato, e da padre Carlo D’Amodio, Ministro provinciale dei Frati Minori di Napoli. Il Presidente della Repubblica dopo aver ammirato la chiesa si è lungamente soffermato nella zona del Chiostro Maiolicato nella quale, da qualche settimana, sono iniziati profondi lavori di restauro finanziati dal Pnrr.

IL CHIOSTRO

Proprio Santa Chiara rappresenta uno dei simboli della Napoli che recupera il suo volto migliore per offrirsi, sempre più bella, alle centinaia di migliaia di visitatori che la scoprono ogni giorno. La struttura ha ottenuto 12,8 milioni di finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: 2 per gli interventi attualmente in corso per il recupero del Chiostro Maiolicato e della Pergola, e 10,8 milioni per la parte più intensa delle lavorazioni che verranno eseguite all’interno e comprenderanno restauro, consolidamento e adeguamento impiantistico.

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Attualmente i restauratori sono all’opera all’interno del Chiostro e anche Sergio Mattarella ha potuto scoprire, da vicino, l’attenzione del lavoro in corso in quella porzione storica della struttura. La basilica di Santa Chiara appartiene ai beni del Fec, il Fondo degli Edifici di Culto nel quale sono confluite tante strutture religiose dell’intero Paese. Sono le Prefetture ad occuparsi della gestione dei beni del Fec nelle singole province e quella di Napoli ha ottenuto, per Santa Chiara, i finanziamenti più consistenti tra quelli del Pnrr destinati al Fondo degli Edifici di Culto. Quel finanziamento consentirà un completo recupero di Santa Chiara dove ci saranno anche altri interventi finanziati dalla Regione Campania.

L’EX ISTITUTO PONTIFICIO

È in corso, all’interno del complesso di Santa Chiara, anche un progetto per la realizzazione di uno studentato che verrà realizzato nella sede dell’ex Istituto Pontificio, ai margini della struttura conventuale. È stato firmato un accordo fra la prefettura e la Regione Campania per la concessione in forma gratuita della palazzina, con l’obiettivo di recuperarla per ospitare studenti fuorisede. I lavori saranno finanziati con fondi specifici erogati dal ministero dell’Università e della Ricerca cui si aggiungeranno anche risorse messe a disposizione dalla stessa Regione Campania e dall’Azienda per il diritto allo studio universitario, l’Adisurc.

L’intervento, visto lo stato in cui si trova l’edificio, sarà decisamente lungo. La base del progetto di massima, però, è estremamente affascinante. In particolare la zona del piano terra dell’edificio, quella destinata alla vita comune degli studenti, contiene dettagli di grande appeal. Sono previste sale studio e biblioteche; stanze relax destinate anche ad ospitare attrezzi da palestra, luoghi di condivisione del pasto di fianco alla cucina che sarà a disposizione di tutti, un’ampia area verde all’aperto dove fermarsi nei giorni di primavera e d’estate. Il tutto all’interno del complesso di Santa Chiara: fortunati gli studenti che saranno accolti qui.

LA COLLINA

Quando, nel pomeriggio, lungo le strade del Vomero si è concentrata la presenza di divise ed è iniziata la chiusura di tratti stradali, le persone hanno capito che Sergio Mattarella avrebbe raggiunto anche la zona collinare della città per completare la sua giornata da turista a Napoli.
In tanti si sono concentrati sul belvedere di San Martino, convinti che il presidente sarebbe arrivato proprio lì per scoprire un’altra delle meraviglie della città: l’attesa non è stata vana. Accolto da applausi e grida di benvenuto, Sergio Mattarella è arrivato proprio a San Martino nel primo pomeriggio ed ha potuto scoprire la Certosa e il museo che attirano migliaia di turisti.

Sosta iniziale nella chiesa, piccola ma densissima d’arte, che precede l’accesso al chiostro: i marmi di Cosimo Fanzago a riempire la scena, le tele di Battistello Caracciolo, Massimo Stanzione, Guido Reni, Jusepe de Ribera che segnano ogni passo all’interno del luogo sacro che splende di ori anche nella volta affrescata da Giovanni Lanfranco.
Poi la scoperta del museo nel quale è custodita una porzione della storia della città tra imbarcazioni e carrozze d’epoca. La meraviglia della sezione presepiale che contiene il meglio dell’arte dei pastorai di Napoli, infine l’affaccio dal belvedere che con il calare della sera diventa ancora più affascinante con un entusiasmante panorama sulla città illuminata.