Asbesto dove si trova ed effetti sulla salute

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Asbesto, il minerale e i suoi rischi

Quando si parla di amianto, legandolo alla pericolosità dei materiali che lo contengono, si parla anche di asbesto. Le due parole sono sinonimi, anche se la differenza nasce dalla loro storia – un termine è di origine greca mentre l’altro è romano. Cerchiamo di capire meglio questi particolari, e perché l’asbesto è considerato dannoso per la nostra salute.

Cosa si intende per asbesto?

La parola che deriva dal greco asbestos con il significato di “indistruttibile”, “perpetuo” oppure “inestinguibile”. Queste sfumature di senso hanno la loro origine dalle sue proprietà. È stato scoperto in natura come un insieme di minerali, che si presentano sotto forma di fibre sottili.

I minerali di asbesto fanno pare del gruppo dei silicati e si sono formati nella crosta terrestre nel corso di milioni di anni. Le fibre minerali dell’asbesto si sviluppano nelle crepe di altre rocce, in cui fin dall’antichità sono state estratte e utilizzate per le loro caratteristiche. Sono fibre ignifughe, flessibili, resistenti al sole e alla pioggia.
Di conseguenza, il suo uso ha attraversato la storia, partendo dalle creazioni “indistruttibili” in fibra di asbesto dei greci, fino all’uso industriale moderno. Ripercorrendo brevemente la sua storia, possiamo capire meglio come questi minerali hanno avuto successo e perché è nato il nome amianto come sinonimo.

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Asbesto o amianto: la fortuna di questi minerali nell’antichità

Se il nome asbesto deriva dalla Grecia antica, legato forse alle sue proprietà non infiammabili, presso diverse popolazioni veniva chiamato spesso con nomi diversi – sempre correlati alle proprietà utili e rare del minerale. Gli antichi Romani lo chiamavano amiantus, che si potrebbe rendere come “incorruttibile”, riferendosi alla sua capacità di essere sottoposto al fuoco senza danneggiarsi. Nasce così la parola amianto, che in italiano e in francese (amiante) ancora oggi usiamo come sinonimo di asbesto, dato che indica lo stesso materiale. La parola asbesto, invece, è maggiormente usata in diverse lingue non latine – ad esempio in tedesco, inglese e russo.

Tornando alla sua storia nell’epoca antica, sembra che il primo uso noto di questo minerale risalga addirittura a circa 2.500 anni fa in Finlandia dove veniva impiegato per rinforzare gli utensili di ceramica e argilla. Già in epoca romana veniva utilizzato nei tessuti, che diventavano resistenti al fuoco – addirittura usati per avvolgere le salme dei re sulle pire funerarie e mantenere le ceneri separate. Questa pratica di rendere i tessuti ignifughi con l’asbesto era nota anche dagli antichi persiani ed egiziani, che avvolgevano i faraoni nelle coperte di amianto per conservare i loro corpi. Fu usato anche nel Medioevo per stuoie, stoppini delle candele e isolante per le armature.

La storia dell’asbesto è arrivata fino all’epoca moderna e poi industriale, quando è stato possibile utilizzare questo materiale in modo massiccio. L’estrazione e la produzione su larga scala di queste fibre hanno avuto un boom durante la rivoluzione industriale alla fine dell’800. Era estratto per essere intrecciato nei tessuti e renderli ignifughi (per esempio quelli dei vigili del fuoco), usato come isolante o mescolato al cemento (per dare vita all’Eternit). In quel momento storico il minerale fu analizzato meglio, per capire come applicarlo, e si scoprì che è formato da fibre diverse, ed esistevano varie tipologie di amianto da sfruttare.

I sei tipi di asbesto

Il termine generico asbesto include diversi tipi di fibre minerali naturali, che sono state classificate a due categorie di minerali: anfibolo e serpentino (questa categoria contiene solo il crisotilo). Le fibre di asbesto serpentino sono lunghe e arricciate, spesso di colore bianco nel crisotilo. Mentre quello anfibolo si mostra in fibre fragili e aghiformi, che variano di colore dal verde al blu al marrone.

Le varietà di amianto condividono alcune proprietà:

  • si presentano come fasci di fibre che possono essere facilmente separate dalla matrice o scisse in fibre più sottili;
  • le fibre presentano una grande resistenza alla trazione e sono sufficientemente flessibili da essere filate;
  • altre proprietà comuni sono quelle che rendono i minerali non combustibili, stabili a livello termico, non biodegradabili, dotati di bassa conduttività elettrica e inerzia verso la maggior parte delle sostanze chimiche.

Actinolite (amianto verde)

Questa forma ha una consistenza dura, non è flessibile come le altre. Le società minerarie non hanno cercato di estrarre questo tipo di amianto. L’actinolite si trova vicino ad altri tipi di amianto commerciale.

Amosite (amianto marrone)

Era usato soprattutto in lastre di cemento, per l’isolamento di tubi e nei materiali edilizi come pannelli isolanti, rivestimenti dei soffitti e prodotti per l’isolamento termico. L’amosite, anche detta grunerite, è stata indicata come un tipo di asbesto molto cancerogeno, anche se non pericoloso per la salute quanto la crocidolite.

Antofillite (amianto giallo)

Questa fibra veniva utilizzata in piccole quantità per l’isolamento e l’edilizia. Si trova anche come fibra contaminante nell’amianto crisotilo, nella vermiculite e nel talco. Può mostrare un colore grigio, verde opaco o bianco.

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Crisotilo (amianto bianco)

È la forma più usata di amianto, usata per la creazione di tetti, soffitti, pareti e pavimenti. Veniva utilizzato anche come isolante per tubi, condotti ed elettrodomestici. I produttori industriali utilizzavano l’amianto crisotilo nelle guarnizioni dei freni e delle caldaie.

Crocidolite (amianto blu)

La fibra di crocidolite, detta pure riebeckite, veniva usata per isolare i motori a vapore, e nel tempo è diventata un materiale comune in alcuni rivestimenti spray e nell’isolamento dei tubi. Veniva usato anche per rinforzare manufatti in plastica e cemento. L’amianto blu è considerato il tipo di amianto più cancerogeno, collegato a un rischio elevato di mesotelioma.

Tremolite (il colore varia tra grigio-verde-giallo)

Come varietà asbestiforme, la tremolite si trova in depositi di amianto crisotilo, vermiculite e talco. È stato un materiale comune in alcuni prodotti isolanti, contenuto in vernici, sigillanti e materiali per tetti. La tremolite può essere bianca, verde, grigia e trasparente. È più cancerogena di altri tipi, ma meno della crocidolite.

Questa classificazione, che parte anche dalla normativa comunitaria UE, è stata riportata anche nella normativa amianto italiana. Anche se non è esaustiva di tutti i minerali fibrosi, comprende quelli che principalmente sono estratti da rocce e terreni e utilizzati a livello industriale; con effetti nocivi sulla salute di cui parleremo più avanti.

Asbesto dove si trova ed effetti sulla salute

Asbesto, rimozione lastre di eternit usate in passato per copertura tetti

Dove si trova l’asbesto

È stato utilizzato in migliaia di prodotti come materiale resistente al calore, all’elettricità e alla corrosione. Le doti delle fibre minerali, infatti, le hanno rese utili per l’isolamento, l’edilizia e i prodotti per l’automotive.

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Il suo uso ha una storia molto lungo, dalla fine dell’Ottocento agli anni Ottanta del Novecento, quindi è presenta in molti manufatti delle nostre aree urbane. In particolare, molte industrie hanno aggiunto l’amianto / asbesto ai materiali da costruzione, a quelli isolanti e ignifughi usati nelle costruzioni.

Per questo oggi si parla spesso della bonifica amianto in ambito edilizio. Dai tetti in lamiera dei garage o delle coperture industriali, fino ai materiali di isolamento o sigillanti. Ma non è il solo ambito in cui questo minerale è stato impiegato.

I prodotti e materiali contenenti asbesto più comuni

Fino agli anni ’80 le fabbriche hanno prodotto migliaia di prodotti e materiali contenenti amianto (MCA). Usiamo spesso il sinonimo amianto perché in Italia questi materiali sono classificati come tali.

Si parte dai materiali edili, ormai fuori produzione, che possono comprendere: piastrelle per pavimenti in vinil-amianto, cemento-amianto (Eternit), feltro per tetti, adesivi e sigillanti, rivestimenti, plastica rinforzata con amianto.

Inoltre, l’amianto si trovava anche in prodotti come elettrodomestici come tostapane, forni, assi da stiro, asciugacapelli, etc. Le fibre minerai si trovavano anche nei cosmetici a base di talco e soprattutto nei tessuti; in passato persino i giocattoli per bambini, contenevano amianto.

Come si riconoscono i prodotti contenenti asbesto?

Non è facile capire come riconoscere l’amianto. Non mostra odore o sapore, e non è facilmente identificabile a vista. Il modo migliore per identificare le fibre microscopiche è tramite delle analisi di laboratorio oppure una valutazione professionale da esperti del settore bonifiche amianto.
Un indizio utile per capire se è il caso di procedere con le analisi, è il fatto che i materiali friabili in amianto sono facili da rompere o sbriciolare a mano. Quando vengono danneggiati, possono rilasciare una polvere tossica nell’aria. Al contrario, i materiali non friabili mantengono le fibre intrappolate, almeno finché non vengono toccate da azioni di frantumazione, raschiamento o rottura (in tal caso il manufatto può rilasciare le fibre).

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Asbesto dove si trova ed effetti sulla saluteAsbesto dove si trova ed effetti sulla salute

Asbesto dove si trova ed effetti sulla salute, sacchi contenenti lana di vetro contaminata da fibre di asbesto (amianto)

Quali sono gli effetti sulla salute dell’esposizione all’asbesto

Partiamo da come ci si può esporre ai rischi.

Come si può essere esposti all’amianto? Il danno maggiore è stato causato in passato dall’esposizione all’interno di ambienti produttivi e lavorativi. Nei materiali edilizi si trovavano le fibre di amianto all’interno di fabbriche, stabilimenti, cantieri edili, scuole e uffici pubblici – oltre che nelle abitazioni private. Tra i luoghi di lavoro ad alto rischio erano frequenti: centrali elettriche e chimiche, estrazione mineraria, acciaierie e stabilimenti tessili, basi militari e cantieri navali.

Sebbene questo materiale non venga più estratto né adoperato nei prodotti, il rischio di esposizione all’amianto rimane per i lavoratori di alcuni settori. Perché, ad oggi, i prodotti trovati nei lavori di ristrutturazione o demolizione causano una possibile esposizione all’asbesto; così come le attività a contatto con MCA, ad esempio la riparazione di automobili storiche, lavorazione della lamiera e lacune attività nei giacimenti petroliferi.

Le conseguenze sulla salute dell’asbesto

Oggi sappiamo che questo minerale ha gravi effetti sull’organismo umano: l’inalazione di fibre può portare a malattie dell’amianto come asbestosi, cancro polmonare maligno e mesotelioma. Si tratta di malattie gravi, senza trattamenti curativo efficace.

Cosa provoca l’asbestosi e le altre patologie? Le proprietà cancerogene derivano da come viene inalato o ingerito per un periodo lungo e costante. I minerali asbestiformi vengono trattenuti nel corpo, causando infiammazioni e cicatrici, che oltre alle patologie suddette possono portare a tumori della laringe e delle ovaie, versamento o ispessimento pleurico, placche pleuriche (lesioni alla pleura) e pleurite.

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Il rischio vale per tutti i tipi di asbesto che creano danno tramite un’esposizione prolungata.

Anche se l’esposizione non dà la certezza di sviluppare problemi di salute, il rischio è molto alto e dipende anche dalla quantità di amianto inalata e dalla durata dell’esposizione, che incidono sul rischio di malattia.

Per tali motivi, oggi le applicazioni industriali delle fibre di asbesto (amianto) sono vietate.

In passato si ottenevano le fibre da depositi superficiali rocciosi oppure da piccole miniere, mentre oggi non vengono più estratte (amosite e crocidolite soprattutto), se non in piccole quantità e non nei territori UE. Inoltre, è obbligatorio in molti casi procedere alla rimozione degli MCA (materiali contenenti amianto) dagli edifici.

Devi eseguire una bonifica dall’asbesto?

Contattaci con fiducia, perché siamo specializzati e qualificati per le attività di rimozione amianto Eternit e in altre forme negli MCA del settore edile. Siamo attivi nella bonifica asbesto nelle province di Milano, Como, Lecco, Varese, Monza Brianza e in altri comuni della Lombardia.

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