Il motore è il cuore pulsante di ogni veicolo, ma può soffrire a causa di residui e accumuli dannosi. L’engine flush si presenta come una soluzione innovativa per mantenere le sue prestazioni ottimali. Ecco quando e come utilizzarlo in modo sicuro ed efficace.
Lo stile di guida urbano, con i suoi frequenti cicli di stop-start, può causare l’accumulo di residui e molecole dannose all’interno del motore. Questi depositi possono ostacolare il corretto flusso dell’olio, compromettendo le prestazioni e la longevità del motore stesso. È qui che entra in gioco il trattamento di engine flush, progettato per ripristinare l’efficienza del sistema di lubrificazione attraverso la rimozione di morchie e impurità. Scopriamo quando e come utilizzarlo, i benefici che può offrire e i rischi che comporta.
Come funziona l’engine flush, il trattamento per pulire il motore dell’auto
L’engine flush utilizza un additivo specifico da aggiungere all’olio motore esausto prima del cambio. Durante la circolazione del motore, il detergente scioglie i depositi accumulati, che vengono poi rimossi durante lo scarico dell’olio. Esistono due metodi principali e quindi due diverse procedure da seguire.
Additivo fai da te
- Si aggiunge il detergente all’olio esausto;
- Si avvia il motore fino a raggiungere la temperatura di esercizio (circa 90°C) e si lascia circolare il prodotto per 20-40 minuti;
- L’olio, ora contenente i residui sciolti, viene scaricato e il filtro olio sostituito;
- Si procede infine al riempimento con olio nuovo.
Flush con macchina specifica
- Un’apparecchiatura dedicata viene collegata al motore, creando un circuito chiuso;
- Il fluido detergente viene fatto circolare con o senza accensione del motore;
- Dopo il lavaggio, si esegue un risciacquo con fluido specifico e si riempie il motore con olio nuovo.
Questo metodo, più complesso, richiede competenze meccaniche, ma garantisce una pulizia più approfondita.
Quando è consigliato l’engine flush?
Non si tratta di una procedura di manutenzione ordinaria, ma è utile in specifiche circostanze:
- Acquisto di un veicolo usato: se lo storico della manutenzione è incerto, tra tagliando, revisione auto e verifica dei Km, il trattamento può eliminare depositi accumulati;
- Presenza di morchie o residui: quando si rilevano segni evidenti di accumuli, il flush può ripristinare la pulizia del sistema;
- Manutenzione preventiva: effettuare il trattamento ogni 60.000 km o ogni quattro anni può contribuire a mantenere l’efficienza del motore;
- Spia dell’olio accesa: prima di procedere, è fondamentale rivolgersi a un meccanico per diagnosticare la causa della spia e valutare la necessità di un flush.
Flush motore auto: rischi e quando evitarlo
Nonostante i benefici, il flush motore può comportare rischi significativi se eseguito in condizioni non ottimali o senza rispettare le procedure corrette:
- Ostruzione dei condotti dell’olio: depositi di grandi dimensioni potrebbero bloccare il flusso, causando danni a componenti vitali come turbina o bronzine;
- Danni alle guarnizioni: detergenti troppo aggressivi possono compromettere le guarnizioni, causando perdite d’olio;
- Aggravamento delle perdite esistenti: la rimozione di residui potrebbe scoprire piccole perdite, peggiorando la situazione.
Il flush per il motore dell’auto andrebbe evitato in tutti quei veicoli con chilometraggio elevato. Se il motore supera i 120.000 Km e non ha mai subito questo trattamento, infatti, il flush potrebbe essere controproducente.
Inoltre, il flush andrebbe evitato anche se il motore dell’auto è in cattive condizioni. In presenza di segni di usura avanzata, rumorosità anomala o consumo eccessivo d’olio, è quindi preferibile evitare il trattamento e rivolgersi a un meccanico.
Flush motore auto: vantaggi e benefici
Quando eseguito correttamente e in condizioni adatte, il flush motore può offrire vantaggi concreti:
- Ripristino dell’efficienza: rimuove morchie e residui che ostacolano il corretto funzionamento del motore;
- Riduzione del consumo di carburante: un motore pulito lavora in modo più efficiente, riducendo i consumi;
- Riduzione delle emissioni di CO2: eliminando i residui, il motore produce meno fumi di scarico;
- Aumento della longevità del motore: la rimozione dei depositi preserva le componenti interne, prevenendo danni a lungo termine.
Concludendo, l’engine flush è uno strumento utile per mantenere il motore in buone condizioni, ma deve essere utilizzato con cautela e solo in determinate situazioni. Affidarsi a prodotti di qualità e seguire le indicazioni dei produttori è fondamentale per evitare danni. Quando il motore mostra segni di usura o il chilometraggio è elevato, è sempre meglio rivolgersi a un meccanico esperto per una valutazione più precisa e accurata.
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