Il ricordo dell’ex presidente americano Jimmy Carter in Cina e Taiwan · Global Voices in Italiano

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Screenshot del discorso di Jimmy Carter del 15 dicembre 1978 sull’instaurazione di relazioni diplomatiche con la Cina sul canale YouTube di Miller Center.

Jimmy Carter, centenario ex presidente degli Stati Uniti (1977-1981) e premio Nobel per la pace (2002), è morto il 29 dicembre 2024.

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Negli Stati Uniti, Carter è ricordato [en, come i link seguenti, salvo diversa indicazione] come un leader dedito al mantenimento della pace nel mondo, in linea con la democrazia, i diritti umani e i valori cristiani.

“Un vecchio amico della Cina”

Nella Cina continentale, è stato spesso soprannominato “un vecchio amico della Cina” poiché ha svolto un ruolo fondamentale nel tagliare i legami con la Repubblica di Cina (ROC, nota anche come Taiwan) e nello stabilire relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Repubblica popolare cinese (RPC) durante la sua presidenza.

In risposta alla scomparsa di Carter, il presidente cinese Xi Jinping ha elogiato il suo contributo diplomatico nel messaggio di cordoglio al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. L’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Xie Feng, ha aggiunto che la mossa di Carter per normalizzare le relazioni con la Cina è stata “una delle decisioni più corrette” che abbia mai preso:

Vorrei porgere le mie più sincere condoglianze alla famiglia del Presidente Jimmy Carter per la sua scomparsa. Il Presidente Carter ha ritenuto che stabilire relazioni diplomatiche con la Cina fosse una delle decisioni più corrette che abbia mai preso nella sua vita. Il suo storico contributo alla normalizzazione e allo sviluppo delle relazioni Cina-USA sarà sempre ricordato dal popolo cinese. Possa riposare in pace e possa la sua eredità continuare a vivere.

Le relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Repubblica Popolare Cinese furono stabilite attraverso tre comunicati congiunti emessi tra il 1972 e il 1982.

Taglio dei legami con la Repubblica Cinese

Il Primo Comunicato fu pubblicato nel febbraio 1972 durante la visita rompighiaccio dell’allora presidente americano Richard Nixon [it] in Cina, sullo sfondo della crisi sino-sovietica [it]. Gli Stati Uniti “riconoscono” nel documento diplomatico congiunto che “tutti i cinesi, da entrambe le parti lo Stretto di Taiwan, sostengono che esiste una sola Cina e che Taiwan fa parte della Cina”.

Dopo che il Kuomintang (KMT), l’allora partito al governo della Repubblica Cinese, fu sconfitto dal Partito Comunista Cinese (PCC) nella guerra civile cinese [it] (1927-1949), i funzionari del KTM fuggirono a Taiwan e continuarono a rivendicare la sovranità sulla Cina continentale.

Il Primo Comunicato sottolineava che la questione di Taiwan dovrebbe essere risolta attraverso “una soluzione pacifica” da parte degli stessi cinesi.

Le relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Cina furono stabilite nel Secondo Comunicato, rivelato il 15 dicembre 1978, e firmato durante la visita ufficiale dell’allora vice premier cinese Deng Xiaoping negli Stati Uniti, il ​​1 gennaio 1979. Il documento diplomatico afferma il governo della RPC come unico governo legale della Cina, e riconosce la posizione della RPC secondo cui Taiwan fa parte della Cina. Lo stesso giorno, Carter ha tagliato i legami con la Repubblica Cinese annullando il Trattato di Mutua Difesa tra gli Stati Uniti d’America e la Repubblica Cinese .

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Tuttavia, la decisione di Carter fu contestata da membri del Senato e del Congresso degli Stati Uniti e, infine, il 29 marzo 1979, il Congresso degli Stati Uniti approvò il Taiwan Relations Act [it], che garantisce de facto, ma non ufficialmente, relazioni diplomatiche e scambi (anche militari) tra Taiwan e gli Stati Uniti. La legge è stata firmata dal presidente Carter il 10 aprile 1979 ed è entrata in vigore retroattivamente a partire dal 1° gennaio 1979.

Allora, la mossa diplomatica di Carter scatenò forti reazioni da parte della Repubblica Cinese. L’account ufficiale del KMT su X non ha potuto fare a meno di menzionare l’amaro momento storico nel suo messaggio di cordoglio:

Le nostre condoglianze alla famiglia dell’ex presidente Jimmy Carter per la sua morte. Sebbene sarà ricordato a Taiwan per la sua decisione di non riconoscere la Repubblica di Cina, ammiriamo il suo impegno in tutto il mondo per l’edilizia popolare, la risoluzione dei conflitti, i rifugiati e altre cause.

Vecchie foto con striscioni di protesta che accusano Carter di tradire Taiwan riemergono anche sulle piattaforme dei social media. Un utente di Twitter, @Lovelifetaiwan, ha condiviso le foto storiche su X (ex Twitter), ma ha notato che la decisione di Carter non ha ostacolato la democratizzazione e lo sviluppo di Taiwan [zh]:

L’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter è morto oggi all’età di 100 anni. Riguardo alla rottura dei rapporti diplomatici con la Repubblica Cinese, Carter ha affermato senza esitazione che la decisione di stabilire relazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Cina è stata corretta, anche se non è stata “del tutto positiva” per i taiwanesi, cosa di cui si rammaricava. Non avrebbe dovuto assumersi la responsabilità della decisione poiché negli ultimi 20 anni la democrazia, i diritti umani e l’economia di Taiwan sono migliorati notevolmente. Non aveva bisogno di scusarsi con Taiwan e il suo popolo per la sua decisione di tagliare le relazioni diplomatiche.

In effetti, alcuni commenti  hanno sottolineato che, poiché Taiwan era sotto una dittatura militare monopartitica del KMT sostenuta dagli Stati Uniti tra il 1949 e il 1987, la decisione di Carter ha creato spazio per il movimento di democratizzazione a Taiwan.

La visione evanescente di Carter

Nel gennaio 2019, in occasione del 40° anniversario della pubblicazione del Secondo Comunicato, Carter ha descritto la normalizzazione delle relazioni tra Stati Uniti e Cina come un “risultato storico”, e credeva che la decisione avrebbe fatto avanzare la causa della pace in Asia e nel mondo.

Tuttavia, la visione di Carter sta svanendo nel contesto dell’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina [it], in corso dal 2018, così come delle controversie territoriali nella regione del Pacifico. Bao Pu, editore di libri e figlio dell’ex funzionario cinese Bao Tong, ha pianto la scomparsa di Carter e l’ha definita come la fine di un’era [zh]:

Il periodo di luna di miele tra Cina e Stati Uniti risale a 50 anni fa. L’amicizia è finita. Il Presidente Carter ha tentato di fare della promozione dei diritti umani un principio chiave delle relazioni diplomatiche degli Stati Uniti con gli altri paesi, ma ha fallito. In realtà il suo doppio standard è la causa principale di molti problemi. La strategia politica di Deng [Xiao-ping] di nascondere la propria forza è diventata un gioco di “mostrare la propria spada” oggi e “nascondere la propria spada” domani.

“Mostrare le spade” è un termine politico usato spesso da Xi Jinping per descrivere la sua politica del pugno di ferro, sia nella diplomazia che nella repressione interna della corruzione e del dissenso politico.

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Molti osservatori di affari esteri prevedono che, dopo l’insediamento presidenziale di Donald Trump il 25 gennaio, le relazioni sino-americane diventeranno più instabili e imprevedibili, se non addirittura peggioreranno.





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