«La città ha fatto passi avanti»

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Prima della visita a sorpresa nel parco Verde di Caivano, l’incontro a villa Rosebery: qui nella residenza ufficiale di Posillipo si incontrano il presidente Mattarella e il sindaco Manfredi. Una faccia a faccia di poco più di mezz’ora quello tra il capo dello Stato e il presidente nazionale dell’Anci. L’ultima volta si erano visti al San Carlo in occasione del conferimento del dottorato di ricerca honoris causa a re Felipe VI. E allora, era il 12 dicembre, come oggi Mattarella ha espresso apprezzamento al sindaco per come ha trovato la città, per i grandi passi avanti fatti negli ultimi mesi e per i risultati raggiunti pur tra mille difficoltà.

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«Ringrazio il presidente Mattarella per le parole di apprezzamento e vicinanza al nostro territorio. È sempre un grandissimo onore accogliere il capo dello Stato e trovare sostegno e condivisione per i tanti progetti in campo per le città e per le nostre periferie», scriverà dopo sui social Gaetano Manfredi.

L’incontro

Napoli, la sua ritrovata centralità nel panorama nazionale ma anche i progetti che riguardano la riqualificazione di Scampia e delle altre periferie, sono stati alcuni dei temi toccati nel faccia a faccia tra i due. In particolare Mattarella ha rimarcato la bontà delle ultime operazioni di sgombero a Scampia. Un lavoro frutto soprattutto della grande sinergia tra le istituzioni: un binario su cui continuare ad andare avanti e farne modello per altre zone degradate del Paese.

Ne parla a Manfredi in qualità non solo di primo cittadino di Napoli ma anche, e soprattutto, come massimo rappresentante dei sindaci italiani.

Non solo le periferie, su cui ora anche il governo ha emanato un decreto ad hoc dopo il lavoro fatto a Caivano, ma anche i problemi che attanagliano molti comuni italiani. Non solo i problemi sociali che potrebbero crescere per alcune fasce della popolazione ma anche le finanze dei Municipi. Una chiacchierata ampia, comunque, dove Mattarella più volte si sofferma sul buon lavoro fatto da Manfredi per la città da quando è a palazzo San Giacomo. Un lavoro silenzioso e proficuo che il Colle non può non notare e, anzi, ne osserva tutti gli sviluppi anche da Roma.

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Un rapporto con Napoli, quello del presidente Mattarella, che non si ferma solo alla sua carica istituzionale. Il capo dello Stato, infatti, racconta a Manfredi di essere rimasto favorevolmente colpito dall’accoglienza che gli hanno riservato i napoletani il giorno prima. Mattarella, infatti, due giorni fa, accompagnato dai figli Laura e Bernardo, ha visitato il Gesù Nuovo, Santa Chiara e il museo di San Martino.

E qui, al Vomero, quando si affaccia dal belvedere che guarda tutto il golfo viene sommerso dagli applausi e dai saluti. Un’accoglienza calorosa verso il presidente che, ricordiamolo, è stato due giorni a Napoli in forma strettamente privata. E come tale nel suo tour ha evitato protocolli, percorsi privilegiati per vestire gli abiti di un turista comune. E gli altri visitatori non hanno potuto non notarlo l’altro ieri quando lo vedono camminate nelle stanze del museo. Tornando ai problemi, Mattarella con Manfredi si è soffermato sulle sfide che hanno davanti i sindaci e le città.

Le periferie

Anzitutto per le periferie e chi vi abita. Quella di Mattarella non è una raccomandazione a Manfredi che, anzi, da sempre persegue e mette in campo tutte le sinergie istituzionali possibili, quanto un monito affinché come presidente Anci si faccia portatore di questo messaggio nei confronti dei suoi colleghi di tutta Italia.

Insiste Mattarella su questo punto. E si raccomanda, che si lavori sulle periferie usando tutte le risorse possibili. A cominciare da quelle previste nell’ambito dei finanziamenti del Pnrr. E si continui sulla strada che si perseguendo per la riqualificazione di Scampia. Senza che si perda un minuto e nessuno rimanga indietro.

E d’altronde che Mattarella abbia a cuore le sorti dei quartieri periferici e degradati è noto. Nell’aprile 2019 colpì tutti con la sua visita a sorpresa nel rione Villa di San Giovanni a Teduccio, dopo un omicidio consumato davanti ad una scuola. Arrivò e assistette alla messa del pomeriggio come un semplice fedele. Come ha fatto ieri, poco prima di mezzogiorno, presentandosi senza annunci alla funzione nella chiesa del parco Verde di Caivano officiata da don Maurizio Patriciello. Un messaggio di speranza e vicinanza per chi vive in questi quartieri ma anche per rimarcare il lavoro fatto dallo Stato e la sua vicinanza.

E non a caso ieri sera la premier Meloni ringrazia Mattarella: «È il segno tangibile della vicinanza e del sostegno dello Stato a don Maurizio Patriciello». Nel salutarsi, infine Mattarella e Manfredi hanno espresso la possibilità di rivedersi presto a Napoli. L’appuntamento è già stato fissato: il presidente della Repubblica parteciperà all’evento principale per celebrare i 2500 anni dalla fondazione della città. Data e modalità ancora da stabilire, in attesa di decidere e formalizzare i festeggiamenti che si terranno durante tutto l’arco dell’anno. Ma che sia l’inaugurazione o la conclusione, Mattarella tornerà a Napoli per festeggiare il suo compleanno.

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