Austria, il leader dell’estrema destra Kickl riceve mandato per formare un governo

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Herbert Kickl, leader del Partito della libertà, schieramento austriaco di estrema destra, ha ricevuto l’incarico per provare a formare un nuovo governo e diventare cancelliere. Sarebbe la prima volta, per la destra radicale in Austria, dopo la Seconda guerra mondiale.

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Il presidente della Repubblica dell’Austria, Alexander Van der Bellen, ha dato oggi il mandato per formare un nuovo governo a Herbert Kickl, leader del Partito della libertà (Fpo), forza populista di estrema destra. A settembre il Fpo aveva di fatto vinto le elezioni, arrivando primo con il 29% dei voti (contro il 26% dei Popolari dell’Ovp e il 21% dei Socialisti).

Nei mesi successivi gli altri partiti hanno provato a tenere lo schieramento di destra radicale fuori dal governo. In questi ultimi giorni, però, il tentativo di un accordo tra il centrodestra e il centrosinistra (insieme anche al partito centrista Neos) è fallito. Così, non sono rimaste alternative. La decisione ha scatenato proteste, a causa delle posizioni estremiste del partito di Kickl. Il 56enne, tra le altre cose, si fa chiamare Volkskanzler – espressione che in tedesco significa “cancelliere del popolo”, e che anche Adolf Hitler utilizzava per se stesso.

Dopo l’incarico a Kickl, l’estrema destra cerca l’accordo con i Popolari

“Signore e signori, questo passo non è stato fatto alla leggera“, ha detto oggi il presidente della Repubblica. “Continuerò a garantire che i principi e le regole della nostra Costituzione siano correttamente osservati e rispettati”. Per la prima volta dopo la Seconda guerra mondiale, in Austria potrebbe nascere un governo guidato dall’estrema destra. “Kickl è fiducioso di poter trovare una maggioranza valida e di trovare soluzioni praticabili nei negoziati, vuole questa responsabilità”.

I colloqui ora saranno tra il Fpo e i Popolari di centrodestra dell’Ovp. Inizialmente, proprio dall’Ovp era arrivata una chiusura netta a qualunque alleanza con la destra estrema. Ma ora questa linea non sarebbe più così netta. Il cancelliere uscente Karl Nehammer, leader dei Popolari che avrebbe dovuto guidare anche il governo di coalizione che ha tentato di nascere in questi mesi, venerdì si dimetterà dal suo incarico. E ha già assicurato che non intende avere alcun ruolo in un eventuale esecutivo guidato da Kickl. Lo stesso ha fatto il ministro degli esteri uscente, Alexander Schallenberg, che ora è tra i candidati a essere scelto come cancelliere temporaneo fino alla nascita del prossimo governo.

Va detto che una coalizione tra il Partito popolare e il Fpo non sarebbe inaudita. È già avvenuto a livello regionale in altre occasioni, mentre sul piano federale c’è stata un’alleanza tra il 2017 e il 2019. In quegli anni Kickl non era alla guida del partito – che comunque era in minoranza rispetto all’Ovp – ma ricoprì la carica di ministro dell’Interno del governo di Sebastian Kurz.

Proteste a Vienna, esulta l’estrema destra europea

Oggi, durante il colloquio tra il leader del Fpo e il presidente della Repubblica, a Vienna si è raccolta una manifestazione di protesta indetta da un’associazione degli studenti ebrei. Hanno aderito gruppi di sinistra, organizzazioni femministe e non solo, e nei prossimi giorni sono attesi altri eventi di contestazione. “Fuori i nazisti”, è uno dei cori che la piazza ha intonato mentre Kickl lasciava il palazzo.

È noto che la linea estrema del partito si sia accentuata ancora di più sotto la guida dell’attuale leader: tra i punti nel suo programma c’è il raggiungimento di una società più “omogenea”, oltre al “rimpatrio” di tutti gli immigrati, ma anche posizioni no vax ed euroscettiche. La Internationale Auschwitz Komitee ha detto che si tratta di un “altro triste momento sulla strada verso l’oblio europeo”, e che è “doloroso e scandaloso il fatto che sempre più elettori affidano il loro voto a partiti di estrema destra e si affidano a formule ideologiche che hanno gia’ fatto sprofondare l’Europa nell’abisso”. I Verdi austriaci hanno accusato l’Ovp di aver “ingannato” gli elettori, promettendo prima del voto che non si sarebbero alleati con il Fpo.

Sono arrivate reazioni anche dall’estero. Lo schieramento di Kickl è il partito che il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani (leader di Forza Italia, e quindi alleato in Europa dell’Ovp) ha definito “neonazista” pochi mesi fa. Sempre in Italia, Matteo Salvini ha esultato per l’incarico conferito a Kickl. In Germania, la candidata cancelliera del partito di estrema destra AfD, Alice Weidel, ha detto: “Sta arrivando anche per noi la caduta del ‘firewall'”, la barriera che finora impedito le coalizioni con il partito di estrema destra.

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