Incentivi economici, formazione continua docenti affidata a Indire e riforma della Storia: le novità della scuola per il 2025

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Tutte le novità per la scuola per il 2025. A delinearle è il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista rilasciata a ItaliaOggi. Tra le misure più attese figurano il rinnovo del contratto scuola, gli incrementi salariali, l’introduzione del docente tutor e i corsi di specializzazione sul sostegno.

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Legge di Bilancio

Valditara ha commentato in primis la Legge di Bilancio, sottolineando lo “sforzo corale” del Governo e del Parlamento per il miglioramento del sistema scolastico. Un aspetto centrale di questa Legge è l’incremento salariale previsto per i 1,2 milioni di lavoratori del comparto. Con un aumento medio del 6% per il triennio 2022-2024, l’iniziativa include anche un’innovazione storica: per la prima volta, infatti, sono stati stanziati fondi già a bilancio per il rinnovo dei contratti 2025-2027 e 2028-2030, con percentuali superiori all’inflazione programmata (5,4% e 6,2%, rispettivamente). “Il Ministero ha già inviato, lo scorso luglio, la proposta di atto di indirizzo alla Funzione Pubblica. Le trattative per il rinnovo del contratto dovrebbero partire a breve, con aumenti medi di circa 160 euro al mese per i docenti“, ha dichiarato il ministro.

Nuove figure professionali e incentivi economici

Nel contesto della valorizzazione del personale docente, Valditara ha rivelato una revisione della riforma del “docente stabilmente incentivato”, precedentemente non ben accolta dal mondo della scuola. L’orientamento attuale mira a destinare incentivi economici a docenti con una formazione specifica, impegnati in attività che potenziano l’offerta formativa delle scuole. Tra le figure chiave vi sono i docenti tutor e orientatori, ma anche coloro che ricoprono ruoli aggiuntivi, come collaboratori del dirigente scolastico, responsabili di plesso, e vicepresidi. “Per i docenti tutor, ad esempio, l’incentivo economico annuale arriverà a quasi 5000 euro”, ha precisato il Ministro, evidenziando l’importanza di queste figure nel miglioramento della qualità dell’insegnamento, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Welfare per il personale scolastico

Un altro punto cardine del programma del Ministro è il Piano Welfare per i docenti. Questo piano, che ha visto l’introduzione di accordi con importanti realtà del settore dei trasporti, dell’agroalimentare e del bancario, mira a migliorare le condizioni economiche e il benessere del personale scolastico, con sconti su beni e servizi e agevolazioni su prestiti e mutui. “Non si tratta di una ‘mancia’, ma di un impegno concreto. I beneficiari sono oltre un milione di lavoratori, e l’intento è garantire loro migliori condizioni di vita e lavoro”, ha ribadito Valditara, sottolineando anche l’intenzione di estendere il Piano Welfare al settore sanitario, con l’introduzione di una polizza assicurativa per il personale scolastico.

Sostegno agli studenti con disabilità

Il Ministro ha inoltre parlato del potenziamento dei posti di sostegno, una misura che mira ad aumentare l’organico di diritto per l’insegnamento agli studenti con disabilità. Con l’introduzione di 2.000 nuovi posti, Valditara ha spiegato che l’obiettivo è migliorare la continuità didattica e ridurre il precariato, stabilizzando un numero maggiore di docenti specializzati. “Nei prossimi anni, intendiamo ridurre i posti in deroga, puntando a una maggiore stabilizzazione dell’organico”, ha dichiarato, confermando la volontà di investire nel miglioramento della qualità educativa per tutti gli studenti.

Formazione continua per i docenti: Indire

Riguardo ai corsi di specializzazione sul sostegno, Valditara ha anticipato che a partire dalla primavera del 2025, in collaborazione con Indire, verranno avviati corsi di formazione per docenti che, pur non essendo specializzati, hanno già lavorato per almeno tre anni su posti di sostegno. L’obiettivo è formare circa 50.000 insegnanti, contribuendo così a una crescita professionale continua per il corpo docente.

Nuovo insegnamento della Storia

Infine, Valditara ha accennato ad un’altra novità importante: la riforma dell’insegnamento della Storia nelle scuole italiane. Con l’introduzione di più spazio per la storia della cultura occidentale, in particolare per le civiltà che hanno formato l’identità italiana ed europea, si intende rafforzare la conoscenza del Risorgimento e degli eventi successivi alla Seconda Guerra Mondiale, aree che oggi risultano scarsamente conosciute dagli studenti. I lavori della Commissione di esperti stanno per concludersi, con l’apertura di un dibattito pubblico per perfezionare il progetto.

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