É da quasi tre anni che i vettori occidentali non possono in alcun modo più entrare sullo spazio aereo russo da quando sono state applicate le sanzioni per il conflitto con l’Ucraina.
L’effetto venutosi a creare e’ che ad esempio Finnair ha visto allungarsi i suoi voli verso il Giappone di alcune ore. Oppure di dover tagliare più di mezzo network sulla Cina e guardare ad occidente verso USA e Canada come mossa alternativa per sopravvivere. Oppure fare ACMI a Qatar Airways o Qantas Airways per piazzare aerei in surplus. A seguire anche le altre hanno tagliato i network sulla Cina per buona parte, visto che cinesi ed indiani possono utilizzare la Transiberiana tutta o in parte. Insomma per quel che a loro serve effettivamente.
Tra poco con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, l’insediamento sarà tra qualche giorno, i colloqui per una tregua ed un trattato di pace in quel quadrante potrebbe essere un fatto piu’ che realistico.
In una intervista pubblicata oggi da Corriere.it, il CEO di Finnair Turkka Kuusisto ha detto a Leonard Berberi che non vede ad un anno alcuna possibilità che i vettori europei possano volare di nuovo sulla Russia. Finnair e’ in assoluto l’aerolinea piu’ colpita in questo ambito, quando ante Covid era quella che aveva coniato lo slogan di essere via Helsinki, la via piu’ veloce per l’estremo oriente. A noi di Italiavola ci veniva raccontato nelle varie interviste rilasciate da Javier Roig , ora general manager Nord America e prima era chi da Barcellona guidava la sales force per il Sud Europa.
Ma, qualora ciò venga a realizzarsi tra un anno, un anno e mezzo o due. Oppure meno, non e’ da escludere che i russi ripropongano il fatto, che saranno, non solo loro a decidere , chi deve passare e quante volte a settimana oppure al giorno. In passato c’era un vero e proprio trattato bilaterale per ogni paese richiedente per i sorvoli. Ma non solo per le aerolinee nei generis, ma pure per le singole rotte se erano designate all’interno dei colloqui e degli accordi siglati con i vari giverni stranieri. A questo veniva aggiunto quanto doveva essere pagato come diritto per ogni sorvolo.
Bene, la situazione in passato vedeva l’esborso di diverse decine di migliaia di $ a singola tratta. Ogni volta. La moneta per i pagamenti era esclusivamente il dollaro USA. Chi non pagava, non volava sul corridoio. Domani, con un eventuale ristabilimento della possibilita’ di sorvolo con tutti gli accordi presumibilmente pressoche scaduti si partirebbe con le classiche complesse e lunghe trattative sia diplomatiche , che poi tra i regolatori. Ma e’ chiaro il fatto, che poi l’oggetto del contendere sarà in ogni modo quanto sarà il prezzo stabilito per la gabella da pagare per ogni sorvolo autorizzato. É indiscutibile che ci sarà un listino, ma é altrettanto vero che chi deciderà sarà solo un soggetto e cioé la Russia.
É altrettanto presumibile , che sul prezzo non ci sarà nessun modo di avere uno sconto, tutt’altro. Come pure é fuor di dubbio, che qualcuno, nonostantele rotte siano più lunghe, volendo evitare sempre la Russia sulla Transiberiana, che si potrebbe fare una vella analisi dei costi per continuare ad evitare, per hé potrebbe convenire.
Ai posteri l’ardua sentenza e attendiamo gli sviluppi.
Intanto mettiamo a confronto un volo da Helsinki a Shanghai.
Finnair ci mette 11 ore e 40 minuti e Juneyao 8 ore e 24 minuti. La prima usa un A350-900, che ha un vosto orario leggermente superiore e l’altra un B787-9. La differenze é poco più di tre ore di volo e potrebbe aggirarsi la differenza sui 60/70mila € a rotazione. Questo valore potrebbe essere anche piu’ elevato se si pensa che il costo di un B787-9 cinese per i minori importi del valore per gli stipendi in Cina, un pò potrebbe sicuramente incidere.
Quindi, dove vengono gioco forza imputati questi costi. Ovviamente sui biglietti aerei e la differenza non sarà ovviamente poca. Parliamo di oggi. Ma domani, con il via libera sulla Transiberiana, il costo richiesto per utilizzare quel corridoio sarà da valutare attentamente, perché non é noto quanto sarà e sopratutto quanto inciderà sui costi totali di un volo. A quel punto calcolatrice alla mano i vettori sceglieranno dove volare. Oggi c’e’ una chiara differenza, domani questa forbice quanto sarà più bassa o più alta? Ma il passeggero non si dovra’ lamentare, le linee aeree non sono Onlus. Quindi é meglio capire in anticipo quali sono le regole del contendere.
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