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È stata presentata da poco presentata Klimahouse 2025, la 20esima edizione della manifestazione internazionale dedicata all’efficientamento energetico e all’edilizia responsabile che si terrà a Bolzano dal 29 gennaio al 1° febbraio 2025. Un’occasione importante che ha permesso di tirare le fila di questi due decenni durante i quali Klimahouse ha contribuito non poco a cambiare il panorama dell’edilizia italiana, informando ed ispirando in tutto questo tempo una media di 650.000 visitatori, con tutte le novità che sempre emergono durante questa manifestazione all’avanguardia. Uno degli elementi più interessanti infatti, è proprio il fatto che qui si propongono tutte quelle idee e prospettive assolutamente attuali, nell’ambito del green e della sostenibilità, tra idee e tecnologie rivoluzionarie per il settore edile.

Una foto dall’edizione 2024 di Klimahouse – Foto Maro Parisi

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Wood Architecture Prize 2025 by Klimahouse

Un momento sicuramente molto atteso è stato poi quello della presentazione, da parte dell’Architetto e Presidente di giuria Manuel Benedikter, dei 12 progetti finalisti del Wood Architecture Prize 2025 by Klimahouse, il primo premio per l’architettura e l’edilizia in legno sul territorio nazionale e di cui si sveleranno i vincitori proprio durante la manifestazione fieristica.

Giunto alla sua terza edizione, il concorso, promosso con il patrocinio e il contributo scientifico dell’Università Iuav di Venezia e del Politecnico di Torino e con la collaborazione di PEFC Italia – Associazione senza fini di lucro che promuove la gestione forestale sostenibile e UNCEM – Unione nazionale Comuni Comunità Enti Montani – si rivolge ai protagonisti, ai talenti e agli innovatori della filiera delle costruzioni in legno a livello nazionale per sostenere la progettazione e la costruzione di opere di architettura e di ingegneria ideate e realizzate con il legno. Per la terza edizione del Premio, sono arrivati anche diversi progetti pubblici, a prova che “le istituzioni si sono rese conto di quanto il legno sia un materiale di grande importanza e che questa di Klimahouse è la direzione giusta da prendere”.

Atelier Lavit

Atelier Lavit – Foto Klimahouse

Marco Lavit: Menzione Speciale Under 35 nel 2023

Per parlare del Premio, abbiamo incontrato l’arch. Marco Lavit, che ha vinto una Menzione Speciale Under 35 nel 2023, durante la prima edizione, con il progetto LILELO Little Leisure Lodge. Lilelo è un ampio spazio circondato da vigneti, ubicato nel Monferrato, dove sorgono tre capanne in legno indipendenti, sollevate da terra, dalla particolare forma a V rovesciata. Un eco-lodge sulle colline piemontesi, pensato come un’evoluzione della capanna primitiva, dove il legno si fa involucro protettivo.

Ecolodges di Marco Lavit

Ecolodges di Marco Lavit

Lei ha ricevuto una Menzione Speciale Under 35 al Wood Architecture Prize 2023 di Klimahouse con LILELO: ci può parlare di questo progetto?

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Sono molto contento di aver vinto questo premio, perché si è dato peso e spessore allo sguardo architettonico del vivere nella natura. La giuria ha colto un aspetto per me fondamentale, premiando non tanto il fatto che sia costruito in legno, quindi con materiali ritenuti ecosostenibili, ma scegliendo Lilelo per l’efficace relazione non prevaricante sul paesaggio in cui si inserisce. Inoltre questo progetto rappresenta il ritorno ad un costruire primitivo ed essenziale, reinterpretando la classica forma della capanna con leggerezza ed eleganza, e divenendo un insediamento contemporaneo efficiente.

Lilelo rappresenta al meglio la mia concezione di ecosostenibilità, che si esplica nella volontà di riportare l’esperienza umana di nuovo a contatto nella natura, di creare un luogo dove l’uomo si ritrovi immerso in essa. A questo scopo, oltre ad essere immerso nel verde, abbiamo scelto di non mettere persiane o tende oscuranti, proprio per permettere agli ospiti di riprendere biologicamente i ritmi del sole, della notte e del dì, a discapito di un ritmo più urbano. È così che per me bisogna riportare l’uomo al centro della natura.

Ovviamente non mancano i comfort, ma la particolarità di questi eco-lodge è quella di poter vivere un’esperienza unica in Italia, apprezzando anche un panorama locale del nostro Piemonte molto particolare e affascinante. Insomma, nel progettarli, ho voluto immaginare gli spazi in modo semplice e facendomi guidare dal buon senso architettonico. È molto gratificante per me il fatto che anche la giuria abbia colto questo aspetto.

Paola Greco

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