Ora possiamo dirlo. Una rassicurante inerzia ha mosso il mercato dell’arte nell’anno appena concluso. Mai ipotizzati gli slanci dell’indimenticabile 2022, temuta invece un’ulteriore contrazione dopo un 2023 in decrescita. E invece le case d’aste, soprattutto in Italia, sono riuscite a mantenersi sui medesimi livelli dell’anno passato. Che non esaltano, ma almeno rinvigoriscono l’umore di un sistema che necessita di mantenersi entusiasta per funzionare a pieno regime.
Ecco in sintesi il 2024 di Cambi attraverso le parole di Matteo Cambi, presidente della maison.
Fatturato Cambi 2024: 41.157.000 euro circa
Il 2024 è stato un anno caratterizzato da una crescita significativa rispetto al 2023, con un aumento del fatturato totale e una stabilità nelle percentuali di venduto per lotto e per valore. Un anno quindi di grandi soddisfazioni. Questo risultato è stato trainato in particolare dal dipartimento di Dipinti e Disegni Antichi, che ha raggiunto un aggiudicato totale di circa € 5,3 milioni, confermandosi il primo dipartimento per fatturato; ma anche dal settore del Luxury, con un aggiudicato di circa € 10.975.000, e del settore delle Arti Moderne, in particolare con il Design e l’Arte Moderna e Contemporanea, che hanno registrato rispettivamente € 4,2 milioni e € 3,9 milioni.
Il primo semestre del 2024 ha rappresentato un punto di svolta, grazie a una serie di aste straordinarie. L’asta dedicata alla pittura dell’Ottocento ha ottenuto risultati eccezionali, con record per opere di Angelo Morbelli e Pellizza da Volpedo. Altrettanto rilevante è stata l’asta dedicata ai Libri e alle Stampe antiche, che ha consolidato l’interesse per questo settore, e quella dedicata ai vetri di Murano, che ha visto un impressionante 95% di lotti venduti. Anche il Fine Design ha segnato una ripresa significativa, con aggiudicazioni di rilievo come la vendita di una sedia di Carlo Mollino.
L’andamento positivo si è mantenuto nel secondo semestre, con un interesse crescente per settori come il Luxury, che ha registrato un fatturato record di € 10.975.935, e il Design e le Arti Decorative del XX secolo, che hanno evidenziato un incremento sia in termini di percentuali di venduto che di valore aggiudicato. Un aspetto chiave è stata anche la grande partecipazione internazionale, con il 39% del valore complessivo delle vendite attribuibile a clienti stranieri, provenienti principalmente da Stati Uniti, Francia e Regno Unito. Un punto di riflessione è la forte attenzione del pubblico verso opere storicizzate di artisti ancora da rivalutare, come Alighiero Boetti, e artisti affermati a livello internazionale, come evidenziato dalla vendita del top lot dell’anno, Zu oben durch blau di Vasilij Kandinskij, aggiudicato per € 670.100.
Il settore della Numismatica si conferma anche nel 2024 come uno dei più solidi e apprezzati, con un notevole 90% di venduto e un fatturato di € 2.564.181. Questo risultato testimonia una continuità con le eccellenti performance degli anni precedenti, a dimostrazione di un mercato che mantiene alta la domanda e l’interesse da parte dei collezionisti.”
I tre top price del 2024:
Vasilij Kandinskij, Zu oben durch blau (1930), venduto a € 670.100
Patek Philippe, Ref 2499/100, venduto a € 550.100
Angelo Morbelli, Tetti sotto la neve (1912), venduto a € 382.100
Quali sono le aspettative per il 2025?
Alcune aste semestrali inizialmente previste per dicembre 2024 sono state posticipate a gennaio e febbraio 2025, con l’obiettivo di distribuire meglio gli appuntamenti ed evitare sovrapposizioni in periodi già ricchi di eventi importanti. Tra queste, segnaliamo il Fine Design e la Fotografia, entrambe programmate per il 21 gennaio. Nel mese di febbraio, avremo un evento di particolare rilievo: l’asta Fine Asian Works of Art, dedicata alle opere più pregiate dell’Arte Orientale. A seguire, tutte le nostre tradizionali aste primaverili, già disponibili per la consultazione sul sito ufficiale cambiaste.com, promettono un’ampia varietà di lotti di grande interesse per collezionisti e appassionati.
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