Dagli “investimenti sporchi” alle estorsioni “ereditate”: il cugino svela gli affari dell’ultimo boss catanese

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Le rivelazioni del collaboratore su Ciccio Russo blindano le accuse nei confronti del reggente della famiglia Santapaola-Ercolano

Di Laura Distefano |

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Il “guaio” lo tiene in famiglia Francesco Russo, ritenuto l’ultimo rappresentante di Cosa nostra catanese. Ad accusarlo è un cugino acquisito. Augusto Biagio Limonelli ha cominciato a riempire verbali i primi di dicembre 2023. Le sue rivelazioni hanno tante e diverse intersezioni con quello che la squadra mobile ha scoperto nell’ambito dell’operazione Ombra che la scorsa estate ha smantellato la cupola della famiglia Santapaola-Ercolano. Russo ha un rapporto diretto – quasi fraterno – con Enzo Santapaola, il figlio del capomafia Benedetto e questo avrebbe avuto un peso diretto nella scelta di affidargli la regia criminale del clan mafioso più potente di Catania.

Limonelli ha svelato – come già scritto da La Sicilia – di un prestito di 20mila euro ottenuto dal parente. Che però ne avrebbe preteso 50. Russo avrebbe avuto le mani in pasta in diversi affari. Alcuni anche leciti, attenzione.

A Limonelli, forse un po’ prima del lockdown, il boss avrebbe confessato di disporre di una cifra considerevole da investire. Una richiesta nata dal fatto che il cugino era invischiato con le truffe da tempo e quindi chiedeva se potesse aiutarlo a far raddoppiare il gruzzoletto che aveva in cassaforte. Si citano cifre considerevoli. Come 100mila euro da far “lievitare” in un anno in 200mila.

Russo avrebbe detto a Limonelli: «Fammi investire qualcosa di soldi, fammi guadagnare qualcosa, hai fatto guadagnare tutta la malavita di Catania con le truffe, io investo dei soldi, fammi guadagnare». Limonelli racconta di aver preso tempo all’inizio: «Ne riparliamo più avanti». La pm Raffaella Vinciguerra chiede al collaboratore di giustizia se conoscesse la provenienza dei fondi, che però ha solo sospetti non certo certezze: «Lui vende caffe, ma ha sempre avuto un tenore di vita alto. Per me ha avuto sempre soldi illeciti. Una parte mi diceva erano soldi suoi, una parte mi diceva se li faceva prestare da amici suoi per investirli, magari accordando una quota». Russo insomma sarebbe stato una specie di “speculatore” di soldi sporchi.

Il ruolo di esattore

Limonelli inoltre spiega che ha saputo dallo zio che Russo «era un appartenente alla famiglia Santapaola». E poi c’è il capitolo estorsioni. Questo lo mette a verbale un anno fa. Precisamente a febbraio 2024. L’ultimo boss di Cosa nostra avrebbe “ereditato” il ruolo di esattore di una tangente versata al clan da diverso tempo dal titolare di alcuni supermercati che inoltre sarebbe mezzo parente del collaboratore di giustizia. Limonelli ha spiegato: «Prima pagavano l’estorsione a Maurizio Zuccaro». Il nome è di quelli che conta: uomo d’onore condannato all’ergastolo per diversi omicidi, tra i quali quello dell’infilitrato Luigi Ilardo del 1996. A incassare il pizzo (che si sarebbe aggirato fino a dieci anni fa in 2.500 euro) sarebbe stato il fratello del boss di Cosa Nostra, Angelo. Sempre secondo il collaboratore di giustizia.

Poi le cose sarebbero cambiate dopo l’omicidio della «buonanima di Angelo Santapaola». Il cugino di Nitto fu trovato carbonizzato nelle campagne calatine e fu riconosciuto grazie alla fede nuziale. Ma torniamo al verbale. «Poi l’estorsione la ritirava mio cugino Ciccio Russo». La cifra sarebbe scesa fino a 1.000 euro. Ma sono conteggi che Limonelli fa in base a quello che gli raccontava il commerciante. Il collaboratore racconta di aver incontrato più volte Russo al supermercato. Da qui l’ipotesi della riscossione diretta. La pm solleva un dubbio: ma quando Russo era in carcere (è stato arrestato nel blitz Bulldog per concorso esterno) chi sarebbe stato il delegato all’incasso. Limonelli non ha questa informazione. Dice soltanto di aver visto la moglie del boss quando quest’ultimo era detenuto. Ma questa è un’altra congettura. Gli investigatori stanno scavando in cerca di riscontri alle rivelazioni del cugino di Russo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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