Il 2025 della transizione energetica lombarda parte alla grande, con l’apertura alle domande di partecipazione di due nuovi bandi regionali a sostegno delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Un totale di 47,7 milioni di euro, tramite contributi a fondo perduto, suddivisi tra Bando ReLoad CER e Fase 2 della Manifestazione di Interesse per la presentazione di progetti di CER in Lombardia.
Entrambe le iniziative, aperte fino al 15 maggio 2025, sono pensate per rafforzare ulteriormente gli incentivi a favore dell’autonomia energetica e la diffusione delle comunità energetiche rinnovabili sul territorio. Intensificando la produzione e la condivisione di energia pulita sfruttando una configurazione fondamentale per rispondere efficacemente alle esigenze di cittadini, enti pubblici, operatori e aziende.
Bando ReLoad CER
Il primo a partire, l’8 gennaio 2025 sull’apposito portale di Regione Lombardia, è stato il Bando ReLoad CER. 27.750.000 euro rivolti alla realizzazione di nuovi impianti rinnovabili e sistemi di accumulo nei Comuni con più a 5.000 abitanti e nelle amministrazioni pubbliche della Lombardia.
Gli impianti ammessi
Il finanziamento riguarda esclusivamente interventi di nuova realizzazione o ammodernamento di impianti a fonti rinnovabili su edifici pubblici o in aree di proprietà di soggetti pubblici. A condizione che, naturalmente, siano ubicati e facciano parte di CER in Lombardia (da costituire o già costituite).
Tecnologicamente parlando, il bando ReLoad CER sostiene gli impianti:
- fotovoltaici (non a terra);
- idroelettrici;
- eolici;
- aerotermici, geotermici, idrotermici e pompe di calore;
- alimentati a biomassa (liquida, solida gassosa);
- accumulo;
- collettori solari termici.
Come funziona il contributo per gli enti pubblici
Il contributo a fondo perduto, fino al 40% del costo di riferimento di investimento massimo (Iva compresa), ammonta a:
- 1.500 euro/kW per impianti di potenza fino a 20 kW;
- 1.200 euro/kW per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
- 1.100 euro/kW per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
- 1.050 euro/kW, per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.
La somma non può comunque superare 1.500.000 euro per beneficiario, mentre l’entità dell’agevolazione diminuisce a seconda della potenza installata. Inoltre, nel caso della realizzazione di più impianti, il limite del costo di investimento si calcola sulla potenza del singolo impianto.
Erogazione in 3 quote
Regione Lombardia si impegna a trasferire il contributo assegnato in tre momenti:
- anticipo del 30% a seguito dell’accettazione;
- secondo importo pari al 50% del contributo assegnato, eventualmente rideterminato dopo l’affidamento dei lavori;
- saldo a intervento concluso, collaudato e con rendicontazione dei lavori presentata, fino all’ammontare delle spese ammissibili sostenute.
Fase 2 CER in Lombardia
È aperta invece dal 9 gennaio, sempre sul portale bandi regionale, la finestra dedicata alla Fase 2 della manifestazione d’interesse per la presentazione di progetti di comunità energetiche rinnovabili. A disposizione 20.000.000 euro, suddivisi nel bilancio regionale in 15.000.000 sull’anno 2025 e 5.000.000 sul 2026. Finalizzati, anche in questo caso, a sostenere nuovi impianti rinnovabili e sistemi di accumulo di proprietà di soggetti pubblici su immobili pubblici di proprietà del beneficiario. Sempre che siano impianti a servizio di CER situate nel territorio lombardo.
Cosa prevede il bando
Nello specifico, la misura attua la legge regionale 2/2022 attraverso due fasi. Conclusa la Fase 1, con l’approvazione delle proposte di comunità energetiche meritevoli (decreto 18074/2023), il bando è ufficialmente passato alla Fase 2. Possono partecipare solo Comuni, enti locali e soggetti pubblici lombardi capofila / partecipanti alle proposte ritenute meritevoli nella manifestazione di interesse del 2023.
Non cambia invece il tipo di incentivo rispetto al ReLoad CER. Un contributo a fondo perduto fino al 40% del costo di riferimento di investimento massimo. Identiche anche le somme erogate in base alla taglia degli impianti. Dettaglio importante, infine, la possibilità per i progetti non ammessi alla Fase 2 di “riprovarci” con il bando ReLoad CER.
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