Come il Gruppo Antonini ha diversificato entrando nei settori dei superyacht e delle energie rinnovabili

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Articolo tratto dal numero di dicembre 2024 di Forbes Italia. Abbonati!

Dall’oil & gas alla nautica, la storia di Gruppo Antonini è un percorso in cui tradizione e innovazione si intrecciano, trasformando un’azienda metalmeccanica locale in un partner chiave delle infrastrutture energetiche globali. Fondata nel 1943 a La Spezia da Walter Antonini, la società è nata con un obiettivo: riparare strutture metalliche danneggiate dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. “Il mio bisnonno aveva un’idea chiara: ricostruire per crescere”, racconta il pronipote Walter Antonini, attuale direttore generale.

Gruppo Antonini, leader emergente nel settore oil & gas

Negli anni ’50 il gruppo ha iniziato a specializzarsi nella carpenteria metallica, espandendo le proprie competenze fino all’assemblaggio di impianti industriali. La vera svolta è arrivata negli anni ’60, quando l’azienda ha incontrato Enrico Mattei, fondatore di Eni e figura storica nel settore energetico italiano. Questa collaborazione ha segnato l’inizio della produzione di strutture complesse per piattaforme petrolifere e impianti onshore, consolidando Gruppo Antonini come leader emergente nel settore oil & gas. “Non è solo un lavoro, è una missione che richiede competenze elevate”, sottolinea Antonini.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Tra il 1970 e il 2000, sotto la guida del nonno Claudio, l’azienda ha consolidato il proprio ruolo nella filiera energetica italiana, realizzando numerosi progetti strategici per la sicurezza energetica nazionale, avviando al contempo un’espansione internazionale che l’ha portata a collaborare con diversi governi africani e poi con quello cinese e di Hong Kong.

Nel 2012 l’azienda ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione delle strutture usate per il raddrizzamento e il sollevamento della Costa Concordia. Questo progetto ha messo in luce la precisione e la qualità delle strutture prodotte, dimostrando la competenza tecnica di Gruppo Antonini in situazioni molto delicate.

Il processo di diversificazione

Nel 2015 diverse società di famiglia si sono unite per dar vita all’attuale gruppo. Simone Antonini, figlio di Claudio, ha contribuito all’evoluzione dell’azienda, puntando sul promettente mercato dei superyacht, iniziando con costruzioni per conto di importanti cantieri italiani e poi lanciando un proprio marchio. Così, nel 2020, è nata Antonini Navi, frutto della collaborazione con Aldo Manna, partner e attuale direttore commerciale.

“Mio padre ha avuto una visione lungimirante, riconoscendo la posizione strategica del nostro cantiere nel Golfo di La Spezia e il potenziale di un mercato in continua crescita”, racconta Antonini. Oggi Antonini Navi è un marchio consolidato all’interno del Miglio Blu, un consorzio che include i principali brand di costruttori di superyacht nel mercato italiano, con tre yacht di oltre 30 metri in costruzione, due dei quali saranno consegnati nel 2025.

Parallelamente, il gruppo continua a giocare un ruolo strategico nel settore energetico, soprattutto alla luce delle attuali tensioni geopolitiche. Tutto questo mentre il governo italiano ha deciso di rilanciare il Piano Mattei per l’Africa, una politica ispirata all’approccio paritario di Mattei con i paesi africani, per garantire forniture energetiche sicure per l’Italia. Tra i lavori a cui partecipa Gruppo Antonini c’è il Progetto Maboqueiro in Angola, commissionato da Azule (joint venture di Eni e Bp), che prevede la costruzione da parte dell’azienda di una piattaforma di gas metano dal peso di 3.400 tonnellate. “È un esempio di costruzione di altissimo livello e rappresenta un progetto strategico anche per il governo angolano, che lo ha completamente defiscalizzato”.

Un altro progetto significativo è il Sabratha Platform Compression Module Project, un modulo di compressione gas per Mellitah Oil & Gas (joint venture di Eni e della National Oil Corporation libica) che sarà installato sulla piattaforma Sabratha già esistente in Libia. Con un valore di 217 milioni di dollari, questo progetto rappresenta una sfida logistica e ingegneristica senza precedenti, con un team di 150 persone che vivranno su un Floatel per l’installazione. Di recente il gruppo ha acquisito un’altra commessa per Mellitah Oil & Gas in Libia, una delle più grandi per la società, con un valore di quasi 300 milioni di euro.

La futura transizione energetica

Guardando al futuro, Gruppo Antonini punta a diversificare le proprie attività entrando nel settore delle energie rinnovabili e della neutralità carbonica. Le nuove aree di espansione comprendono parchi eolici, tecnologie per la cattura e lo stoccaggio di CO2 (Ccus, carbon capture, utilisation and storage) e la conversione green degli impianti. “L’obiettivo è coniugare il nostro know-how storico nell’oil & gas con progetti sostenibili”.

L’’impegno dell’azienda verso un futuro più verde si coniuga con una riorganizzazione interna per una transizione energetica allineata agli obiettivi europei di net zero entro il 2050: “La transizione non deve seguire la demagogia, ma deve essere affrontata ogni giorno, risolvendo i problemi uno per uno e garantendo al contempo la sicurezza energetica italiana e globale senza l’esclusione di nessuna fonte di energia”, aggiunge Antonini, sottolineando la necessità di una transizione green aperta a tutte le tecnologie.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il gruppo rappresenta un’eccellenza della storia industriale italiana, nata dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale e capace di costruire infrastrutture vitali per la fornitura di energia. Negli anni ha saputo evolversi, espandendosi a livello internazionale e diversificando i mercati, entrando nei settori dei superyacht e, presto, nelle energie rinnovabili, confermandosi una realtà dinamica e innovativa, simbolo del progresso e della resilienza del made in Italy.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Forbes.it CLICCANDO QUI .

Forbes.it è anche su WhatsApp: puoi iscriverti al canale CLICCANDO QUI .



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link