Ioculano: “Bucci tratta sanità come fabbrica auto”. Pastorino: “Parlare di ‘buchettino’ è schiaffo a realtà”

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Carta di credito con fido

Procedura celere

 


“Finalmente la giunta Bucci è riuscita a quantificare il buco nella sanità ligure: 49,2 milioni di euro. Ci spiegassero anche come sono arrivati a questa cifra, ma lo facciano in consiglio e non attraverso i giornali. Lo spregio che Bucci mostra verso le istituzioni è tale da preferire fare dichiarazioni a mezzo stampa, evitando di confrontarsi nelle sedi competenti”. Lo afferma in una nota il consigliere regionale Gianni Pastorino (Orlando presidente), che aggiunge: “Eppure, con un’arroganza sconcertante, il presidente Bucci lo ha definito nelle scorse settimane ‘buchettino’, come se si trattasse di una questione di poco conto. Ma non c’è nulla di piccolo in questo disastro. Il ‘buchettino’ non è stato neutralizzato entro la fine del 2024, come promesso da Bucci. Il presidente continua con le sue sparate mediatiche che i fatti puntualmente smentiscono. La giunta Bucci, come la precedente, vive di annunci, ma lascia i liguri a fare i conti con una sanità pubblica che continua a peggiorare, incapace di rispondere alle esigenze, soprattutto nei momenti di maggiore pressione, come durante le festività natalizie. Invece di affrontare i problemi alla radice, continuano a moltiplicarsi organi e nomine, che servono solo a scaricare le responsabilità e a rimandare decisioni cruciali. Questo deficit è l’ennesima prova del fallimento del centrodestra nella gestione della sanità pubblica. E non può dare la colpa a nessuno, considerando che al governo della regione c’era proprio il centrodestra e che lo stesso ex assessore alla Sanità Angelo Gratarola è stato premiato proprio da Bucci con un lauto compenso”.

Conclude Pastorino: “Non è solo una questione di numeri, ma di vite: vite messe in difficoltà da liste d’attesa infinite, da un sistema sanitario sempre più fragile e da cittadine e cittadini costretti a rivolgersi al privato per ottenere cure essenziali. Se il centrodestra davvero avesse a cuore la salute dei liguri, avrebbe già messo in atto un piano straordinario per ridurre le liste d’attesa, potenziare il personale sanitario e garantire un accesso equo e tempestivo alle cure. Invece preferiscono alimentare una macchina di propaganda che non risolve nulla, lasciando le cittadine e i cittadini soli ad affrontare i costi di un servizio sanitario che non funziona. Chiediamo trasparenza, responsabilità e azioni concrete. Non accettiamo che si minimizzi una crisi così grave con termini come ‘buchettino’, che suonano come uno schiaffo alla realtà e un’offesa intollerabile ai pazienti di questa regione e a chi lavora nella sanità”.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Sul tema interviene anche Enrico Ioculano, consigliere regionale del Partito democratico: “La giunta ieri si è vantata di aver annullato il debito in sanità con una programmazione lungimirante e una riorganizzazione del sistema, ma la realtà è che da quando si sono insediati l’unica cosa che hanno riorganizzato sono state le poltrone, allungando la catena di comando e complicando il sistema che invece ha bisogno di essere snello ed efficace per funzionare – afferma in una nota l’esponente Pd, vicepresidente commissione regionale Sanità -. Infatti il buco di bilancio è pari a 49 milioni e l’azzeramento annunciato per fine anno non c’è stato. L’unica azione messa in campo è stata quella di minacciare i direttori generali di licenziamento se non avessero rimesso i conti in ordine, mentre il problema era ed è l’incapacità di questa giunta di rendere il sistema sanitario ligure attrattivo e in grado di dare risposte ai cittadini”.
Conclude Ioculano: “Il problema è che Bucci tratta la sanità come fosse una fabbrica che produce macchine, dicendo che tutto si risolve aumentando la produttività: forse qualcuno dovrebbe dire a Bucci che non è aumentando il numero di risonanze o di visite che si ripiana il debito, perché le prestazioni sanitarie non sono come macchine che se si vendono aumentano il fatturato, ma è sviluppando un sistema efficiente in grado di evitare fughe in altre regioni e attrarre nuovo personale sanitario. Ma questo a Bucci non sembra essere chiaro visto che siamo sempre di fronte a un debito non governato e a una sanità non attrattiva per gli operatori”.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link