istruzioni, scadenze e novità nel 2025

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Il modello Intrastat è una dichiarazione in cui sono riportati i dati relativi alle operazioni intracomunitarie effettuate da titolari di partita Iva.

Si tratta di operazioni B2B, cioè tra titolari di partita Iva appartenenti a due Paesi diversi dell’Unione Europea. La sua introduzione si ha nel 1993 con l’abolizione delle barriere doganali all’interno della Comunità Europea. Gli adempimenti Intrastat sono stati introdotti con l’articolo 50 del Decreto Legislativo n 331/1993, che riguarda gli Obblighi connessi agli scambi intracomunitari.

Ecco le scadenze e le istruzioni per il 2025 da rispettare per evitare sanzioni ricordando che la dichiarazione deve essere rilasciata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Vediamo quindi come funziona è chi è obbligato a inviare il modello Intrastat 2025.

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Cos’è il modello Intrastat

Le dichiarazioni Intrastat sono i modelli da inviare in via telematica all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli quando un soggetto passibile di Iva scambia beni o servizi con professionisti, titolari di partita Iva, di Paesi facenti parte dell’Unione Europea e viene superata una determinata soglia di volume di affari.

Nell’elenco del modello Intrastat vanno riportate le fatture intracomunitarie riguardanti le operazioni B2B. Le funzioni di questo adempimento sono:

  • effettuare il controllo fiscale degli scambi intracomunitari di beni e di servizi effettuati dagli operatori nazionali con il resto della comunità europea (Modello Intra 1);
  • tenere conto delle statistiche riguardanti lo scambio di beni effettuati dagli operatori nazionali con il resto della comunità europea (Intra 2).

Inoltre, esistono quindi due macro-modelli separati: uno dedicato alle cessioni di beni o servizi, e l’altro agli acquisti, che vanno compilati a seconda della situazione in cui ci si trova.

Il modello Intrastat si divide in:

  • Modello Intra 1 a fini fiscali che a sua volta si divide in modello Intra 1-bis per la cessione dei beni e modello Intra 1-quater per i servizi resi;
  • Modello Intra 2 a fini statistici che deve essere compilato solo dai soggetti passivi che abbiano effettuato, nei 4 trimestri precedenti a quello di riferimento, un ammontare totale trimestrale di acquisti intracomunitari di beni pari o superiore a 350.000 euro ( Intra 2-bis); mentre per il modello Intra 2-quater l’obbligo di compilazione sussiste nel caso in cui nei 4 trimestri precedenti a quello di riferimento, prestazioni di servizi per un ammontare totale trimestrale pari o superiore a 100.000 euro. Il modello Intra 2 prevede obbligo mensile e mai trimestrale.

I soggetti che iniziano l’attività nel corso dell’anno sono tenuti alla presentazione del modello Intra 1 trimestrale fino al superamento della soglia dei 50.000 euro. Possono però optare per la presentazione mensile della dichiarazione Intra.

I soggetti passivi con periodicità trimestrale che superano la soglia prevista nel corso di un trimestre devono presentare l’Intrastat con periodicità mensile a partire dal mese successivo in cui tale soglia è superata.

Chi deve presentare il modello Intrastat

A dover presentare il modello Intrastat sono tutte le aziende o i soggetti passivi di Iva che effettuano operazioni B2B con Stati membri dell’Unione Europea.

La scadenza cambia a seconda del superamento di una specifica soglia. Nel momento in cui questa viene superata, allora l’invio dovrà essere mensile, e deve avvenire entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento.

Nel caso in cui non venisse superata, la scadenza è trimestrale. Anche in questo caso la scadenza per l’invio telematico all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sarà sempre il 25 del mese successivo al trimestre di riferimento.

Quando scatta l’obbligo di presentazione?

Salvo la presenza di deroghe specifiche, l’obbligo di presentazione dei modelli Intrastat scatta per tutti i soggetti passivi di Iva italiani, nel caso in cui effettuino scambi che rispettino queste caratteristiche:

  • cessioni intracomunitarie di beni comunitari;
  • prestazioni di servizi diverse da quelle oggetto di specifiche deroghe in tema di territorialità;
  • scambi effettuati con altri soggetti passivi Iva di altri Stati membri.

Quali sono le operazioni Intrastat

Vi sono diversi modelli Intrastat, da compilare a seconda delle differenti operazioni e soglie che si superano, disponibili sul portale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Per poter rientrare nella definizione di operazioni intracomunitarie, queste devono soddisfare specifiche condizioni, ovvero:

  • devono avvenire dietro compenso;
  • i soggetti tra i quali viene svolta la prestazione di servizi devono essere in due Paesi facenti parte dell’Unione Europea diversi tra loro;
  • i beni ceduti devono essere spediti o trasportati da un Paese UE a un altro Paese UE;
  • sia il cessionario, sia l’acquirente devono essere entrambi soggetti passivi di Iva.

In questo caso le operazioni sono da considerarsi operazioni Intrastat.

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Chi è esonerato dall’Intrastat

Non tutte le operazioni con soggetti facenti parte dell’Unione Europea si possono considerare valide per la compilazione del modello Intrastat, o perché non rientrano nelle condizioni specifiche, oppure perché soggette a particolari deroghe.

Nello specifico sono escluse:

  • il trasporto di persone;
  • le operazioni riguardanti il campo di ristorazione e catering, e similari;
  • le operazioni in ambito immobiliare;
  • il noleggio a breve termine dei mezzi di trasporto;
  • Operazioni effettuate nei confronti di soggetti privati;
  • Operazioni extraterritoriali quindi verso soggetti che non sono nella UE.

Sono anche esonerate le operazioni non soggette a Iva.

Quando presentare gli elenchi Intrastat: le scadenze

Le scadenze variano a seconda del superamento di determinate soglie quando si parla di cessione di beni, salvo situazioni particolari.

In particolare se viene superata la soglia dei 50.000 euro a trimestre, allora la dichiarazione deve essere presentata mensilmente, mentre se rimane sotto va fatta ogni trimestre. In entrambi i casi l’invio va fatto entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento.

Ogni dichiarazione, inoltre, si riferisce solo al periodo di tempo specifico, quindi o a un singolo mese, o a un determinato trimestre.

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Le novità Intrastat applicate dal 2022

Nel 2022 sono state introdotte diverse novità e semplificazioni per gli adempimenti Intrastat.

Nello specifico: l’obbligo di presentare il modello Intra 2-bis, riguardante gli acquisti intracomunitari di beni, rimane solo quando il totale degli acquisti è uguale o maggiore a 350.000 euro, mentre nel 2021 la soglia era di 200.000 euro. Si ricorda che il modello Intra 2 si compila a fini statistici e non fiscali.

Anche il modello Intra 2-quater, deve essere presentato solo quando l’ammontare delle prestazioni di servizi ricevute è superiore o uguale ai 100.000 euro. Al suo interno non vengono più richiesti i dati relativi a: Iva del fornitore, modalità di erogazione e incasso, Paese di pagamento, e il totale delle operazioni in valuta.

Ricordiamo che il modello Intra 2 quater è riepilogativo dei servizi intracomunitari ricevuti a finalità statistica.

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Per le operazioni che fanno uso del call-of-stock, la merce in conto deposito, utilizzata negli scambi intracomunitari per lo stoccaggio dei beni in un deposito che permette il differimento dell’adempimento Iva, dal 1° gennaio 2022 è obbligatorio compilare la sezione 5 del Modello Intra 1. Al suo interno vanno inserite le informazioni relative all’identità e al numero di identificazione attribuito ai fini Iva del destinatario.

Modello Intrastat forfettari

Chi ha esercitato l’opzione per il regime forfettario in alcuni casi può essere tenuto alla presentazione del modello Intrastat.

Deve essere fin da subito sottolineato che coloro che hanno scelto il regime forfettario possono tranquillamente operare con l’estero o all’interno dell’Unione Europea, deve però essere prestata attenzione in quanto all’interno del territorio nazionale le operazioni da loro compiute sono esenti da Iva.

Per le cessioni intracomunitarie di beni e servizi, invece, occorre essere iscritto al VIES (Vat Information Exchange System). Occorre inoltre emettere fattura senza addebitare l’Iva inserendo la dicitura «Reverse Change».

Infine, è necessario compilare il modello Intrastat trimestrale (obbligo che diventa mensile per operazioni oltre 50.000 €).

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Come presentare il modello Intrastat

La dichiarazione Intrastat deve essere inviata telematicamente. L’operazione può essere compiuta utilizzando il software o l’applicazione Intr@web, entrambi scaricabili sul portale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

In alternativa si possono utilizzare i servizi telematici Fisconline o Entratel tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate. Infine, è possibile procedere all’invio del modello avvalendosi della collaborazione di un intermediario.

Per poter accedere ai servizi online è possibile utilizzare le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate o semplicemente con codice:

Spid;

Cie (carta di identità elettronica);

CNS.

Tutte le scadenze modello Intrastat 2025

Quali sono le date del 2025 da non dimenticare per la presentazione del modello Intrastat?

La prima scadenza importante è quella del 25 gennaio 2025 per le operazioni dell’ultimo trimestre 2023 e del mese dicembre per i contribuenti mensili. Seguono le scadenze mensili del:

25 febbraio del 2025 per le operazioni di gennaio;

25 marzo per le operazioni di febbraio;

28 aprile 2025 per le operazioni di marzo (il 25 aprile è venerdì, ma festivo, il 26 è sabato, 27 domenica);

26 maggio per le operazioni di apile ( il 25 maggio è domenica);

25 giugno per le operazioni di maggio;

25 luglio per le operazioni di giugno;

25 agosto per le operazioni di luglio;

25 settembre per le operazioni di agosto;

27 ottobre per le operazioni di settembre;

25 novembre per le operazioni di ottobre;

29 dicembre per le operazioni di novembre;

26 gennaio 2026 per le operazioni di dicembre.

Per chi invia il modello Intrastat trimestrale, invece le scadenze sono:

25 gennaio 2025 per l’ultimo trimestre 2024;

28 aprile per le operazioni del primo trimestre 2025;

25 luglio per le operazioni del secondo trimestre;

27 ottobre per le operazioni del terzo trimestre;

26 gennaio 2026 per le operazioni del quarto trimestre 2025.

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