LRoma Mobilità smentisce la campagna da mezzo milione pro Ztl ma il bando dice altro

Il mezzo milione di euro non servirà per “una campagna per la Fascia Verde” ma per “sensibilizzare la cittadinanza sui temi della mobilità e sostenibilità ambientale”. Roma Servizi per la Mobilità, l’agenzia che, tra le altre, svolge attività di supporto alla comunicazione di Roma Capitale e delle aziende partecipate, ha voluto smentire la notizia riportata in prima battuta da RomaToday sull’imminente avvio di una campagna di comunicazione per spiegare ai romani come funzionerà la Ztl fascia verde. Una precisazione che non ha spento le polemiche alimentate, soprattutto, dal centrodestra.

La nota di Roma Mobilità

Roma Servizi per la Mobilità ha voluto precisare “che il bando per l’affidamento di alcune attività di comunicazione non è relativo a una campagna per la Fascia Verde. Esso si riferisce all’ideazione di iniziative mirate e organiche per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della mobilità e della sostenibilità ambientale secondo quanto stabilito dal contratto di servizio con Roma Capitale”. Un passaggio che RomaToday aveva specificato, spiegando che lo stanziamento da 508 mila euro, per la durata di 36 mesi, serviva per individuare un soggetto idoneo a curare “campagne di comunicazione integrate e multicanale” relative alle iniziative di Roma Capitale sui temi connessi alla mobilità, “ivi inclusi i servizi e le infrastrutture dei trasporti e analisi di web reputation”.

Nel bando, però, si fa esplicito riferimento all’imminente avvio di una campagna per spiegare come funzionerà la Ztl fascia verde, come si può vedere nell’immagine qui di seguito.

Roma Mobilità ha voluto sottolineare che “l’affidamento, di durata triennale ha come oggetto tre prestazioni: analisi della web reputation e dei canali di comunicazione; attività di supporto creativo e per la realizzazione del canale di comunicazione di Roma Servizi per la Mobilità da fornire secondo gli obblighi di contratto di servizio; l’eventuale realizzazione di campagne di comunicazione con accordo quadro a consumo fino al massimo dell’importo di 500mila euro in tre anni”.

Così, tramite un accordo quadro, si sta cercando di individuare una società  “che possa operare con Rsm per un triennio facendo al massimo cinque campagne di comunicazione fino al massimo della cifra individuata. La gara è in ogni caso solo propedeutica all’individuazione di partner di comunicazione secondo contratto di servizio. L’attivazione delle singole attività di comunicazione sarà definita sulla base delle linee strategiche amministrative e con il coordinamento dell’ufficio comunicazione del sindaco e dalla comunicazione istituzionale”. Peccato che, sempre sul bando, si faccia riferimento per due volte alla Ztl Fascia Verde.

Campagne ad alto impatto

Al paragrafo 4.3 del bando si legge: “La prima attività che potrebbe essere commissionata riguarda la realizzazione della campagna di comunicazione dell’area a bassa emissione ambientale per l’attuazione della fascia verde di Roma Capitale” e, subito a seguire, si specifica che “la comunicazione dei provvedimenti connessi all’attuazione della ZTL “Fascia Verde” nel suo complesso prevederà una o più campagne di tipo sociale, una o più campagne di tipo informativo e una o più campagne relative agli incentivi”.

Non solo. Nel bando si fissano anche gli obiettivi della campagna sociale che dovrà “favorire il consenso nei riguardi delle misure ambientali”.

Insomma, nel bando non c’è “solo” la campagna informativa ma, di certo, rappresenta il cuore della gara. Del resto, chi parteciperà al bando potrà ottenere, dal punto di vista tecnico, un massimo di 60 punti suddivisi secondo tre criteri. Il terzo, nello specifico, parla espressamente di una “Proposta Campagna Sociale “fascia Verde” che dovrà seguire i “requisiti descritti al paragrafo 4.3”.

Insomma, la società che vorrà vincere il bando dovrà presentare già delle idee per una futura campagna sulla Ztl.

Le polemiche politiche

Dopo la diffusione della notizia il centrodestra romano ha criticato aspramente il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Con i primi varchi che verranno attivati in primavera e l’incertezza sul come verrà regolata la circolazione, il consigliere di Fdi, Stefano Erbaggi, ha definitivo “inspiegabile” la scelta del Campidoglio per due motivi: “il primo, l’Agenzia della Mobilità è provvista internamente di una struttura di 7 o 8 persone con diverse professionalità nel campo della comunicazione che potrebbero occuparsene. Il secondo – dice in una nota – l’attività informativa, una volta avviata, arriverebbe a supportare i romani più che altro post evento che prima. Non capiamo quale sia la logica di tali iniziative che, ad un primo sguardo, sembrano più uno sperpero di risorse che progetti utili alla cittadinanza”.

Andando a vedere l’organigramma di Roma Mobilità, stando all’ultimo bilancio pubblicato sul portale dell’agenzia il 18 ottobre 2024 relativo al 2023, sono 310 i dipendenti in forza a Roma Servizi: 232 impiegati, 44 quadri, 8 giornalisti, 3 dirigenti e 23 operai, per un costo totale del persone di 17,120 milioni di euro l’anno (al netto delle cessazioni).

La campagna gratis

È intervenuto sulla vicenda anche Andrea Bernaudo, il “guru” anti Ztl dei Liberisti italiani che aveva presentato un referendum per fermare la nuova fascia verde : “Ci offriamo come volontari a costo zero per fornire noi questo servizio al Comune di Roma – dice in una nota – ecco cosa succederà: nella primavera 2025, quando verranno aperti i varchi della Ztl più estesa al mondo, milioni di persone saranno controllate, spiate e multate, non potranno più muoversi liberamente, usare la propria auto per andare a lavorare, a curarsi presso medici ed ospedali, portare i figli a scuola, fare la spesa ecc.”. Per Bernaudo a pagare “il conto di questa folle manovra liberticida saranno soprattutto le famiglie meno abbienti. Tutto questo in nome della campagna di confinamento urbano del sindaco Gualtieri. Ecco, credo che almeno questi 500.000 euro dei contribuenti per la campagna educativa pro-Ztl Gualtieri&Co. possano risparmiarli”.

La mappa della fascia verde a Roma

Tornando sui banchi dell’Assemblea capitolina, sponda Fdi, Federico Rocca ritiene “grave che, malgrado la contrarietà della cittadinanza e quanto indicato già dalla Regione, Roma Capitale, a marzo, voglia riprovare a imporre questo provvedimento vessatorio e inutile dal punto di vista ambientale, visto che i dati Arpa dimostrano chiaramente che non c’è un problema di inquinamento della città di Roma e che le centraline da anni non sforano i parametri previsti. Sarebbe quindi un’iniziativa che vuole solo penalizzare i cittadini per motivi ideologici, senza avere nessuna ricaduta sulla qualità dell’aria”.

Sulla stessa linea anche la sua compagna di partito, Francesca Barbato: “Lo stanziamento di 500mila euro per la campagna di comunicazione mi sembra una beffa che si aggiunge al danno – scrive in una nota – a Gualtieri non basta obbligare oltre mezzo milione di cittadini romani meno abbienti a cambiare l’autovettura nel 2025, ma spende anche mezzo milione di euro per raccontare loro la frottola che la Ztl è necessaria per scongiurare i danni da inquinamento. Non credo sia accettabile spendere così i soldi dei romani. Provvedimenti come la Ztl, le personalizzazioni del centro storico, le zone 30 e le isole ambientali piene di piste ciclabili dove a malapena transita un ciclista al giorno, sono il volto di una politica della mobilità che i cittadini romani non condividono. Il sindaco si ostina su questa linea e poi è costretto a correre ai ripari con improbabili campagne di comunicazione che sottraggono ulteriori risorse al rafforzamento della mobilità pubblica”.