all’Esseneto l’elicottero che simulerà l’arrivo di Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella arriverà ad Agrigento sabato 18 gennaio per inaugurare l’anno di Capitale italiana della cultura. Lo farà a bordo di un elicottero che atterrerà sul campo da gioco dello stadio Esseneto. Per essere certi che tutto vada per il meglio, domani, venerdì 10 gennaio, è prevista una “prova generale” che prevede l’atterraggio dell’elicottero nello stesso punto in cui Mattarella arriverà 8 giorni dopo. Il test sarà effettuato alle ore 10,45 e sarà regolamentato da un’apposita ordinanza dirigenziale del Comune di Agrigento. Per motivi di sicurezza, così come comunicato dalla prefettura, l’area adiacente allo stadio, in particolare quella di via Scavo, dovrà rimanere totalmente libera da veicoli e pedoni e quindi tutti i venditori ambulanti che ogni venerdì si collocano in quella zona per il tradizionale mercatino non potranno esserci. L’ordinanza consentirà loro di lavorare ugualmente, ma dovranno spostarsi in piazza Ugo La Malfa.

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Via cespugli e sterpaglie in via Luigi Sturzo

Una delle strade che dallo stadio Esseneto conduce in centro è la via Luigi Sturzo per la quale è stato deciso un intervento di decespugliamento. I lavori per eliminare la vegetazione spontanea e ripulire così il manto stradale si svolgeranno nella giornata di martedì 14 gennaio. Per questo motivo sarà istituito il divieto di sosta nell’intera area di parcheggio in via Sturzo a partire dalle ore 6 della stessa giornata e fino a cessato bisogno. Ad eseguire l’intervento sarà la ditta Iseda.

La cerimonia di apertura

Si svolgerà dalle 11 alle 12 di sabato 18 gennaio al teatro Pirandello e sarà presentata da Beppe Convertini e Teresa Mannino. Oltre a Mattarella interverranno, tra gli altri, il ministro della cultura Giuseppe Giuli, il presidente della Regione Renato Schifani, gli attori Claudio Gioè e Gianfranco Jannuzzo ed il chitarrista Francesco Buzzurro.

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A Pesaro gli artisti dalle 3 Capitali della cultura

Venerdì 10 gennaio alle 17,30, presso lo studio Pelicula di Pesaro, la rassegna “Sondare l’altrove” presenta il primo flash show del 2025: una tappa del percorso iniziato due anni fa che intende unire le Capitali della Ccultura di ieri, di oggi e di domani sotto il sigillo dell’arte contemporanea. Gli artisti invitati provengono dalle 3 città che, dal 2023 al 2025 sono state, sono e saranno Capitale italiana della cultura: Antonio Marchetti Lamera per Bergamo/Brescia, Giovanni Gaggia per Pesaro e Marilina Marchica per Agrigento.

La rassegna “Sondare l’altrove”, nata dall’intuizione di Michele Alberto Sereni, Nevio Mengacci e Milena Becci, dal 2018 è un riferimento per l’arte contemporanea. Lo studio fotografico di Michele Alberto Sereni è un contenitore per la cultura contemporanea e ospita, al suo interno, mostre personali di artisti del panorama nazionale contemporaneo in un susseguirsi di flash exhibition della durata di una sola giornata, come se fosse un’istantanea scattata di volta in volta nello stesso luogo ma a diversi protagonisti dell’arte. 

L’artista agrigentina presenterà la mostra personale “Memoria e paesaggio”, a cura di Riccardo Tonti Bandini, realizzata in collaborazione con il Comune di Pesaro, “Pesaro 2024 – Capitale italiana della cultura”, Comune di Agrigento e “Agrigento Capitale italiana della cultura 2025”. Marilina Marchica, è in costante ricerca tra la porzione del mondo reale, quella sedimentata nel tempo, e l’evoluzione poetica del paesaggio.

Marilina Marchica (classe 1984) è un’artista che vive e lavora ad Agrigento. Ha esposto alla Fondazione Brodbeck di Catania (2024); Lo Spazio Fragile, FAM Gallery ad Agrigento (2023); Ad-Arte, San Sebastiano Contemporary – Casa Bramante a Palazzolo Acreide (2021); L’Isola Plurale, Spazio HUS a Milano (2019). Ha partecipato alla seconda edizione del premio Fam alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento e alla residenza d’artista a Villa Aurea nella Valle dei Templi. Le sue opere sono state pubblicate in riviste e volumi di settore tra cui The New Collectors Book e Frammento, Forma e Materia. Le sue creazioni fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private come quelle delle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento e del museo delle Trame Mediterranee – Fondazione Orestiadi di Gibellina.

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