Il 10 gennaio è la data del primo dei 54 scioperi di gennaio 2025. Le agitazioni riguarderanno soprattutto il settore dei trasporti, dai treni agli autobus, dalle metro agli aerei, ma non saranno escluse le scuole e altri settori. Già il 10 gennaio, infatti, c’è anche lo sciopero nazionale della scuola che coinvolgerà, per l’intera giornata, il personale docente e ata aderenti al sindacato Csle e tutto il personale educativo scuole comunali di ogni ordine e grado.
Scioperi gennaio 2025
Le date da segnare per chi deve spostarsi utilizzando il trasporto pubblico e ferrovie sono sicuramente quelle del 10 e del 25 gennaio 2025, mentre per chi deve spostarsi via mare, la data da segnare è quella dell’8 gennaio, quando a scioperare saranno i rimorchiatori napoletani dalle ore 12.00 dell’8 gennaio alle ore 12.00 del 9, e i lavoratori di Caronte & Tourist isole minori e Siremar. Sul fronte del trasporto aereo, il 10 gennaio sciopereranno anche i lavoratori di handler, della Sea spa e addetti alle pulizie.
Sciopero 10 gennaio 2025, motivazioni
Lo sciopero dei trasporti è stato proclamato dalla sigla sindacale Confail Faisa: “Per le forti preoccupazioni legate all’allontanamento dalla professione di conducente di linea e la disaffezione al mondo dei trasporti, per le ripercussioni significative sul piano della stabilità economica futura delle aziende del trasporto pubblico locale, per i contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria sempre più svantaggiosi per le maestranze e per la sicurezza sul lavoro”.
Tutti gli sciopero di gennaio 2025
Il mese di gennaio 2025 sarà ricco di scioperi. Al momento sono ben 54 quelli in programma secondo il calendario della Commissione di garanzia.
La prima giornata nera per i trasporti sarà quella di venerdì 10 gennaio 2025. Treni a rischio con lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori Rfi (dalle ore 21.00 del 9 gennaio alle ore 20.59 del 10) mentre il Tpl farà i conti con lo sciopero nazionale di 4 ore (con articolazione oraria a livello territoriale). Sul fronte del trasporto aereo, nella stessa giornata sciopereranno anche i lavoratori di handler, della Sea spa e addetti alle pulizie.
Si continua il 12 gennaio con una serie di scioperi regionali, dai lavoratori Trenitalia in Abruzzo che si fermeranno dalle ore 09.00 alle ore 16.59, a quelli di Rfi a Firenze (dalle ore 09.00 alle ore 16.59). Il 13 gennaio la protesta arriverà in Sardegna (i lavoratori Rfi si fermeranno dalle ore 09.01 alle ore 17.00).
Altra giornata da segnare per il Tpl locale sarà quella del 21 gennaio: le proteste metteranno a rischio i trasporti di Vercelli e Biella (dalle ore 08.30 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 a fine servizio); di Bari, Taranto e Lecce e in Puglia in generale per lo sciopero dei lavoratori di Ferrovie del Sud Est e delle Ferrovie Appulo Lucale, dalle ore 15.40 alle ore 19.39. In Sicilia la protesta del Tpl arriverà il 24 gennaio con lo sciopero dei lavoratori Sais Autolinee dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
Treni a rischio in tutta Italia anche il 25 e 26 gennaio: lo sciopero nazionale plurisettoriale, del trasporto merci su rotaia e del trasporto ferroviario coinvolgerà il settore dalle ore 21.00 del 25 alle ore 20.59 del 26. Il 26 gennaio a rischio anche il tpl genovese (scioperano i lavoratori Atm del servizio extraurbano dalle ore 10.30 alle ore 14.30 per il personale viaggiante e dalle ore 10.30 alle ore 14.00 per il personale addetti alle biglietterie). Il 31 gennaio invece toccherà a Milano, Monza e Brianza (gruppo Atm personale viaggiante di superficie, metropolitana, agenti di stazione).
A gennaio ci sarà anche lo sciopero dei metalmeccanici. Si inizia il 13 gennaio con lo sciopero di 8 ore dei lavoratori Siram e Graded di Caserta, dei lavoratori delle aziende del comparto in Umbria che si fermeranno per l’intera giornata e dei lavoratori Codemar di Marcianise (8 ore). La protesta continuerà il 14 gennaio con lo sciopero per l’intera giornata delle aziende del comparto di Trento e il 15 gennaio quando le tute blu delle aziende del comparto si fermeranno nel Lazio, a Salerno, in Lombardia per lo sciopero unitario indetto dai sindacati.
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