Dal biglietto di trasporto urbano valido in tutte le città all’auto elettrica low cost: diversi Paesi si stanno impegnando per ridurre l’uso dei carburanti fossili.
di Sandro Angiolini
12 gennaio 2025
Molti di voi si sarebbero probabilmente aspettati che questa settimana scrivessi a proposito degli enormi incendi che attorno Los Angeles stanno distruggendo case (la maggioranza realizzata in legno) e natura. Ma a parte ribadire che, con il cambiamento climatico, le probabilità dei cosiddetti “disastri naturali” aumentano (in questo caso venti caldi che rendono il terreno secchissimo e quindi più suscettibile agli incendi), preferisco attirare la vostra attenzione su altre notizie meno diffuse in Italia.
Ne ho trovate tre accomunate dal tema della promozione di una mobilità più sostenibile di quella attuale. Una viene dalla Spagna, dove il governo sta pensando di rendere possibile un biglietto di trasporto urbano (bus e metro) valido in tutte le città a partire dal 2026. Una tessera che così faciliterà e incentiverà l’uso di vari mezzi pubblici anche per chi non sa come comprare i biglietti a bordo con lo smartphone. L’attuazione del biglietto unico richiederà perciò accordi a diversi livelli amministrativi per garantire un sistema integrato ed efficiente a livello nazionale. L’obiettivo è in sostanza quello di replicare modelli di successo già attivi in altri Paesi europei, come in Germania, dove con un abbonamento mensile di 58 euro si può accedere a tutti i mezzi di trasporto pubblico su scala locale e regionale.
C’è qualcun altro che non si è fatto troppi problemi nel porsi un obbiettivo ambizioso in termini di mobilità. Si tratta nuovamente di un paese di lingua spagnola: il Messico. Che questa settimana ha annunciato il lancio di una collaborazione pubblico/privato per realizzare, entro il 2030 (ma vorrebbero mostrare il prototipo funzionante già durante la cerimonia di inaugurazione dei Mondiali di calcio che si terranno a giugno del 2026), una piccola auto elettrica di produzione interamente nazionale. Dovrebbe costare attorno ai 6.000 euro e quindi risultare accessibile a molti. Chiunque abbia visitato Città del Messico e altre grandi conurbazioni sa quanto ne abbiano bisogno gli abitanti, sovrastati da inquinamento sonoro e dell’aria a causa degli autoveicoli funzionanti con motori termici alimentati a idrocarburi.
Un terzo Paese risulta già molto avanti nell’utilizzo di auto a trazione elettrica: la Norvegia, a cui il quotidiano El Pais dedica un articolo per capire come mai lì questo tipo di veicoli rappresenti già il 90% del totale delle nuove auto vendute e il primo Paese al mondo dove le auto a batteria già in circolazione superino tutti gli altri modelli. La cosa è particolarmente sorprendente se si considera che si tratta del primo produttore di petrolio in Europa. Le ragioni sembrano essere soprattutto tre: incentivi fiscali (meno tasse su queste auto e pedaggi gratis); facilità di trovare punti di ricarica; un tenore di vita alto.
Riassumendo: le strade per consumare meno carburanti fossili per il trasporto ci sarebbero e diversi Paesi le stanno mettendo in pratica. Ridurre l’uso di mezzi alimentati con carburanti fossili non contribuisce solo a diminuire le emissioni che favoriscono il cambiamento climatico ma comporta anche un minor inquinamento dell’aria che, a sua volta, significa una migliore salute per tutti noi (e per la natura). Specialmente per le prime due notizie che vi ho segnalato un serio interrogativo emerge: perché in Italia non lo stiamo già facendo?
OLTRE LA SIEPE è una rubrica settimanale che parte da eventi/notizie relative all’ambiente e all’economia su scala nazionale o internazionale per riflettere su come queste possono impattare sulla scala locale e regionale toscana.
Sandro Angiolini – Figlio di mezzadri, è agronomo ed economista e ha conseguito un Master in Politiche Ambientali presso l’Università di Londra (Wye-Imperial College). Ha scritto numerosi articoli sui temi dello sviluppo rurale e sostenibile e tre libri sull’agriturismo in Toscana. Per 29 anni funzionario presso amministrazioni pubbliche, svolge attualmente attività di consulente economico-ambientale e per lo sviluppo rurale integrato, in Italia e all’estero, oltre a varie iniziative formative e di comunicazione. È fortemente impegnato nel settore del volontariato ambientale e culturale.
È di recente uscito il suo libro “Comunicare meglio-istruzioni per l’uso”, un manuale divulgativo sulle tecniche di comunicazione rivolto ai non addetti ai lavori.
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