Emirates, tutti in coda per un posto da hostess o steward. Oltre 100 ragazzi alle selezioni per il posto con stipendio da 2.500 euro e alloggio pagato a Dubai

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contabilità

Buste paga

 


MESTRE (VENEZIA) – Elegantissimi nel loro tailleur nero e camicetta bianca. Tacchi alti e chignon raccolto sulla nuca le fanciulle, capelli in ordine, perfettamente sbarbati e mocassini i colleghi maschi.

La lingua ufficiale l’inglese che i ragazzi esibiscono con grande disinvoltura. Più di cento giovani si sono presentati ieri mattina (11 gennaio) all’open day organizzato da Emirates, la più grande compagnia aerea internazionale con base operativa a Dubai. Appuntamento all’Hilton Garden Inn Venice di Mestre e alle 9 erano già lì, alcuni con le scarpe eleganti nello zaino. Giusto il tempo di tirare fuori le décolleté e riporre gli anfibi nel guardaroba e sono pronti per la selezione.

Microcredito

per le aziende

 


Le prospettive

Sono arrivati da ogni parte del Veneto, ma anche dell’Italia, con un gruppo dalla Sicilia, per cercare di conquistare un posto come hostess di volo o steward. Tutti giovanissimi, poco più che ventenni, e molti stranieri, ormai stanziali da noi, originari di Taiwan, Colombia, Marocco e Africa.

Del resto l’offerta è allettante. Uno stipendio da circa 2.500 euro al mese, un alloggio a Dubai pagato dalla compagnia aerea, una copertura sanitaria, benefit per lo shopping e le attività ricreative negli Emirati Arabi, oltre a sconti per sè e per i propri familiari per le destinazioni raggiunte dai voli di Emirates.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

L’offerta

A descrivere offerte e doveri un’ora di introduzione in inglese esposta da una elegante relatrice con tanto di slide proiettate nel grande schermo della sala convegni dell’hotel. Sintetica e esaustiva, ma anche esplicita. Per partecipare al reclutamento bisogna aver compiuto 21 anni e «chi ne ha venti e mezzo si ripresenti alla prossima occasione».

Bisogna essere alti almeno un metro sessanta, aver padronanza scritta e parlata della lingua inglese e l’idoneità fisica a volare.

«Chi passerà la selezione dovrà poi affrontare un intenso corso di formazione di un paio di mesi e i tatuaggi sono banditi: non cercate di nasconderli perché alla visita medica li scoprono». Manco a dirlo almeno un quindicina di aspiranti è stata scartata per questo motivo, anche chi aveva piccolissimi disegni lungo le braccia, sulle caviglie o sulla schiena.

Le testimonianze

La prima ad essere scaricata per delle minuscole scritte tatuate sull’avambraccio è Gaia Alberghetti, 24enne di Dolo in provincia di Venezia, malgrado sia bella e abbia un curriculum di studio e lavoro di tutto rispetto. Curriculum che i candidati dovevano presentare al colloquio, assieme a copia dei titoli di studio e una foto. «Sono laureata a Ca’ Foscari e già lavoro in una pizzeria e come hostess agli eventi – racconta – certo mi piacerebbe essere assunta come personale di bordo per una compagnia area».

In fila ad aspettare il suo turno anche Imane Serghini, 26 anni, arrivata dal Marocco assieme ai suoi genitori quando aveva un anno e da allora residente a Vicenza. «Ho un diploma professionale nel settore della moda e un contratto di lavoro a tempo indeterminato legato ai miei studi – racconta – ma se mi prendessero partirei volentieri per Dubai, è la stessa cosa che hanno fatto i miei genitori quando hanno lasciato il Marocco per venire in Veneto».

È arriva all’aeroporto Marco Polo con il volo giunto da Catania, Marianna, 27enne con una laurea in Scienze politiche conseguita in lingua inglese. «Trasferirmi negli Emirati Arabi? Non mi spaventa, anzi, del resto per lavoro ho vissuto in Polonia, Portogallo e Malta – spiega – ho esperienza come tour operator e assistente di terra».

Sta, invece, studiando cinese alla facoltà di Lingue orientali di Ca’ Foscari, Martina, 21enne di Mestre. «Speriamo vada bene – dice – desidererei molto fare la hostess perché mi piace parlare le lingue straniere e svolgere mansioni a stretto contatto con le persone».

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Sorriso smagliante e sguardo vivace Hung-Yu Tang, 27enne di Taiwan, tira dritto senza cercare troppe giustificazioni di alto spessore: «Perché sono venuto a questa selezione? Ho bisogno di un lavoro e 2.500 al mese sono buoni». Iscritto alla facoltà di Economia all’università di Venezia è giunto in Italia appena un anno fa ma se la cava già gran bene a parlare e capire la nostra lingua.

Ed eccoli tutti in fila in attesa del proprio turno per il colloquio rigorosamente in inglese. Qualche domanda del tipo «conosce Emirates e ha già viaggiato con questa compagnia», ma anche «cosa la spinge a intraprendere questa carriera» e «quali lingue straniere parla». Poi un’occhiata ai titoli di studio, qualche delucidazione sulle esperienze di lavoro affrontate e infine arrivederci e grazie. I tatuati sanno già che non avranno alcuna chance, mentre gli altri ci sperano. E ora dopo un «ci sentiremo fra qualche mese» i ragazzi attendono fiduciosi.

L’obiettivo della campagna di reclutamento di Emirates a livello mondiale è di aggiungere altre 5.000 unità alla squadra che oggi comprende oltre 23.500 membri, tra i quali più di 770 italiani.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link