Il Parco Naturalistico Regionale dei Monti e Borghi Peloritani nella Nuova Strategia di Sviluppo di Tipo Partecipativo del GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi 2023-2027: SMART LAND-L’HUBoratorio per lo sviluppo sostenibile. Con la nuova programmazione 2023-2027, riparte il percorso per giungere alla nascita del Parco Naturalistico regionale dei Monti e Borghi Peloritani. Dalle consultazioni svolte nell’Estate del 2023 dal GAL Tirrenico Mare Mont e Borghi per la stesura della Nuova Strategia di Sviluppo Locale di Tipo Partecipativo, sono giunte diverse proposte sia direttamente a favore della nascita del Parco, che connesse con l’iniziativa. Proposte, supportate dal basso dalle comunità e condivise dagli enti locali.
Il Polo, l’HUB, è già da tempo parte della progettualità del GAL TIRRENICO che trova collocazione nelle Azioni pensate e/o sviluppate anche in sinergia con la Cattedra UNESCO dell’Università di Ferrara, retta dal Prof. Em.to Paolo Ceccarelli e la rete delle Cattedre UNESCO del Mediterraneo MUNCH, azioni che costituiranno una sorta di armatura su cui poggiare la nuova Strategia. Quella che la comunità locale di fatto ha proposto, grazie al lavori di animazione e partecipazione condotta dal GAL sui territori, é una strategia volta alla costruzione di una “S.M.A.R.T. Small Community” o come si può anche dire di una “SMART Land”: l’HUBoratorio dello sviluppo sostenibile.
In tale logica, con la Nuova Strategia di Sviluppo Sostenibile, il GAL Tirrenico ha inteso mettere in rete il sistema dell’offerta rurale, naturalistica e delle produzioni tipiche locali che caratterizzano il territorio del GAL TIRRENICO, completando e rafforzando la fruizione del territorio stesso e veicolando un messaggio di sicurezza e qualità della vita grazie ai servizi sanitari ed inclusivi che saranno attivati.
Tra i 6 Progetti di comunità inseriti nella nuova Strategia di Sviluppo già approvata, 2 sono connessi alla possibile nascita del Parco Naturalistico dei Monti e Borghi Peloritani:
- L’Azione 2, che ha come Obiettivo la Realizzare il Nucleo della Sede Operativa del proposto Parco Regionale dei Monti e Borghi Peloritani per Sviluppare l’azione educativa, di informazione, di sensibilizzazione, di formazione e di sostegno al processo di crescita culturale a partire dall’infanzia su cui si fonda un rapporto equilibrato con l’ambiente, di penetrazione e con la rapidità necessarie affinché l’azione di governo possa risultare veramente efficace, anche attraverso l’utilizzo di sistemi a Rete che si dimostrano utile supporto versatile e dinamico per il raggiungimento di obiettivi comuni.
- L’Azione 3, che ha come Obiettivo Generale: Salvaguardare il patrimonio naturale, boschivo e forestale dei Monti Peloritani. Migliorare la qualità della vita, per sviluppare un Servizio di prevenzione e tutela dalle calamità naturali con il coinvolgimento delle popolazioni locali, la loro formazione con workshop, seminari, attività di animazione in presenza a partire dalle scuole, agli amministratori locali, ai cittadini, agli operatori economici, con il coinvolgimento di altre realtà italiane ed europee mature quali buone pratiche da trasferire.
La decisione di dare vita ad un nuovo Parco Naturalistico regionale dei Monti e Borghi Peloritani, nasce anche dal fatto che nel messinese si accentra ben un ottavo della popolazione siciliana, con un tessuto abitativo molto denso e compatto lungo le piane costiere, che si rarefà tuttavia nelle valli e nelle aree montuose dell’entroterra. Di questa popolazione, circa 236.962 (34%) degli abitanti risiedono nella città di Messina, solo due città hanno una popolazione superiore a 30.000 abitanti (Barcellona PdG 41.487 e Milazzo 31.373), solo 5 città superano i 10.000 abitanti, 13 città superano i 5.000 abitanti, il resto della altre 87 cittadine si attestano sotto tale ultima soglia : 16 superano i 2.000 abitanti, 20 superano i 3.000, abitanti, 26 superano i 1.000 abitanti e 25 si attestano sotto la soglia dei 1.000 abitanti.
Il tessuto è, pertanto, caratterizzato da un forte concentramento abitativo nel capoluogo metropolitano, l’unico centro che supera la soglia dei centomila abitanti e che ingloba più della metà dei residenti della città metropolitana, mentre l’immediato hinterland è composto da centri medio-piccoli sulla costa tirrenica interdipendenti con il capoluogo per quanto riguarda i servizi mentre le aree collinari soffrono di una marginalità anche per questi aspetti.
Ed il GAL Tirrenico “mare, monti borghi”, in quest’ottica, è a sua volta particolarmente interessante in quanto:
- a) è costituito da un gruppo di piccoli insediamenti che gravitano su un centro urbano (Barcellona Pozzo di Gotto) di dimensioni non eccessivamente grandi; questo favorisce la possibilità di costruire reti di interscambio e integrazione. L’obiettivo di far collaborare tra loro centri urbani di dimensioni diverse, attraverso reti, è considerato, ovunque nel mondo, fondamentale per rivitalizzare territori marginali.
- b) possiede caratteristiche geografiche, geomorfologiche e ambientali diversificate – costa marittima, aree di pianura, zone collinari e vallive, montagna – che permettono di realizzare una pluralità di strategie in campo agricolo, turistico, di servizi.
Il territorio dei Monti Peloritani é già in gran parte una vasta area protetta, visto che ricadono integralmente diverse aree protette di Natura 2000, tra Siti di interesse comunitario (Sic) e Zone di protezione speciale (Zps), la Riserva naturale orientata di Fiumedinisi e Monte Scuderi, oltre a migliaia di ettari di demanio forestale regionale e i GEO SITI Riconosciuti del comprensorio del GAL Tirrenico.
In questa prospettiva di organismo attuatore dello sviluppo sostenibile del comprensorio e aree limitrofe, il GAL Tirrenico, caratterizzato dalla presenza di GEOSITI riconosciuti di valenza mondiale, si era già fatto promotore della istituzione del Parco Naturalistico regionale dei Monti e Borghi Peloritani dato che la prevalenza del territorio del GAL, costituito solo nel 2016, insiste proprio dentro i Monti Peloritani su quella linea naturale che li distinguono sia dai Monti Nebrodi che dalla Valle dell’Alcantara e unisce idealmente il promontorio di Tindari con il comune di Oliveri, con Basicó, Rodì Milici, Tripi, Fondachelli Fantina, Novara di Sicilia Castroreale e Barcellona Pozzo di Gotto e che trova nella storia millenaria le ragioni di una naturale, ma inclusiva, demarcazione. Quindi, la decisione di tentare, con questo nuovo strumento di sviluppo locale di tipo partecipativo, di riequilibrare le prospettive di crescita dei territori periurbani in stretta sinergia con le aree urbane.
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