Attivazione in tutta la Lombardia allo screening del tumore al polmone, la grande sfida delle ricette totalmente digitali e dei Cup
C’è molto che bolle in pentola per la sanità bresciana in questo nuovo anno appena iniziato. Alcuni progetti certo vedranno la luce molto oltre la scadenza del 31 dicembre 2025 ma il lavoro per arrivarci passa attraverso i prossimi mesi: la grande riqualificazione dell’ospedale Civile, il proseguimento della realizzazione delle 31 Case di comunità e degli Ospedali di comunità o la spinosa questione dell’ospedale di Desenzano.
Il 2025 sarà invece un anno decisivo, si spera, per la completa dematerializzazione delle ricette cartacee e per l’inizio di un più convinto, e diffuso (che coinvolga quindi sia pubblico e privato), Centro unico di prenotazione per ridurre le liste d’attesa.
Tra le novità di quest’anno c’è poi l’attivazione in tutta la Lombardia allo screening del tumore al polmone.
Ospedale Civile
Come detto per vedere, almeno in parte, il nuovo ospedale cittadino ci vorranno ancora almeno 7 anni (se tutto procede per il meglio nel 2027 inizieranno i lavori e dopo cinque anni sarà terminata la prima fase dell’intervento). Questo 2025 vedrà però dei passaggi decisivi come l’invio a Roma dello studio di fattibilità del progetto e la conseguente approvazione e, a fine 2025, come dichiarato dal dg dell’Asst Spedali Civili Luigi Cajazzo, sarà pronto il documento di indirizzo per la progettazione a cui poi seguiranno le gare. Un progetto non da poco: 500 milioni di cui 274 già stanziati da Regione Lombardia per la prima fase (abbattimento del Satellite e del padiglione dei Infettivi e nascita del Main Hospital con 600 posti letto) e una volta terminata questa via alla seconda tranche di lavori che interesseranno il polo centrale e quello sud con la divisione tra le attività della media intensità e quelle del ciclo diurno.
Ospedale di Desenzano
A differenza del progetto che interesserà nei prossimi anni il Civile dove la strada è già ben tracciata, quello del nuovo ospedale di Desenzano resta ancora un percorso ad ostacoli. Nuovo ospedale o ristrutturazione del Monte Croce? Negli ultimi giorni il comitato “Manteniamo l’ospedale di Desenzano sul Montecroce” avrebbe presentato un esposto alla Procura delle Repubblica della Corte dei Conti di Milano e alla Procura di Brescia per fare chiarezza sulla decisione del Pirellone di costruire un nuovo ospedale perché secondo il comitato il costo della nuova struttura sarebbe sottostimato. Non solo. Il comitato avrebbe anche mandato un’istanza a Regione Lombardia nella quale si chiede un nuovo studio di fattibilità sul nuovo ospedale.
Ricette digitali
Un’altra sfida non da poco per questo 2025 è quella della completa dematerializzazione delle ricette cartacee. Una novità che potrebbe mettere in difficoltà in particolare la fascia più anziana della popolazione. Vero che il percorso di digitalizzazione delle ricette mediche è già iniziata da tempo ma quest’anno è l’anno dell’addio definitivo alla carta anche per le ricette non a carico del Sistema sanitario nazionale. Pe evitare disagi ai cittadini però la Dg Welfare regionale ha informato medici e farmacisti che temporaneamente potranno continuare ad emettere prescrizioni cartacea per medicinali e prestazioni ambulatoriali non a carico del Ssn (ricette bianche).
Cup
Il 2025 sarà anche l’anno dell’estensione della sperimentazione, partita da Brescia, del Centro unico di prenotazione: l’idea è quella che chiamando un solo numero il cittadino può conoscere la disponibilità di visite ed esami in tutte le strutture bresciane. La sperimentazione del Cup unificato è partita nel 2024 nell’Asst Franciacorta. Nei prossimi mesi prenderà il via, come dichiarato dall’assessore al Welfare Bertolaso, la seconda fase con l’estensione del Cup unico anche all’Asst Spedali Civili e alla Poliambulanza.
Screening
Nel campo della prevenzione il 2025 sarà l’anno del via in tutta la Lombardia dello screening del tumore al polmone. Il budget iniziale è di oltre 660mila euro per quello che in Italia è il terzo tumore per incidenza. In Lombardia ogni anno si registrano circa 7.800 nuovi casi. Nella fase di avvio, che avverrà nella seconda parte di quest’anno, lo screening si rivolgerà agli assistiti lombardi di età compresa tra i 60 e i 64 anni forti o ex forti fumatori che saranno sottoposto ad una Tac.
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