Opere inutilizzate in 24 ospedali della Calabria, sentenza della Corte dei Conti. Annibale Parise prosciolto dall’accusa di danno erariale

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E’ stata rigettata la richiesta di condanna per Annibale Parise: quest’ultimo รจ stato prosciolto dall’accusa di danno erariale stimato in 1,5 milioni circa (di cui secondo l’accusa erano stati responsabili altre quattro persone).

Inoltre, la sentenza della Corte dei Conti “dichiara l’intervenuta prescrizione dell’azione nei confronti di Antonio Capristo, Nicola Buoncristiano e Giovanni Giannini”.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

La nota degli avvocati di Parise

“Nessun danno per gli impianti solari delle ASP del crotonese. Smentite le indagini svolte alla base del giudizio della Corte Dei Conti di Catanzaro per gli impianti solari delle ASP del crotonese nel progetto Pentagon. Gli avvocati Elisa Fontana, Giuseppe Lia e Giuseppe Bubbo esprimono grande soddisfazione per il risultato fatto conseguire al loro assistito, Ing. Annibale Parise, in merito al rigetto nei suoi confronti della domanda della Procura della Corte dei Conti di Catanzaro. Lโ€™avv. Fontana ha dichiarato che la Corte dei Conti, fornendo in sentenza (datata 8 gennaio 2025) adeguata motivazione, ha ben compreso che โ€œLโ€™ingegnere Annibale Parise, nella sua qualitร  di Direttore dei Lavori, aveva svolto il suo compito con la dovuta diligenza e professionalitร  e che gli addebiti di colpa mossi erano del tutto infondati. Lo ha dimostrato lโ€™esito del giudizio che si รจ concluso con lโ€™accoglimento nel merito di tutte le tesi difensive profuse nella memoria difensiva e nella successiva memoria illustrativaโ€. I suddetti difensori hanno dichiarato che era risultato chiaro che gli impianti realizzati avevano iniziato ad funzionare correttamente sin da subito e che le criticitร  erano dovute solamente alla mancanza di manutenzione e non a difetti di progettazione e realizzazione dell’opera”.

I fatti accaduti nel maggio 2024

La vicenda risale al maggio scorso quando la Procura Regionale della Corte dei Conti presso la Sezione Giurisdizionale per la Calabria aveva notificato lโ€™atto di citazione in giudizio per lโ€™avvio del processo contabile nei confronti di due dirigenti pubblici e tre professionisti, ritenuti responsabili di un danno erariale stimato in circa 1,5 milioni di euro, in quanto intervenuti a vario titolo (responsabile unico del procedimento, direttore dei lavori o con altre mansioni di gestione) nellโ€™esecuzione dellโ€™appalto per la realizzazione di impianti solari termici per la produzione di calore a bassa temperatura per lโ€™acqua calda sanitaria presso 24 presidi ospedalieri ricompresi nelle Aziende Sanitarie Provinciali di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. I fatti risalgono al mese di maggio del 2024. A giudizio erano stati citati Antonio Capristo, all’epoca dei fatti direttore facente funzioni Unitร  operativa complessa (Gestione tecnica e finanziaria) Asp Cosenza; Nicola Errante, ex direttore dei lavori per gli ospedali di Cosenza e di Vibo; Annibale Parise, direttore dei lavori per lโ€™Asp di Vibo; Giovanni Giannini, ingegnere; Nicola Buoncristiano, ex dirigente dellโ€™Asp di Cosenza.

Le investigazioni, coordinate dal Procuratore Regionale Romeo Ermenegildo Palma e dal Vice Procuratore Generale Giovanni Di Pietro e condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, hanno consentito di riscontrare come gli impianti, costruiti nel 2012, non siano mai entrati effettivamente in funzione a beneficio delle strutture sanitarie, tanto da versare in stato di totale abbandono e incuria, in assenza dei previsti interventi manutentivi ordinari e straordinari.
Secondo la contestazione avanzata, in fase progettuale si sarebbe verificato il mancato corretto dimensionamento degli impianti in rapporto alle esigenze delle strutture oggetto degli interventi e la mancanza di coordinamento con gli impianti idraulici preesistenti, non oggetto di adeguata analisi (alcuni impianti risultavano addirittura situati in zone a ridotta irradiazione solare).
Nella maggior parte dei casi i lavori sono stati realizzati senza le preventive autorizzazioni e/o concessioni comunali e, quando necessario, senza le autorizzazioni previste in presenza di vincoli di tutela paesaggistico-ambientale, circostanza che ha indotto i comuni, per alcuni impianti, a comminare specifiche sanzioni e ad emettere lโ€™ordinanza di demolizione delle opere abusivamente eseguite.
Conseguentemente ai convenuti in giudizio si contestano condotte gravemente colpose sia con riferimento alla correttezza dei progetti sia ai successivi controlli demandati alle figure tecniche chiamate a tutelare lโ€™amministrazione pubblica nellโ€™attuazione del programma di miglioramento energetico.
La realizzazione degli impianti รจ stata coordinata dallโ€™Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza quale capofila e stazione appaltante, anche nellโ€™interesse delle altre aziende sanitarie, con la collaborazione tecnico-amministrativa di un consorzio appositamente costituito, con compiti anche di vigilanza e di coordinamento.
Il danno contestato รจ pari al contributo che era stato erogato dal Ministero dellโ€™Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (oggi Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) per la realizzazione degli impianti, nellโ€™ambito di un programma di energia termica rinnovabile per le aziende sanitarie.

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