Nel mercato automotive le dimensioni fanno la differenza. Le macchine presenti in commercio presentano infatti delle denominazioni specifiche, che consentono di raggruppare i diversi modelli disponibili sul mercato in base a dimensioni e caratteristiche comuni. Queste diciture sono i cosiddetti segmenti auto, vere etichette a sostegno di produttori e consumatori, per una comunicazione più chiara e acquisti più consapevoli.
Termini come berlina a due volumi, utilitaria e auto di lusso fanno parte dei segmenti delle automobili, la classificazione adottata dal mercato europeo automotive che distingue le diverse tipologie di automobile uniformandole in base a diversi criteri – quali la capacità del motore, la carrozzeria, il prezzo, il target di riferimento e l’utilizzo – seguendo la distinzione già presente in altri Stati membri, come l’Italia.
È bene evidenziare che la classificazione dei segmenti auto non è rigida, anche alla luce della crescente introduzione di modelli a cavallo tra due o più segmenti. Motivo per cui, d’altra parte, la loro identificazione e categorizzazione a livello internazionale è divenuta nel tempo una vera necessità .
Oggi infatti esistono diversi tipi di auto sul mercato, come le citycar, i SUV o le sport utility cars. Questi e altri modelli si riuniscono in gruppi contraddistinti da una lettera dell’alfabeto, dalla A – per le vetture più piccole adatte alla mobilità urbana – alla S – per le auto più aerodinamiche e sportive.
Dalle quattro categorie iniziali – utilitarie, berline, station wagon e fuoristrada – si è passati oggi a 9 classi di segmenti auto (A B C D E F J M S): minicar, auto piccole, auto medie, auto grandi, auto molto grandi, auto di lusso, sport utility car e fuoristrada, auto multiuso e auto sportive.
Ricordiamo che questo sistema viene adottato all’interno del mercato automotive dell’UE; pertanto, nei Paesi extra UE la classificazione potrebbe differire.
Guida ai 9 segmenti auto:Â quali sono e come distinguerli
Segmento A: Superutilitarie, minicar e citycar
Il segmento A riunisce le auto più piccole, fino a circa 3.5 metri di lunghezza, come le superutilitarie, le minicar e le citycar che, generalmente, sono proposte in versione 3 porte. Economiche, compatte e semplici da parcheggiare, le auto del segmento A sono adatte alla mobilità urbana e al traffico cittadino, ma restano sconsigliate per grandi spostamenti a causa delle performance contenute, così come lo spazio disponibile a bordo, bagagliaio incluso. Alcuni esempi di segmento A: Citroen C1, Fiat 500, Fiat Panda.
Segmento B: Utilitarie classiche
Il segmento B accomuna le utilitarie tradizionali, con una lunghezza che varia dai 3,7 ai 4 metri. Solitamente hatchback – unione dall’inglese hatch (portello) e back (posteriore) – appartengono alle utilitarie le autovetture con carrozzeria berlina a due volumi, dotata di portellone posteriore. Più spaziose e performanti delle citycar, le utilitarie classiche sono adatte sia alla città sia a percorrenze più lunghe. Modello 4-5 posti, generalmente a benzina, ma negli ultimi anni stanno avanzando alternative con motorizzazioni più sostenibili, come l’ibrida o l’elettrica o ibrida. I costi sono intermedi, ma ancora relativamente bassi. Fanno parte del segmento B Ford Fiesta, Fiat Punto, Volkswagen Polo.
Segmento C: Berline compatte
Il segmento medio, o segmento C, di solito coincide con berline (in inglese sedan) di dimensioni compatte, lunghe fino a 4,5 metri. Possono essere a due o a tre volumi, hanno 5 porte, ospitano 5 persone e, pur restando abbastanza pratiche in città , sono maggiormente indicate per i contesti extraurbani. Il segmento è il più popolare a livello europeo: ogni casa automobilistica, infatti, ha solitamente almeno un modello della categoria. I prezzi naturalmente salgono, ma aumentano anche le dotazioni e l’arte del design. Alcuni esempi: Volkswagen Golf, Ford Focus e Mazda 3.
Segmento D: Auto grandi
Aumenta lo spazio, aumenta il comfort. Il segmento D accomuna veicoli di alto design, garanzia di solidità e maggiore sicurezza. Lunghe circa 4,5 metri, queste berline di grandi dimensioni sono particolarmente adatte come auto per famiglie numerose e come auto aziendali e sono ideali per i contesti extraurbani e per i lunghi viaggi. Aumenta la comodità , ma anche i consumi e, naturalmente, il prezzo. Alcuni esempi: Volkswagen Passat, Audi A4, Ford Mondeo.
Segmento E: Executive cars
Il segmento E porta a bordo l’esperienza premium. Oltre a comodità e alte prestazioni, le automobili del segmento E accelerano su allestimenti e personalizzazione. Lunghe più di 4 metri e mezzo, si prestano ad essere vetture di rappresentanza, auto aziendali per alti dirigenti o esperienze di lusso a uso familiare. La spaziosità è garantita, così come le performance e la sicurezza. Aumentano considerevolmente anche i costi  d’acquisto, di alimentazione e manutenzione. Una curiosità : la maggior parte delle auto del segmento porta la bandiera tedesca, come nel caso di Audi A6, Bmw Serie 5, Mercedes Classe E.
Segmento F: Auto di lusso
Il segmento F è riservato al lusso: design curato, comfort estremo, prestazioni eccezionali, tecnologie all’avanguardia sono solo alcune le peculiarità dei modelli del segmento. Almeno 5 metri di lunghezza, queste tipologie di vetture hanno un unico difetto, l’accessibilità : gli elevati costi di acquisto e manutenzione, uniti a un impatto ambientale importante, fanno delle auto F un segmento residuale nelle scelte dell’automobilista comune. Alcuni esempi Mercedes Classe S, Jaguar XJ e Lexus LS.
Segmento J: Suv e fuoristrada di lusso
Le dimensioni contano soprattutto nelle vetture del segmento J. Non solo la lunghezza, di solito 4,3 e i 5 metri, ma anche e soprattutto l’altezza, decisamente maggiore rispetto a quella delle berline. All’interno troviamo gli sport utility vehicles, i più amati dagli italiani, i crossover e le auto off-road. Le auto del segmento J sono generalmente robuste e sicure, adatte per strade asfaltate e terreni più impervi. Attenzione: il segmento, almeno nel mercato italiano, sembra obsoleto, esistendo ormai suv appartenenti anche ad altre classificazioni (si parla, per questo, di B-Suv, C-Suv e D-Suv). Alcuni esempi: Toyota C-HR e Range Rover Evoque.
Segmento M: Van, minivan e monovolume
All’interno del segmento M fanno parte le automobili al massimo della capienza. Nella categoria rientrano van, minivan e monovolume, auto fino a 7 posti caratterizzate appunto da un unico grande volume, che si prestano a usi multi-purpose, come trasporto merci e persone. Il segmento è in via di estinzione. Alcuni esempi: Renault Espace e Ford Galaxy.
Segmento S: S come sport
Infine, la sportività . Nel segmento S, infatti, rientrano tutte le auto sportive e coupé caratterizzate da linee slanciate e da forme aerodinamiche per performance adrenaliniche. Le automobili S sono ideali per strade ad alto scorrimento e a velocità sostenuta o alle piste. Attenzione: come è accaduto per altri, diversi modelli sono stati riassorbiti e trasferiti in altre categorie. Fanno parte del segmento S: Maserati Gran Turismo e Porsche 911.
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