Ormai anche i media nazionali hanno “scoperto” Carmine Potestio, il “boss” della sanità privata, deus ex machina della sigla Anmi, da sempre serbatoio di voti e consensi della famiglia Occhiuto, diventata adesso macchina da soldi della sanità privata. Le attività di Potestio hanno dato così all’occhio che finanche L’Espresso, nella sua ultima inchiesta sulla sanità calabrese riguardante lo scandalo delle transazioni milionarie con la Bff di Milano, gli ha dedicato la parte finale del servizio quando si è trattato di spiegare il pacchiano conflitto di interesse che riguarda i fratelli Occhiuto. Di seguito, ecco lo stralcio dedicato al “boss” e ai suoi indiscussi capi e punti di riferimento.
Nel ginepraio della sanità calabrese si tratta del primo possibile conflitto di interesse. ln provincia di Cosenza, il gruppo privato in convenzione Anmi (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi, sic… ndr) continua a guadagnare spazio nelle attività un tempo svolte dalle strutture pubbliche. Anmi è un centro diagnostico controllato da Carmine Potesto e Michele Di Tommaso e presenta profitti stabili con ricavi in crescita dai 2.9 milioni di euro 2020 ai 5.7 milioni di euro 2024. Sia il presidente della Regione sia il fratello maggiore Mario. senatore di Forza Italia, sono stati soci di Potestio nella Biofin, una società di brokeraggio assicurativo chiusa nel 2007.
Potestio è stato anche capo di Gabinetto di Occhiuto senior quando era sindaco di Cosenza e suo socio in Ofln. A maggio 2023 Mario Occhiuto è stato condannato a tre anni e mezzo per la bancarotta Ofln. Le udienze di secondo grado inizieranno a marzo 2025 davanti alla corte d appello di Catanzaro.
IL SALTO DI QUALITA’
Qualche “uccellino” ci ha sussurrato che L’Espresso andrà avanti nella sua opera di ricerca sul flusso di soldi che si dirige costantemente verso il Nostro ma noi possiamo agevolmente anticipare che il repentino aumento di incassi dell’Anmi ha un preciso salto di qualità, quello cioè che ha consentito a Potestio di passare dai 2,9 milioni di euro del 2020 ai 5,7 di oggi.
Meno di un anno fa – febbraio 2024 – all’ Asp di Cosenza si è ripetuto il consueto “miracolo” dell’assegnazione di milioni di euro alla “cricca” dell’ Anmi che fa capo al potentissimo Carmine Potestio, uomo di massima fiducia del sedicente commissario della sanità calabrese nonché presidente parassita della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Ovviamente per nessuno dei tanti media di regime generosamente finanziato dal “pidocchio” di cui sopra si tratta di una notizia. Per fortuna, c’è sempre qualcuno che ci legge che ci ricorda di queste vicende e così siamo stati felici di dare voce al nostro lettore che – quasi sbigottito – ci informava che il 1° marzo dell’anno appena trascorso, la banda di Occhiuto all’Asp aveva dato il via all’ennesima elargizione per la cosiddetta assistenza domiciliare integrata, che ormai è diventata non solo “privata” ma anche “esclusiva” di Potestio e dei suoi soci. Ma ecco il messaggio che ci è arrivato in redazione.
Praticamente, il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonello Graziano, di concerto con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, hanno disposto l’affidamento “diretto” di prestazioni sanitarie pubbliche di Adi (Assistenza Domiciliare Integrata), per l’importo di € 3.369.182,40 (tre milioni trecentosessantanove mila euro!!!), in favore di ANMI SISS srl, la gallina dalle uova d’oro di proprietà di Di Tommaso Michele e di Potestio Carmine, giusta Delibera n. 479 del 1º marzo 2024 di presa d’atto, allegata (che vedete sopra e sotto).
Tale delibera è sintomatica della volontà di sopprimere il servizio “pubblico” di Adi in favore di “privati”, sui quali preferisco non esprimere giudizi. Questo determinerà molteplici assunzioni in prossimità delle campagne elettorali per le Europee e anche per le amministrative di Corigliano-Rossano.
Ho provato ad inoltrare la notizia ad altri quotidiani, senza alcun esito: una situazione incredibile tra omertà, collusione e rassegnazione.
Per una migliore comprensione dei fatti. I soci di Potestio hanno firmato un contratto a 140 euro al giorno… per 365 giorni per pagare le prestazioni di assistenza domiciliare integrata.
I soldi per Di Tommaso e Potestio ammontano 3 milioni e 369 mila euro. Ammazza… direbbero a Roma. E ovviamente tutti in religioso silenzio aspettando le deternine della Regione che acquista dai media di regime non meglio precisati “materiali giornalistici”. Così vanno le cose in Calabria, avrebbe detto il vecchio Giacomo Mancini.
E non è finita qui. Non serve essere scienziati per capire che il fantasmagorico annuncio del settembre 2023 del presidente Occhiuto sul Cup online nascondeva il solito trucco da peracottari per dirottare tutti gli esami diagnostici alla sanità privata e anzi dotandola persino di uno straordinario canale di pubblicità. Come se già non bastassero quelli che ci sono e che possiamo leggere ogni trenta secondi sul web, sui media amici e addirittura sui muri con tanto di “spasere” di manifesti.
Persino il consigliere regionale del M5s Davide Tavernise se n’è accorto e pur guardandosi prudentemente la mano con i boss della sanità privata ha tirato fuori qualche dato interessante.
“… Basta esercitare una ricerca all’interno del portale di prenotazione per rendersi conto che c’è poco da esultare in Calabria quando si parla di Sanità. È inaccettabile che per una mammografia bilaterale “programmata” in una struttura pubblica in provincia di Cosenza possano passare tra i 63 e i 128 giorni, mentre il tempo di attesa in una struttura privata è pari ad un solo giorno. E ancora per una Colonscopia con endoscopi flessibile “programmata” si registrano tra i 147 e i 304 giorni negli ospedali pubblici (sempre in provincia di Cosenza) e un solo giorno nella struttura privata… E non vorrei che anche il Cup Online, a queste condizioni, sia strumentale a quella mancanza di fiducia dei cittadini calabresi nei confronti della sanità pubblica, fatto che determina una maggiore affezione nei confronti delle strutture private..”.
Verrebbe quasi da commentare: “Ma va? Non ci avevo pensato!”. Amara ironia a parte, Tavernise non dice e nasconde da vero politicante da due lire – qual è – la vergogna più inaccettabile che emerge da questa ricerca, che abbiamo fatto anche noi con risultati disarmanti.
All’epoca – ribadiamo: settembre 2023 – avevamo deciso di prenotare una risonanza magnetica nucleare del cervello e tronco encefalico e in testa ai sette appuntamenti disponibili, il fantasmagorico Cup online di Robertino ci piazzava addirittura dopo sole 24 ore dalla richiesta, due privati, uno dei quali – sputa che ci indovini – è l’Anmi (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi) che ha sedi a Rossano e a Cosenza e risponde agli ordini del magnifico tandem Eugenio Di Tommaso-Carmine Potestio. E c’è davvero poco da aggiungere, dal momento che tutti conoscono i rapporti affaristici e amicali delle famiglie Occhiuto e Potestio.
Passiamo al secondo appuntamento e la scena si ripete. Insieme all’Anmi c’è anche un altro istituto accreditato, tale Radiologia Ierardi, che in gergo tecnico, fa “cartello” e gioca sempre per la stessa squadra. Rispetto al giorno in cui abbiamo fatto la richiesta, ne passano soltanto cinque e dunque il secondo appuntamento arriva a stretto giro di posta dal primo. Un trionfo. Ma se proprio per qualsiasi motivo al mondo, voi non poteste essere disponibili per il 12 settembre, ecco che il megagalattico Cup online di Robertino vi manda da Potestio e Di Tommaso per il 27 settembre. Vida cchi ti pigli.
Quando ormai pensavamo che non ci fosse più speranza di trovare un appuntamento disponibile in un ospedale dello Stato Libero di Robertino, ecco che accade il miracolo. Sì, abbiamo anche la possibilità di andare in ospedale. Ma quando? A Rossano il 27 novembre, tra due mesi e mezzo… E a Castrovillari il 5 dicembre.
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