“Diede un trolley pieno di soldi a Silvana Saguto”

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Un trolley con 20 mila euro in banconote da 50, consegnato dall’avvocato Gaetano Cappellano Seminara all’ormai ex giudice Silvana Saguto. Una tangente che รจ diventata l’emblema dello scandalo sulla gestione dei beni confiscati alla mafia e che, nonostanteย la condanna definitiva per questo preciso capo d’imputazione, Cappellano Seminara ha deciso di impugnare in Cassazione, sostenendo – con un ricorso straordinario – che la sesta sezione della stessa Corte che ne aveva sancito la colpevolezza il 19 ottobre del 2023 sarebbe incorsa in un errore di fatto, confondendo le date in cui sarebbe avvenuta la consegna dei soldi. Ricorso giudicato inammissibile dalla Suprema Corte, che ha escluso sviste, e che ha cosรฌ condannato Cappellano Seminara a versare 3 mila euro alla Cassa delle ammende.

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La decisione, depositata nei giorni scorsi, รจ della seconda sezione della Cassazione, presieduta da Anna Petruzzellis. Mentre per alcuni capi d’imputazione era scattata la prescrizione e per altri la sesta sezione aveva disposto l’annullamento con rinvio (l’appello bis รจ in corso), per l’episodio del trolley, un caso di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, la condanna di Cappellano Seminara era diventata definitiva. L’avvocato – braccio destro dell’ex magistrato per anni presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo e che aveva ottenuto decine e decine di amministrazioni giudiziarie – ha perรฒ deciso di fare un ricorso straordinario perchรฉ i giudici avrebbero sbagliato la “esatta collocazione temporale dell’episodio” che sarebbe avvenuto non la sera del 30 giugno del 2015, ma quella del 29. Questo, secondo l’imputato avrebbe portato a non considerare le tesi difensive alternative, nonostante le intercettazioni avrebbero dato atto che la sera del 29 giugno Saguto avrebbe incontrato Carmelo Provenzano, altro corruttore del giudice.

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“Strinse un accorto trilaterale per ottenere vantaggi”: ecco perchรฉ รจ stata condannata Silvana Saguto

La Suprema Corte ha perรฒ totalmente bocciato l’istanza di Cappellano Seminara: “Nella sentenza della sesta sezione di questa Corte non รจ dato rilevare l’errore di fatto denunciato, posto che risulta che la dazione del denaro da Cappellano Seminara aย Saguto era dimostrata da una serie di elementi elencati alle pagine 49 e seguenti, cosรฌ identificati: le conversazioni telefoniche a partire dall’8 giugno 2015 nelle quali Saguto rappresentava a Cappellano Seminara la necessitร  di un suo aiuto per ripanare i debiti famigliari; la cessazione delle conversazioni a partire dal primo luglio 2015 da cui si evinceva che il problema era stato risolto; la telefonata del 30 giugno 2025 in cui Cappellano Seminara si accordava con Saguto per portarle a casa dei ‘documenti’; il servizio di osservazione compiuto dalla polizia giudiziaria che attestava la visita fatta da Cappellano Seminara a casa di Saguto la sera del 30 giugno 2015; i versamenti fatti sui conti correnti di Saguto e del marito in date successive al primo luglio 2015”.

Scandalo beni confiscati, cosa resta del “Sistema Saguto” dopo la sentenza della Cassazione

E “in questo contesto – si legge ancora nel provvedimentoย – si inseriscono le dichiarazioni del teste Caronia (l’architetto Giuseppe Caronia, con cui l’avvocato aveva rapporti di lavoro, ndr) che, secondo la sentenza impugnata, aveva consegnato la somma a Cappellano Seminara il 30 giugno 2015, elemento coerente con quanto affermato nella sentenza della Corte d’Appello; a parte che il teste Caronia, nel precisare la data della consegna della somma a Cappellano Seminara aveva indicato a volte il 29 giugno e a volte il 30 (come emerge dai verbali di interrogatorio) nella sentenza d’appello, a pagina 596, si riportavano le dichiarazioni di Caronia secondo cui la consegna poteva essere avvenuta il 29 o il 30 giugno; la Corte d’Appello aveva quindi concluso che non poteva ritenersi provata la consegna il 29 giugno, ma che tale dato non aveva alcuna rilevanza sul fatto che Cappellano Seminara avesse consegnato il denaro a Saguto, accertato per effetto degli elementi di prova sopra indicati”.

L’arresto dell’ex giudice Silvana Saguto | Video

La Cassazione quindi rimarca che “non vi รจ stata alcuna ‘svista’ o ‘errore percettivo’ nella sentenza della sesta sezione di questa Corte oggetto di ricorso straordinario. Anche ove si volesse sostenere che sia stata erroneamente valutata la data della consegna del denaro da Caronia a Cappellano Seminara, tale dato non avrebbe alcuna rilevanza alla luce dei dati sopra richiamati, evincibili con chiarezza dalla sentenza oggetto di impugnazione, che attestano la consegna del denaro da Cappellano Seminara a Saguto la sera del 30 giugno 2015”. Da qui l’inammissibilitร  del ricorso e la condanna a pagare 3 mila euro alla Cassa delle ammende.



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