L’Accademia di Costume & Moda di Roma ha una nuova casa

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13/01/2025 – Studio Kami Architects ha curato la trasformazione degli storici Magazzini MAS, nel quartiere Esquilino a Roma, in un centro di eccellenza dedicato alla creatività e alla moda. I Magazzini MAS rinasceranno come nuova sede dell’Accademia di Costume e Moda, un’istituzione di riferimento internazionale nel settore dell’alta formazione per la moda. Questo segna una tappa fondamentale non solo nella riqualificazione urbana, ma anche nella rinascita culturale e sociale di una delle aree più rappresentative della capitale.

Un Progetto per la Rigenerazione dell’Esquilino
La trasformazione dei Magazzini MAS non è solo un intervento architettonico, ma un atto di rigenerazione urbana che coinvolge l’intero quartiere Esquilino. Per Studio Kami Architects, riqualificare significa restituire vitalità a un patrimonio storico, migliorando la qualità della vita per i residenti e proponendo una nuova visione di città sostenibile e innovativa. Con l’Accademia di Costume e Moda come nuovo punto di riferimento, il quartiere si prepara a diventare un polo di creatività e innovazione, catalizzando la rinascita economica e culturale del rione.

Un Investimento per il Futuro della Moda e del Quartiere
Con un investimento complessivo di 20 milioni di euro, il progetto offre un’opportunità straordinaria per il rilancio dell’Esquilino. Gli spazi rinnovati includono aule digitalizzate, laboratori creativi, biblioteche e terrazze multifunzionali, offrendo un ambiente di apprendimento d’avanguardia per i giovani talenti del Made in Italy. Questo intervento contribuirà non solo alla rinascita del quartiere, ma anche al futuro della moda italiana, favorendo un’economia creativa e sostenibile grazie alla nuova Accademia di Costume e Moda.

Un progetto d’avanguardia con un forte riferimento al passato: il genius loci
Il progetto di rifunzionalizzazione dell’edificio ex Mas si basa sul principio del genius loci, che racchiude l’essenza e la storia di un luogo. Questo principio viene esaminato attraverso tre prospettive chiave.

Il primo aspetto è l’importanza della Piazza Vittorio Emanuele, che sin dall’epoca romana ha rappresentato il fulcro della vita imperiale. Con la creazione degli Horti Lamiani, la piazza ha acquisito una rilevanza storica che perdura nel tempo, mantenendo viva l’identità culturale dell’area.

Il secondo e fondamentale elemento è legato alla grande ristrutturazione ottocentesca della piazza e alla costruzione degli edifici circostanti. Questo periodo ha portato un significativo rinnovamento architettonico, conferendo alla zona un carattere distintivo e riflettendo le aspirazioni dell’epoca. La trasformazione ha creato un contesto in cui passato e presente si intrecciano, valorizzando l’eredità storica.

Infine, la presenza dei Magazzini allo Statuto nell’edificio interessato dal progetto ha rappresentato, fino agli anni ’90, un esempio unico di grande magazzino di abbigliamento, contribuendo attivamente alla vita commerciale della zona.
Il progetto di funzionalizzazione dell’edificio ex Mas, dunque, non è solo un intervento architettonico, ma un atto di “rispetto e valorizzazione” del genius loci. Attraverso la riconnessione con la storia della piazza e la sua evoluzione, si mira a creare uno spazio che non solo risponda alle esigenze moderne, ma che, al contempo, onori il patrimonio culturale e sociale di questo luogo emblematico.

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Il Design
L’ idea di progetto degli ambienti interni è definito dalla sintesi tra la caratterizzazione tipologica del luogo come sopra descritto ed un intervento contemporaneo finalizzato alla leggerezza e alla semplicità delle forme e dei volumi. Triple altezze, ballatoi ed aule vetrate caratterizzano lo spazio. A completamento dei volumi interni reinterpretati, al rooftop, vi è la presenza di un cafè panoramico che ricorda una teca di vetro opportunamente schermata ed ombreggiata.

Gli elementi storici sono stati valorizzati attraverso la tecnica del “freezing” evidenziando tutti le componenti strutturali esistenti e lasciando a vista la loro consistenza materica ed estetica.
Si leggono dunque le varie stratificazioni costruttive avvenute durante il corso degli anni; dai meravigliosi ornamenti umbertini propri dello stile liberty italiano tra fine ottocento e primi novecento, alle strutture dei nuovi solai in cemento armato realizzati nei periodi successivi, agli elementi di consolidamento in acciaio come le cerchiature di travi e pilastri.
A tale proposito con l’intervento iniziale di strip out che ha rappresentato la prima fase progettuale, si è espressa la volontà ben precisa di riportare alla luce l’ossatura dell’intero fabbricato liberandolo da tutte le superfetazioni avvenute nel corso degli anni.

I successivi passi nello sviluppo della progettazione sono identificabili in interventi “light” che creano una forte dialettica tra storia e contemporaneità. Il concetto del “Box in the box” riassume l’intervento fatto, finalizzato alla leggerezza e trasparenza degli ambienti funzionali allo svolgimento delle lezioni degli studenti
Una forte attrazione per lo sviluppo del concept di progetto è stata quella di creare un corridoio verde che unisse il giardino di Piazza Vittorio Emanuele con gli spazi interni dell’Accademia di Costume e Moda, attraverso elementi e colori riconducibili allo stile di fine Ottocento.

Ulteriori fonti d’ ispirazione per la concezione del progetto sono state le serre dell’ orto botanico di Roma, le palettes dei colori propri dell’art nouveau francese tra verdi, crema, neri e grigi ed infine l’ aspetto esotico delle “wunderkammer”, per ricercare di ricreare negli spazi interni un “giardino della moda” che potesse trasmettere agli studenti momenti di meraviglia ed ispirazione durante le fasi di creatività.
A conferma delle suddette ispirazioni, l’utilizzo del colore verde sugli elementi strutturali in acciaio evidenzia la volontà di emulare un giardino ottocentesco costituito da piante ed alberi. Il tutto viene rafforzato dall’ inserimento, nella hall di ingresso, di una parete verticale verde “viva” di circa 14 metri di altezza che ha la finalità di stimolare nel fruitore un forte senso di connessione con gli elementi naturali.

Benessere e Architettura Biofilica: Spazi che Nutrono la Creatività
Gli interni riflettono i principi dell’architettura biofilica, una filosofia che Studio Kami Architects abbraccia per promuovere il benessere psicofisico di chi vive e lavora negli spazi. L’integrazione di elementi naturali, come piante e pareti verdi, crea una connessione fluida tra spazi interni ed esterni, rafforzando il legame tra uomo e ambiente. Questi ambienti, progettati con materiali naturali, contribuiscono a ridurre lo stress e a creare un’atmosfera rilassante, stimolante e ideale per la formazione dei futuri creativi della moda, che saranno accolti dall’Accademia di Costume e Moda.
 





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