Symbola presenta le eccellenze italiane in “10 selfie”

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È italiano il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili tra le utilities quotate. È italiano il primato per numero di aziende agricole biologiche. È nostro il record di siti patrimonio Unesco. E sono molti altri i punti di forza del made in Italy, come evidenziato dai “10 selfie” scattati al nostro Paese grazie a un’iniziativa promossa da fondazione Symbola in collaborazione con Assocamerestero, Uniocamere e il patrocinio del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, del ministero dell’Ambiente e della sicurezza alimentare e del ministero delle Imprese e del made in Italy. Il rapporto “L’Italia in 10 selfie 2024” è stato presentato oggi alla Farnesina da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e Mario Pozza, presidente Assocamerestero.

«Non si capisce l’Italia e l’andamento della sua economia, la forza del made in Italy, che talvolta sorprende se, oltre a vedere i suoi difetti, non se ne colgono i suoi punti di forza. Il nostro Paese – dichiara Realacci – dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, sostenibilità flessibilità produttiva, competitività. I 10 selfie sono un racconto che vuole essere un promemoria e un’agenda». 

Ed ecco allora alcuni dei “10 selfie” scattati. Si parte con l’energia e si vede che Enel, attraverso la società controllata Enel Green Power, è il più grande operatore privato al mondo nel settore delle rinnovabili con 63,3 GW di capacità installata gross nel 2023 (valori inclusivi di sistemi di accumulo di energia) proveniente da impianti eolici, solari, geotermici e idroelettrici localizzati in Europa, Americhe, Africa, Asia e Oceania. Seguono la francese Engie (45,4 GW) e la spagnola Iberdrola (42,2 GW). Inoltre, Enel sta costruendo a Catania il più grande impianto di produzione di celle e moduli PV bifacciali ad alte prestazioni d’Europa che a regime avrà una capacità produttiva di 3 GW all’anno, impianto che sarà pienamente operativo a fine 2025.

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Un’altra foto di cui andar fieri riguarda l’agricoltura: l’Italia è prima in Europa per numero di aziende agricole biologiche, con 82.627 operatori, davanti a Francia (60.522), Spagna (55.851), Germania (36.688) e Austria (26.251). Inoltre, con 856 denominazioni è anche prima in Europa per prodotti agroalimentari e vitivinicoli registrati e protetti: 584 Dop, 268 Igp e 4 Stg.

Altro dato messo in evidenza dal report promosso da Symbola: l’Italia è il Paese europeo con il più alto tasso di riciclo sul totale dei rifiuti speciali e urbani (91,6%), un valore superiore alla media europea (57,9%) e a quello di Germania (75,3%), Francia (79,9%) e Spagna (73,4%). Grazie all’impiego di materia seconda, ogni anno vengono evitate in Italia 16,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 55 milioni di tonnellate equivalenti di CO2.

L’industria siderurgica italiana, sottolinea lo stesso rapporto, è leader nel processo di decarbonizzazione. Prima tra i Paesi del G7 per quota di acciaio prodotto con ciclo a forno elettrico, pari a all’86%, seguono Stati Uniti (68%) e Canada (42%). È italiana la prima acciaieria al mondo certificata Net Zero Emission, ovvero a zero emissioni nette di anidride carbonica.

E, per citare un altro dei “10 selfie”, l’Italia ha il primato mondiale per numero di siti nella Lista dei patrimoni dell’umanità. Ad oggi, dei 1223 siti riconosciuti dall’Unesco in 168 Paesi del mondo ben 60 sono in Italia, seguono Cina (59), Germania (54), Francia (53), Spagna (50). La cultura e creatività generano in Italia un valore aggiunto pari a €104,3 miliardi e in settori come il Design l’Italia risulta prima in Europa per fatturato e addetti con una crescita del fatturato del +27,1%, quasi doppia rispetto alla media comunitaria (2021-2022). Circa il 75% dei designer progetta secondo criteri di sostenibilità.

Dice Realacci: «C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation Ee, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale. Dobbiamo farlo rafforzando nel mondo un percorso di cooperazione e di pace oggi indebolito. Per costruire insieme, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno, un mondo più sicuro, civile, gentile come è scritto nel manifesto di Assisi. ‘Noi siamo la speranza’, ha detto il presidente Mattarella nel discorso di fine anno».



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