Torino, 14/01/2025 – Le ripetizioni private sono tra i lavoretti da studenti piĆ¹ diffusi: si inizia quasi per gioco ma per alcuni puĆ² diventare unāattivitĆ di rilievo. Gli alunni delle superiori – coinvolto circa 1 su 10 – si specializzano soprattutto nelle materie scientifiche, gli universitari in quelle umanistiche. Come trovano i āclientiā? Tramite il passaparola e le piattaforme specializzate.
Si puĆ² essere studente e insegnante nello stesso momento? Assolutamente sƬ: magia delle ripetizioni private. Sono tanti, infatti, i giovani che proprio mentre vestono i panni del discente – a scuola come allāuniversitĆ – si adoperano per āaiutareā altri colleghi in difficoltĆ a fronte di un compenso.
Un lavoretto che, soprattutto per i piĆ¹ grandi, puĆ² diventare un vero e proprio aiuto finanziario: basti pensare che, in Italia, se in media uno studente-tutor si porta a casa oltre 200 euro al mese, il 5% di loro riesce a superare anche la quota dei fatidici 1.000 euro.
Si inizia giĆ alle superiori. Qui circa 1 su 10 tiene (o ha tenuto in passato) lezioni private nelle materie in cui va piĆ¹ forte. E tra chi insegue lāobiettivo laurea la quota raddoppia, coinvolgendo 2 studenti su 10, che nella metĆ dei casi proseguono quanto iniziato sin dai banchi di scuola.
A delineare questo scenario, che osserva da un punto di vista inedito la figura del docente personale, ĆØ una ricerca condotta da
Ripetizioni.it
– portale di riferimento in Italia per le lezioni private e il supporto allo studio – raccogliendo le testimonianze di oltre 3.500 giovani, tra alunni della scuola secondaria superiore e iscritti allāuniversitĆ . Mostrando, tra le altre cose, quanto sia grande il potenziale di questo mercato. Visto che, oltre ai docenti in erba giĆ āattiviā, molti altri si mostrano perlomeno incuriositi: circa 1 intervistato su 3 vorrebbe provare a fare ripetizioni ma non ha ancora trovato lāoccasione giusta.
Ma come si organizzano gli studenti per riuscire a sdoppiarsi? Le modalitĆ di svolgimento del ātutoraggioā, la clientela e i contenuti delle lezioni cambiano a seconda del livello formativo in cui ci si trova. Per quanto riguarda, ad esempio, i momenti dellāanno in cui si ĆØ operativi: alle superiori la platea si divide equamente tra chi fa ripetizioni solo durante i periodi di lezione (34%), chi le tiene solamente quando ci sono pause e vacanze (32%) e chi lo fa continuativamente (34%); la maggior parte degli universitari (46%) ĆØ, invece, disponibile lungo tutti i dodici mesi.
Che i ragazzi piĆ¹ adulti siano quelli che affrontano lāimpegno con un approccio piĆ¹ strutturato lo si capisce anche da un altro dettaglio: la quantitĆ di studenti āgestitiā nello stesso momento. Mentre tra gli āscolariā si preferisce affiancare un alunno per volta (cosƬ per il 60%), tra gli āaccademiciā ĆØ elevata la quota di chi ne riesce a supportate anche due in parallelo (41%) che di fatto si allinea a quella di chi lavora in esclusiva (44%).
Un ulteriore elemento di differenziazione tra studenti di scuola e universitari ĆØ rappresentato dalle materie in cui si specializzano in qualitĆ di āinsegnanteā. Tra i piĆ¹ giovani, la forte richiesta di ripetizioni in discipline scientifiche ha prodotto soprattutto tutor di matematica, fisica, chimica e similari: quasi un terzo (31%) opera in questo settore. E solo in subordine in area umanistica: ĆØ circa un quinto (21%) a prestare una mano in italiano. Mentre al terzo posto – con il 16% delle candidature – ci sono i docenti junior di una o piĆ¹ lingue straniere. Minoritaria la proposta nelle lingue classiche (10%) o in storia, geografia, filosofia (10%). Che hanno la stessa diffusione dellāaiuto compiti (9%).
Se, invece, il tutor-studente ĆØ iscritto a un corso di laurea, ci sono alte probabilitĆ che fornisca supporto in materie umanistiche (italiano, lingue classiche, storia, filosofia, ecc.): ĆØ il focus del 40% del campione di riferimento. Ma, tra gli universitari, ĆØ comunque facile trovare pure un insegnante in area STEM (matematica e dintorni): a offrire questa tipologia di ripetizioni ĆØ oltre un terzo dei ādocentiā (34%). Gradino piĆ¹ basso del podio, anche qui, per le lingue straniere: specialitĆ del 17%. Mentre il 7% si ĆØ orientato sulle discipline piĆ¹ tecniche – come economia, diritto e quantāaltro – che magari sono le stesse che caratterizzano il proprio percorso di studi.
Quello che accomuna i due gruppi di insegnanti ĆØ lāutenza a cui si rivolgono. In cima alla lista ci sono gli alunni praticamente prossimi al diploma di MaturitĆ . Quasi la metĆ degli studenti delle superiori (47%) fa ripetizioni ad alunni di tutte le etĆ , compresi quelli della secondaria superiore; lāaltra metĆ si concentra sui piĆ¹ piccoli, delle elementari (24%) o delle medie (23%); il 6% si rivolge a entrambe le ultime due categorie. Tra gli universitari, altresƬ, ĆØ il 33% a preferire ragazze e ragazzi delle superiori, il 17% punta sulle elementari, il 22% sulle medie, il 24% accetta un poā di tutto, il 6% si dedica ad aiutare altri āaccademiciā.
Un discorso simile si puĆ² fare anche riguardo ai canali attraverso cui ci si promuove come tutor: il passaparola resta la via maestra, scelta da circa 6 su 10, sia per gli studenti di scuola sia per chi ĆØ allāuniversitĆ . Vanno perĆ² sempre piĆ¹ considerate le piattaforme specializzate nel far incontrare domanda e offerta di lezioni private. Come, ad esempio, Ripetizioni.it. Queste vengono scelte come vetrina da quasi 1 candidato su 10. Su tali piattaforme, infatti, ĆØ possibile candidarsi facilmente come
tutor per dare lezioni private
, semplicemente cliccando su un pulsante. Dopo un rapido processo di verifica dellāidentitĆ e del curriculum, si puĆ² immediatamente iniziare a proporsi al mercato.
āLe ripetizioni private sono quei ‘lavoretti’ spesso dati per scontati nell’immaginario collettivo, quando in realtĆ rappresentano una straordinaria opportunitĆ per acquisire soft skills che poi saranno fondamentali nel mondo del lavoro, dall’orientamento al servizio al problem solving passando per la leadership e la capacitĆ di lavorare in un team come quello docente-discente. In piĆ¹, permettono agli studenti di accedere a un’attivitĆ lavorativa flessibile e gratificante, che si puĆ² coniugare con le proprie esigenze accademiche o scolastiche. Ed ĆØ per questo che continua ad essere una pratica molto diffusa. Anche in questo settore, inoltre, la digitalizzazione dei servizi come quella offerta da Ripetizioni.it abbatte le barriere un tempo esistenti: oggi chi vuole iniziare da zero non deve andare in giro a tappezzare le bacheche di quartiere, bastano pochi click per connettersi con studenti e famiglie in tutta Italia, risolvendo due problemi”, cosƬ Marco Sbardella, founder e Chief of Marketing & Business Development di Ripetizioni.it.
Contatti
marketing@skuola.net
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