Bonus edilizi 2025: aliquote, limiti di spesa e opzioni alternative

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Poche novità (ma rilevanti) e tante complicazioni post Legge 30 dicembre 2024,
n. 207
(Legge di Bilancio 2025) che riguardano il comparto
dell’edilizia: dalla proroga dei principali bonus alla
rimodulazione del limite massimo di spesa ammesso. Il tutto senza
dimenticare tutte le altre disposizioni che riguardano privati,
lavoratori e imprese.

Bonus edilizi e misure per il comparto delle costruzioni

Le ha riepilogate tutte l’Associazione Nazionale Costruttori
Edili (ANCE) in un utilissimo dossier dal titolo “Misure fiscali
d’interesse per il settore delle costruzioni e dell’immobiliare”
che riguarda:

Conto e carta

difficile da pignorare

 

  • la proroga e la rimodulazione dei bonus in edilizia (art.1, co.
    54-56, Legge n. 207/2024);
  • l’introduzione del tetto massimo alle detrazioni fiscali
    (art.1, co.10, Legge n 207/2024);
  • le misure per i privati e per i lavoratori;
  • le misure per le imprese.

Molto interessante è la sezione relativa ai bonus edilizi che
fornisce indicazioni chiare ed esaurienti in merito:

  • all’aliquota fiscale applicabile;
  • al limite di spesa dell’agevolazione;
  • alle residue possibilità di utilizzo delle opzioni alternative
    per la cessione del credito e lo sconto in fattura per le spese
    sostenute nel 2025.

Bonus edilizi: aliquota e limite di spesa

Per quanto concerne i principali bonus edilizi, ANCE conferma la
proroga fino al 2027 voluta dal Governo con la nuova Legge di
Bilancio che, al tempo stesso, ha rimodulato al ribasso le aliquote
spettanti (oltre che il limite di spesa per i soggetti con reddito
complessivo superiore a 75.000 euro).

Ecco lo schema riepilogativo proposta da ANCE nel suo
dossier:

PROROGA E
RIMODULAZIONE DEI BONUS IN EDILIZIA
  Anno Aliquota Limite agevolazioni
Bonus
Ristrutturazioni
2025 50%
abitazione principale
36%
seconde case
96.000 euro
2026-2027 36%
abitazione principale
30%
seconde case
(tetto max di spese)
2028-2033 30%
tutte le abitazioni
48.000 euro
dal 2034 36%
tutte le abitazioni
(tetto max di spese)
Bonus Mobili 2025 50%
abitazione agevolata con il bonus ristrutturazioni
5.000 euro
(tetto max di spese)
Ecobonus 2025 50%
abitazione principale
36%
altri immobili
100.000 euro
60.000 euro
30.000 euro
(tetto max di detrazione)
2026-2027 36%
abitazione principale
30%
altri immobili
Sismabonus
Sismabonus ACQUISTI
2025 50%
abitazione principale
36%
altri immobili
96.000 euro (tetto max di spese)
2026-2027 36%
abitazione principale
30%
altri immobili

Relativamente al superbonus ANCE ricorda che, a seguito delle
modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio, la detrazione del 65%
prevista per il 2025 sarà accessibile unicamente a coloro che, alla
data del 15 ottobre 2024, abbiano:

  • presentato la CILAS e, in caso di lavori condominiali, adottato
    anche la delibera di approvazione dei lavori agevolati;
  • presentata istanza del titolo abilitativo, in caso di
    demolizione e ricostruzione.

Sempre per il Superbonus, la Legge n. 207/2027 ha riproposto la
possibilità di optare per la ripartizione in 10 anni (anziché in 5)
della detrazione spettante relativamente alle spese sostenute nel
2023 (quindi, con aliquota previgente del 110% o del 90%),
presentando un’istanza irrevocabile entro il termine di
presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al 2024 (da
presentare nel 2025).

Niente di nuovo per il bonus barriere architettoniche di cui
all’art. 119-ter del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio)
che resta nella misura del 75% per le spese sostenute fino al 2025
e che, ricordiamo, potrà essere utilizzato unicamente per la
realizzazione in edifici già esistenti di interventi volti
all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto
esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme
elevatrici (barriere verticali).

Opzioni alternative: chi può utilizzarle nel 2025

Relativamente ai bonus edilizi, ANCE ricorda le possibilità di
utilizzo delle opzioni alternative di cui all’art. 121 del Decreto
Rilancio che, com’è noto, hanno subito importanti modifiche a
seguito:

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Nel dettaglio, le opzioni alternative possono essere utilizzate
nel 2025 solo per chi accede al superbonus e al verificarsi delle
seguenti condizioni:

  • aliquota al 65% per i soggetti di cui all’art. 119, comma 9,
    lettera a), del Decreto Rilancio (condomini e persone fisiche
    proprietarie o comproprietarie di immobili da 2 a 4 u.i.), nel caso
    abbiano la delibera dei lavori (solo condomini) e la CILAS entro il
    17 febbraio 2023 e sostenuto parte delle spese comprovate da
    fatture per lavori già realizzati entro il 30 marzo 2024;
  • aliquota al 65% per i soggetti di cui all’art. 119, comma 9,
    lettera d-bis), del Decreto Rilancio (onlus non sanitarie, APS e
    ODV) con costituzione dell’ente entro il 17 febbraio 2023, CILAS o
    istanza per l’acquisizione del titolo (demo-ricostruzione) e
    delibera condominiale (condomini) entro il 30 marzo 2024;
  • aliquota al 110% per le onlus sanitarie con costituzione
    dell’ente entro il 17 febbraio 2023, CILAS o istanza per
    l’acquisizione del titolo (demo-ricostruzione) e delibera
    condominiale (condomini) entro il 30 marzo 2024;
  • aliquota 110% per le zone terremotate e CILAS o istanza per
    l’acquisizione del titolo (demo-ricostruzione) e delibera
    condominiale (condomini), o istanza per concessione contributi
    presentate entro il 30 marzo 2024 (per le zone del cratere per le
    istanze presentate dal 30 marzo 2024 se verrà finanziato il fondo
    da 400 milioni di euro stanziato per il 2024).

In allegato il dossier ANCE.





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