Il centrodestra cerca di compattarsi in vista delle elezioni comunali di primavera. Forza Italia chiede una data a FdI per avviare il confronto. Fuori dal tavolo i civici dell’ex sindaco Fargiorgio
Tentare, se possibile, di accorciare le distanze con i Fratelli d’Italia. Capitalizzando al massimo anche gli errori commessi. Il Direttivo di Forza Italia ad Itri è stato chiaro durante la riunione di venerdì sera: un tentativo di riallacciare un dialogo con il Partito di Giorgia Meloni va fatto in vista voto per le Comunali anticipato alla prossima primavera.
Forza Italia e Fratelli d’Italia ad Itri si sono ritrovati su fronti opposti un anno fa: quando è caduta l’amministrazione del sindaco Giovanni Agresti. Era il 25 marzo 2024. Sei mesi prima FdI aveva preso cappello e salutato il sindaco contestandogli il suo modo ‘poco collegiale’ di prendere le decisioni. Forza Italia allora aveva compiuto il percorso inverso: passando dall’opposizione alla maggioranza e surrogando, nei fatti, Fratelli d’Italia. Il passaggio delle Forche Caudine è stato quel giorno di primavera di un anno fa: al momento di approvare il Bilancio FdI ed i civici di “Itri Facciamo Futuro” dell’avvocato Antonio Fargiorgio votano contro. Finisce 8 a 8 con la maggioranza. Con quei numeri il Bilancio non passa e cade così il quarto governo Agresti. Per la terza volta di fila Itri finisce nelle mani di un commissario e va al voto anticipato.
Ora il coordinamento cittadino degli azzurri, presieduto dalla professoressa Donatella Del Bove, ha annunciato una serie di incontri per promuovere un “dialogo programmatico per costruire insieme il futuro del paese”. La forza politica con cui inaugurare il giro di consultazioni è Fratelli d’Italia. Forza Italia ha chiesto di scegliere la data nella settimana che parte da lunedì 20 gennaio 2025.
Chiama lei o chiamo io?
La professoressa Del Bove durante le feste natalizie si era dichiarata “pronta e aperta” a ricevere “inviti ufficiali”. Non sono mai arrivati ed il direttivo degli azzurri ha mantenuto fede alla seconda opzione contenuta nel documento diramato alla vigilia di Capodanno: “In assenza di comunicazioni da parte delle altre forze politiche allora ci si organizzerà di conseguenza”. E così venerdì sera Forza Italia di Itri si è riunita ed ha deciso di prendere l’iniziativa: calendarizzando una serie di incontri con le “forze politiche presenti sul territorio con strutture organizzate o con semplici e riconosciuti dirigenti”.
Nei giorni precedenti c’era stato un segnale mandato dall’assessore regionale all’Ambiente e Turismo di Fratelli d’Italia Elena Palazzo. Era il vicesindaco di Giovanni Agresti ed era alla guida del Partito quando ha deciso di mettere fine all’alleanza. Con una dichiarazione ha dosato al grammo bastone e carota: censurando ancora una volta il metodo Agresti che ha portato alla conclusione anticipata della quarta amministrazione del sindaco; ma al tempo stesso ha lasciato aperta la porta del dialogo con Forza Italia a patto che il ragionamento parta da un radicale cambio di metodo, dalla ferma convinzione che al centro di tutto ci sia la squadra, che solo in ultima analisi si parli del sindaco che può fare la sintesi. (Leggi qui: Palazzo studia l’alleanza con Forza Italia).
Ma non ha fissato date o chiesto incontri. La liturgia della mediazione politica ha rimesso il pallino in mano agli azzurri. Che venerdì hanno definito l’elenco dei Partiti con cui andare a parlare: Fratelli d’Italia, Lega, Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento Cinque Stelle e Italia Viva. Nessun altro.
Le consultazioni partono con un rinvio
Un primo appuntamento era stato ipotizzato per giovedì 9 gennaio. Troppo presto: gli azzurri avevano la necessità di riunire il Direttivo. Per stabilire il perimetro politico dell’alleanza alla quale erano disponibili a partecipare, per definire la delegazione da inviare. Così venerdì c’è stata la riunione, ha tirato giù l’elenco ed indicato come componenti della delegazione il Segretario Del Bove, lo storico presidente Michele Stamegna, il capogruppo uscente Andrea Di Biase e due componenti del Movimento Giovanile.
Il messaggio mandato da Elena Palazzo è stato chiaro. Altrettanto lo è ora quello di Donatella Del Bove: “La nostra iniziativa nasce dalla convinzione che il confronto tra idee diverse, basato sul rispetto reciproco e su una visione chiara delle priorità, possa generare proposte più forti e inclusive. Invitiamo quindi tutti i Partiti a mettere da parte rivalità e interessi di parte per concentrarci su alcuni obiettivi fondamentali”. Seguono cinque punti di principio. È un concreto passo in avanti.
Alla luce del sole
E proprio per sgomberare il campo, gli azzurri hanno escluso categoricamente ogni loro collegamento con l’imprenditore del legno Antonio Gelfù: da settimane ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alla guida della Civica “Insieme per Itri”.
“Ma non scherziamo – ha commentato la consigliera comunale uscente di Forza Italia, Serena Ciccarelli – Stiamo cercando di proporre una soluzione programmatica dopo la travagliata ed anticipata conclusione dell’ultima consiliatura”.
Insomma, una partita giocata interamente alla luce del sole.
L’esclusione di “Itri Facciamo Futuro”
C’è poi un altro dato politico. Forza Italia ha deciso di escludere dalle sue consultazioni la lista “Itri Facciamo Futuro”: è la civica che insieme a FdI ha determinato la caduta dell’amministrazione Agresti. Ufficialmente è stata esclusa perché “non è un partito”.
La formazione è espressione dell’ex sindaco Antonio Fargiorgio che si vide staccare la spina all’amministrazione proprio da Forza Italia nell’inverno 2021 a pochi mesi dalla conclusione del mandato.
Ufficialmente, Fargiorgio non commenta. Rileggere a voce alta l’epilogo del documento della coordinatrice azzurra di Itri: “Crediamo fermamente che nessuna forza politica, da sola, possa affrontare efficacemente queste sfide. Per questo motivo, proponiamo l’avvio di un tavolo di confronto aperto”.
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